Il 2015 della musica italiana sarà sicuramente ricordato come l’anno della rinascita di Nek. Il cantautore di Sassuolo, dopo un brusco stop a causa di un edema alle corde vocali, è tornato con tanto di fuochi d’artificio al Festival di Sanremo, 18 anni dopo Laura non c’è. “Ma io non me ne sono mai andato, sono sempre stato qua” spiega in conferenza stampa.
Settimo posto allora, secondo posto poche settimane fa. In comune: il grande successo dei brani. Fatti avanti amore, infatti, è al top dell’airplay radiofonico e nella top 10 dei singoli più venduti, ottime premesse per Prima di parlare, il nuovo album di Nek, in uscita oggi su etichetta Warner Music: “Forse la gente da me si aspettava una ballata, un brano diverso dai canoni di Fatti avanti amore. Al di là di Sanremo avevo già deciso che quello sarebbe stato il brano che avrebbe dovuto aprire la vita di questo disco“.
Nek vincitore morale? A lui la definizione va a genio: “Mi piace, ha del positivo. In tanti mi dicono che questo Sanremo lo ricordano perché Fatti avanti amore è entrata in modo incisivo nella testa delle persone. Di fatto i vincitori sono Il Volo, chapeau, tanto di cappello, ma dopo il premio per il miglior arrangiamento, il premio sala stampa, la miglior cover… ero già arrivato lì sul palco con Malika e Il Volo pieno di una vittoria tra la gente. Va bene così, e poi il riscontro oggettivo è il riscontro di un vincitore“.
Dopo oltre 8 milioni di dischi venduti in Italia e nel mondo, arriva nei negozi di dischi il diciassettesimo album in studio. Prima di parlare offre al pubblico 11 tracce inedite e una cover, Se telefonando di Mina, con cui il cantautore ha vinto il premio per la miglior reinterpretazione nella terza serata del Festival.
Ecco come ne parla Nek: “Questo è un disco luminoso: l’antitesi del precedente, che era più essenziale, più rock, più tetro. Io ho suonato quasi tutti gli strumenti, poi abbiamo aggiunto un quartetto archi e c’è l’avvento dell’orchestra. Abbiamo unito classico ed elettronica per dare una chiave di lettura alternativa al mio modo di fare pop. Una delle caratteristiche principali di questa produzione è la filosofia da live con cui abbiamo approcciato tutte le canzoni“.
Un disco che si pone in equilibrio fra racconti autobiografici e lucida osservazione della realtà. La fede in Invisibile, il bisogno d’amore in Io ricomincerei, le difficoltà dei rapporti quotidiani di Fatti avanti amore, il pensiero alle sofferenze fisiche dei malati e psicologiche dei loro cari nel probabile prossimo singolo Credere Amare Resistere (“La canzone fa un riferimento preciso all’Associazione Onlus Voa Voa, messa in piedi dai genitori di Sofia, una bambina affetta da una terribile malattia neurodegenerativa, per aiutare le famiglie che hanno bisogno di supporto morale, legale, fisico“), le occasioni che ci riserva il futuro ne Il tuo vero nome. Questi ed altri brani creano una tracklist composta realmente da 11 potenziali singoli.
Spiega Nek: “In questo album mi sento più coinvolto rispetto alle precedenti produzioni, perché oltre alle musiche ho partecipato più attivamente ai testi. Non si finisce mai di imparare: io mi sto capendo meglio e sento che sto evolvendo sempre più. Il merito è anche del mio nuovo team di lavoro: da Luca Chiaravalli, che ha prodotto l’album assieme a me, a tutti gli altri autori. Per me il lavoro di squadra è sacro: la condivisione mi stimola e grazie all’entusiasmo con cui abbiamo collaborato, mi sono riscoperto ancora più amante del mio lavoro. L’energia che si è creata fra noi è così forte, che sono già al lavoro sul prossimo disco“.
