Nei giorni scorsi ci hanno lasciato due artisti leader del loro settore, che saranno ricordati dagli addetti ai lavori con molto affetto. Cesare Monti grande fotografo ed ideatore delle copertine di dischi dei grandi artisti italiani degli anni ’60 e ’70 e Giacomo Rondinella considerato l’imperatore della melodia.
“Io lo voglio ricordare per il suo impegno morale e la sua bravura nel valorizzare attraverso le sue immagini le copertine di Battisti, Pino Daniele, Il Banco, la PFM, Fabrizio De Andrè e molti altri, dando molto di più di quello che ha ricevuto“. Così il fratello Pietruccio Montalbetti, leader dei Dik Dik ricorda Cesare Monti (nome d’arte di Cesare Montalbetti), in seguito alla scomparsa a quasi 70 anni a causa di un tumore.
Ideatore di grandi copertine di dischi di Lucio Battisti Il mio canto libero, Anima latina, La canzone del sole e di molte altre, iniziò la sua carriera come fotografo ed artista negli anni ’60 e’ 70. Ha curato e preparato le copertine dei dischi di Pino Daniele, Mia Martini e Fabrizio De Andrè e collaborato oltre che con gli artisti già citati con Bruno Lauzi, Eugenio Finardi, Enzo Jannacci e Ivano Fossati.
La sua formazione iniziò a Londra con Romano Cagnoli e nel 1971 affiancato dalla compagna Wanda Spinello iniziò la sua attività. In seguito al suo trasferimento a New York la sua carriera decollò grazie alla collaborazione con Rolling Stones Record.
Le sue opere sono state esposte a Milano, Torino, Bologna, Locarno, Basilea, Dusseldorf, Parigi e New York. Curò molti progetti con tantissime case discografiche, tra tutte Rca, Emi Ascolto e Sony. Molti spot televisivi portano la sua firma. Nel 1998 fu direttore artistico per la sezione italiana per l’Expo di Lisbona, fu anche direttore artistico della rivista underground Re Nudo.
Giacomo Rondinella, muore a Roma, 91 anni messinese di nascita in una famiglia di artisti e musicisti.
Tentò la carriera di pugile ma fu inghiottito dal vortice del mondo dello spettacolo, grazie alla sua prestanza fisica. Vinse il concorso di Voci Nuove di Radio Napoli nel 1944 e nel 1945 lanciò Monastero ‘e Santa Chiara diventando una star della canzone napoletana. Fu lui ad incidere per la prima volta Malafemmina di Totò nel 1951. In quegli anni iniziò anche la sua carriera di attore, gli venivano assegnati spesso ruoli di giovane romantico in storie d’amore e melodrammi, e partendo con i musicarelli arrivò a girare anche con la Magnani e Cervi, tra i suoi film Dov’è la libertà di Rossellini e Carosello Napoletano di Ettore Giannini, fu il talent scout di Virna Lisi e Marisa Allasio. Nel 1954 girò ben 10 film.
Per un periodo della sua vita si trasferì a Toronto per gestire un teatro di rivista, dopo qualche anno si ritirò dalle scene salvo partecipare al memorial di Caruso.