C’è un detto che dice tutto quello che succede a Las Vegas rimane a Las Vegas. Bene, per una volta questo non accadrà.
Succede che i Voyeur, rock band italiana che è stata protagonista della nostra Officina del Talento (li trovate qui) decida di provare a contattare i più famosi produttori americani per proporgli la loro musica.
E succede che un bel giorno a rispondergli sia Bjorn Thorsrud, produttore di serie A che ha lavorato tra gli altri con gli Smashing Pumpkins. Succede che attraverso Skype i ragazzi riescano a confrontarsi con lui e fargli ascoltare la loro musica e, infine, che lui li inviti nel suo studio di registrazione a Las Vegas per produrre il loro primo album.
Questo è ciò che succede quando nella tua musica ci credi fortemente. Questo è quello che succede quando non aspetti che succeda qualcosa, ma sei tu a farla accadere.
I Voyeur documenteranno giornalmente in esclusiva per il nostro sito quest’avventura lunga circa dieci giorni, in cui potremo assistere ad ogni fase di questo sogno che si avvera: dal viaggio fino alla registrazione in studio con Mr. Thorsrud.
Ecco cosa ci ha dichiarato al riguardo Andrea Nava frontman del gruppo:
“Siamo a mille per questa nuova avventura. L’abbiamo sognata, ci abbiamo creduto e si è realizzata.
Non staremo qui a farvi i soliti discorsi triti e ritriti, che l’Italia “fa schifo”, che non c’è spazio per i giovani emergenti, che non abbiamo trovato riscontro. No, non lo diremo perché pensiamo sia una mezza verità. Crediamo che ognuno debba capire con una presa di autocoscienza quale è il posto che vuole occupare nella musica, trovare la propria dimensione. Noi abbiamo scelto di cantare in inglese ed eravamo consci che questa scelta comportava in sé il fatto di provare a trovare un nostro “mercato” all’estero prima. Soprattutto in quello americano.
Il nostro approccio alla musica è rock e in Italia quello che realmente funziona è il pop. Il rock nel vero senso della parola trova difficoltà nel nostro paese a meno che non si parli di gruppi stranieri… e soprattutto sembra che ormai tutti si “arrendano” a passare da un talent. Noi non abbiamo nulla contro questa realtà però crediamo che per affrontarla devi essere predisposto e noi onestamente non la sentiamo la strada giusta per noi.
Qualche mese fa c’è stato un primo passo, avevamo firmato infatti con un’etichetta indipendente americana con la quale abbiamo pubblicato un Ep, ma non eravamo soddisfatti del lavoro svolto, pensavamo e pensiamo tutt’ora che si potesse fare di più, quindi con estrema tranquillità abbiamo interrotto la nostra collaborazione con loro e siamo tornati a lavorare alla “vecchia” maniera utilizzando però gli strumenti di oggi, ovvero i social. Abbiamo provato a contattare i più grossi produttori americani che hanno lavorato con le nostre band preferite mandandogli una piccola bio e qualche demo dei nostri pezzi. Il nostro sogno e la nostra speranza era che qualcuno ci rispondesse. A volte i sogni si avverano perché Bjorn Thorsrud storico produttore degli Smashing Pumpkins, una delle mie band preferite in assoluto, ci ha risposto dapprima su Facebook, quindi siamo passati ad uno scambio di mail fino a che ha voluto il nostro contatto Skype per parlare a voce guardandoci virtualmente in faccia.
Bjorn ha voluto sentire ogni nostra canzone, ha chiesto di leggere tutti i nostri testi (parte delle canzoni per lui importantissima) e ci siamo confrontanti per ore. Ha voluto conoscerci e capire che persone fossimo.
Alla fine ci ha proposto di prendere un aereo e di andare a Las vegas dove lui vive e dove ha il suo studio di registrazione per poterci produrre il nostro primo album a spese zero, vitto e alloggio compresi… che dirvi, anche oggi a qualche settimana di distanza siamo ancora sorpresi e onorati di questa proposta che, ovviamente, abbiamo accettato immediatamente.
Documenteremo il nostro viaggio a Las Vegas, i giorni in studio e tutto quello che avviene in un video diario giornaliero che, attraverso dei brevi video, racconterà questa nostra esperienza qui su All Music Italia.
Quello che però ci teniamo a dire a tutti i musicisti come noi è di credere sempre nei propri mezzi. Di puntare il più in alto possibile perché a volte con tenacia e pazienza i sogni si avverano. Ora dita incrociate.”