Di seguito le canzoni del disco raccontate da Nek:
FATTI AVANTI AMORE
“Siamo fatti per amare
Nonostante noi
Siamo due braccia
Con un cuore
Solo questo avrai da me
Fatti avanti amore“
Tutti noi siamo stati concepiti per un fine assoluto: amarci. Non esiste nulla di più sublime per un essere umano dell’amare un’altra persona. Nonostante gli errori e le incomprensioni frutto del nostro essere imperfetti, noi siamo fatti per amare. Canto la forza dell’amore e la nostra esigenza di amare cercando nuove vie e chiavi di lettura: il video di “Fatti avanti amore”, per esempio, esorta anche a combattere la vita nelle sue pieghe e curve più nascoste, senza abbandonare di fronte alle difficoltà.
PRIMA DI PARLARE
“Siamo un bacio in mezzo all’esplosione
Anche il cielo pesa la metà
E tu stringimi
Prima di parlare
(fino a quando non puoi respirare)
Devi stringermi
Prima di parlare
(se mi guardi sai la verità)“
Una canzone importante. Un dialogo autentico e viscerale che sa di vita, di quotidianità, di colpe, di rancore e di amore profondo. Quell’amore che ti prende alla gola, costringendoti a guardarlo in faccia. Un dialogo dove, paradossalmente, l’interlocutore sottolinea la leggerezza delle parole stesse di fronte all’imponenza dei sentimenti. È una richiesta specifica di ascolto: un modo per fare ordine sulle priorità.
CREDERE AMARE RESISTERE
“Come facciamo a non sentire quel grido
Come nascondi il sole dietro ad un dito?
Se qualcuno perde perdono tutti
Giù le mani dagli occhi
Che da fare ce n’è
Nessuno è più forte
Nessuno è più forte
Io voglio fidarmi
Tu riesci a fidarti di me“
“Credere Amare Resistere” è lo slogan con il quale i genitori di Sofia, una bambina affetta da una grave malattia degenerativa, portano avanti la loro lotta per la libertà di cura. Questi due ragazzi si sono fatti portavoce di una moltitudine di casi analoghi. Parliamo di sofferenze reali. Parliamo del peggior dolore che un essere umano possa provare: vedere il proprio figlio spegnersi ogni giorno senza avere la possibilità di tentare strade intentate. Questa canzone, oltre a manifestare una sincera vicinanza nei confronti di tutte le famiglie, si propone, per quanto possibile, di evidenziare un argomento tagliente ed estremamente doloroso. Una canzone da sola non può cambiare il mondo, ma può sicuramente generare più cose rispetto a un atteggiamento indifferente ed inerme. Crediamo nelle cose belle e nella possibilità che possano verificarsi.
NATI INSIEME
“Quelli come me e te
Briciole di eterno
Pioggia sull’inferno
E ci vedranno qui
Stranieri sul confine
Ma nati insieme nati insieme
Ci aspetteremo qui
A un soffio dalla fine
Ma nati insieme nati insieme“
Una canzone in fuga. Un brano serrato, elettrico, teso. Parla di complicità, di polvere e di come la vita a volte prenda bene la mira, mettendoci di fronte la persona con la quale intraprendere questo viaggio. In un’atmosfera desertica affiora la necessità di ricominciare tutto all’alba: guardarsi negli occhi e partire. Ogni giorno come fosse il primo. Ogni giorno ricostruire e scegliersi.
QUELLO CHE NON SAI
“Io lo dedico a te
Tutto il meglio
E lo dedico a te
In silenzio
Io mi dedico a te
E ti sento
Senza tempo“
Una confessione intima e sincera. Qui si scoprono le carte. Qui si spogliano le verità, anche le più scomode. È un atto di coraggio, cantato a piena voce, che non lascia spazio all’incertezza: “Ti amerei fossi pure di un altro”. A volte dimentichiamo di sottolineare proprio alla persona che ci sta accanto quanto la sua presenza sia indispensabile; così come dimentichiamo di dire quanti gesti d’amore facciamo quotidianamente.
IO RICOMINCEREI
“Anche se i miracoli
Non vengono più bene come allora
Come veri acrobati romantici
Siamo ancora qui
Oltre la libertà
Con il meglio di noi
Nonostante ogni difficoltà
Io ricomincerei“
Un brano in crescendo, che ci porta attraverso le mura di cui è fatta la vita. Sono frammenti di vita concreta, tenuti insieme dall’unico collante efficace: l’amore. Una dichiarazione semplice e meravigliosa: dapprima sommessa, quasi fosse sussurrata al risveglio, per poi tuonare con passione e convinzione, come se dovesse sentirla tutto il mondo… Io ricomincerei.
CON LE MANI CHIUSE
“Con le mani chiuse
E le braccia tese
E prendi i colpi
E ti difendi
Sei vivo o no
Sei vivo o no
Ognuno stringe la vita che può
Con le mani chiuse
Non ci sono scuse
E niente sconti
E fai due conti
Sei vivo o no
Sei vivo o no
E anche se dicono che non si può
Si può
Si può“
È il racconto di una necessità: stringere denti e pugni, resistendo agli avvenimenti. È un grido tanto amaro, quanto di speranza e rivalsa. È un incitamento alla reazione, nonostante si ricevano colpi alla schiena e non si trovi conforto nell’immediato. A volte, lottare è il prezzo che dobbiamo pagare per meritare il futuro
FUORI PERICOLO
“Ho nostalgia per quel
Che non è mai stato
Che non è mai successo
Oggi mi sono anche dimenticato
Di ricordarmi di te“
I rapporti ci fanno sentire al sicuro, ma possono essere rischiosi. Ed è questo il caso specifico. Il confronto profondo con qualcun altro mette a nudo le nostre difese. E quando avvertiamo che la situazione diventa nociva, è bene lasciare la mano, con grande chiarezza. A volte ci si deve salvare da un amore sbagliato.
INVISIBILE
“Così musica e vento
Non li toccherò mai
Ma si portano dentro
Il buon odore che hai
Una stella di giorno
Non si vede ma c’è
E nel buio di notte
Anche il cielo è
Invisibile
Invisibile
Dove si perdono gli occhi
Ci siamo solo noi
Invisibile
invisibile
È come il bacio che aspetti
Per respirare”
È la parola stessa a suggerire il contenuto di questo brano. La vita ci insegna che le cose davvero importanti, sfuggono all’occhio umano. Forse alla fine di questo viaggio sapremo anche perché, ma per ora possiamo solo vivere l’incanto e il mistero. Ora chiudi gli occhi… e guarda.
IL TUO VERO NOME
“Potrai ricominciare
Difenderti e cambiare
Ma l’amore sa il tuo vero nome
L’amore sa il tuo vero nome
Odierai amare
E ti vorrai mentire
Ma l’amore sa il tuo vero nome“
L’amore conosce il tuo vero nome: è questo il centro del discorso. Puoi scappare da tutto, ma lui saprà sempre come e dove trovarti. Negli angoli più bui della tua coscienza, dove si annidano segreti e desideri sopiti, l’amore arriva e ti guarda con gli occhi disarmanti di un bambino. Non occorrono spiegazioni: lui sa chi sei, prima che tu abbia il tempo di dirglielo o di iniziare a correre.
SONO ARRIVATO QUI
“Ma ho ancora voglia di
arrampicarmi sopra al muro
Poi fidarmi di qualcuno
Di guardarti come
Al primo appuntamento e di
Di star bene quand’è buio
Ed accorgermi ogni giorno
Che non potrei
Immaginare
Un posto più bello del mondo
Che tutto è più grande di me
Un posto più bello del mondo
Dove correvi tu
E dove ti aspettavo io“
È un bilancio: il modo in cui si tirano le somme. È un po’ come svuotare le valigie al ritorno da un lungo viaggio. Descrive la bellezza e la crudeltà del tempo trascorso, rendendosi conto che ancora c’è una gran voglia di ballare con la vita, lasciandosi stupire dal mondo e mantenendo intatta un po’ di quella sana ingenuità, perché l’alba sia un privilegio e mai una condanna. Nel titolo c’è un futuro implicito: sono arrivato qui… e ho tutte le intenzioni di continuare.
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