Vi proponiamo oggi un’intervista a Syria, entrando in contatto con il suo mondo fatto di passione e ricerca, prendendo spunto dall’occasione di presentare ai nostri lettori lo spettacolo teatrale Bellissime, che ha da poco debuttato con grande successo a Enna. Un evento che vede Syria protagonista assoluta, in scena con il musicista Tony Canto, intenta a presentare la storia della musica italiana attraverso l’interpretazione di brani delle eccellenze al femminile della nostra scena musicale, legate in un lungo percorso che parte dagli anni ’50 di Nilla Pizzi al contemporaneo di Malika Ayane aggregato dai testi curati da Luca De Gennaro. Un viaggio nel quale Syria si mette a totale disposizione del racconto e dell’interpretazione, forte di una maturità e di una sensibilità ancora più forti. Un’intervista a 360° che spazia tra presente, passato e futuro, in un intreccio di collaborazioni ed esperienze che porteranno l’artista romana a festeggiare il prossimo anno il suo ventennale di carriera.
ATTENZIONE: Le interviste di All Music Italia sono pubblicate in due versioni, questa versione ridotta e di facile lettura e una versione integrale molto più ricca e approfondita.
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Bentornata su All Music Italia, ti incontriamo per parlare del tuo spettacolo teatrale Bellissime, un vero e proprio viaggio tra le eccellenze musicali al femminile del nostro paese, ti va di raccontarmi come è nato questo progetto?
Certo, tutto è nato sotto un ulivo in Puglia,…te la racconto così, aspettavo mio figlio Romeo, era sera ed ero in compagnia di cari amici con i quali trascorro spesso le vacanze,…sarà stata la gravidanza ma quello è stato un periodo di grande fermento, voglia di creare qualcosa di diverso, ero molto ispirata, anche se di base nella mia vita non mi sono fatta mancare niente, in quella fase quest’esigenza era ancora più forte. Con Luca De Gennaro, l’autore dei testi dello spettacolo ci siamo raccontati un pò di vita, parlando anche della mia voglia di ritornare a teatro, con qualcosa di legato alla musica essendo io cantante e non attrice, ma soprattutto per mettere a frutto il tempo trascorso a cercare di conoscere la storia della musica italiana e soprattutto attraverso il contributo delle donne…così mi sono chiesta, perché non mettermi a servizio della musica per raccontare storie e aneddoti che si nascondono dietro alle più belle canzoni? A me piace scavare e andare oltre le apparenze, mentre Luca che è un Wikipedia della situazione, possiede una grande cultura musicale. Da lì è nata la voglia di far miei i racconti che lui mi riportava, cercando di rendere tutto fruibile, come fossimo a scuola ma con grande intimità, in scena creata grazie alla chitarra di Tony Canto, che riesce a proporre momenti musicali straordinari.
Nello spettacolo non hai voluto celebrarti in nessun modo inserendo tuoi brani in scaletta se non per un eccezione, Momenti, uno splendido testo inedito di Sergio Endrigo musicato da Cesare Malfatti che hai inciso nel 2008 nel disco Un’altra me. Quanto sei legata a questo brano?
Tantissimissimissmo, perché questo brano è arrivato in una fase della mia vita molto particolare e perché fa parte di un album al quale tengo molto, Un’altra me, realizzato proprio con Cesare Malfatti. Sono molto legata a Momenti perché, come racconto in scena, Sergio Endrigo lo conoscevo da quando ero piccola e avrei voluto da sempre approfondirne la conoscenza una volta cresciuta, ma purtroppo non c’era più. Una notte lo sognai, mi accarezzava il viso e mi diceva cose molto belle: “Tieni duro, vai avanti perchè nella vita avrai tante cose da fare…” un sogno bello paterno, bello e molto dolce, al punto che mi ha dato il coraggio di contattare la figlia, dicendole “Claudia, dopo molto tempo da quando tuo papà giocava a carte con mio padre, mi ritrovo ora a voler approfondire tutto quello che è stato Sergio Endrigo…“, le raccontai il sogno, non ci sentivamo da molto tempo e lei mi rispose. “Cecilia, sai che cosa strana l’altro giorno ho trovato in un cassetto dei testi inediti di mio papà, avrei piacere che ne scegliessi uno , perchè credo sia un segno…“. Io scelsi Momenti, un testo molto forte, attuale e tutto ciò mi ha toccato molto.
Se dovessi inserire un’appendice con il nome di una cantante che ti ha colpito tra i nomi nuovi della musica italiana chi sceglieresti e con quale canzone?
Io sono una fan sfegatata di Malika, la amo e ho una stima infinita di lei, è una donna e un’artista che mi piace, per me è la nuova Ornella Vanoni. Le invidio molto Come foglie, scritto per lei da Giuliano Sangiorgi, che infatti propongo in Bellissime, la mia posizione è quella di omaggio, nessuna emulazione, ma la voglia di sottolineare la bravura e la grandezza di queste artiste. Se proprio devo farti un nome di un’artista contemporanea vicina a me Malika è per me un esempio di grande ispirazione. Un’altro nome è Laura (Pausini ndr), che è alla base di tutto quello che vedo nella musica italiana, dai “miei giorni” in poi, ho la fortuna di essermi confrontata in più occasioni con lei e si è dimostrata una donna che sa darmi molta sicurezza, cose che in questo ambiente fanno piacere, già è una gran cosa che tra donne ci sia solidarietà.
Se dovessi chiederti invece la stessa cosa ma facendoti includere un nome meno celebre, una vera nuova promessa?
Non è facile, con le ultimissime cose anche per via dei talent sono confusa….beh se devo pensare ad una promessa del domani, ti dico che mi ha colpito molto Amara e ti dirò di più, mi auguro proprio di poterla conoscere meglio, potrebbe essere un nome che meriterebbe di essere menzionato, potrei farlo anche nello spettacolo dopo aver conosciuto qualcosa in più di lei, approfondire e poter dire “oggi mi va di raccontarvi di questa bravissima cantautrice...”.
Cosa ti ha colpito di lei?
Mi ha colpito molto la profondità, se Malika è la mia ultima scoperta diventata certezza, Amara è una scoperta proprio dell’altro giorno, l’ho vista a Sanremo dove ha lasciato un gran bel segno, è bravissima perché lì tra i giovani si tende a perdersi, a dimenticarsi di molte cose, lei ha lasciato un gran segno…
Se invece potessi inserire un solo nome straniero, quale porteresti e con quale canzone?
Ti faccio il nome di una cantautrice a mio parere pazzesca, Eva Cassidy, proprio l’altro giorno stavamo suonando Le notti di Maggio di Fiorella Mannoia e continuavo ad immaginarmi come l’avrebbe fatta lei. Nonostante fosse un’artista folk, che purtroppo non c’è più, ti consiglio di ascoltare tutta la sua produzione, scoprirai la classe e la dolcezza di un’artista veramente brava: ci sono canzoni che secondo me hanno tanto di italiano, ad esempio credo che quest’atmosfera si ritrovi molto in alcuni pezzi di Giorgia.
Hai menzionato Syria10, il 10° disco uscito, nel 2014. Il prossimo anno si celebrano i tuoi 20 anni di carriera, calcolati dall’uscita del tuo disco in occasione dell’esordio sanremese nel 1996. So che non sei un’artista che ama celebrarsi e infatti non hai mai pubblicato nè raccolte nè un tuo best of nonostante decine di tuoi singoli abbiano invaso le radio in questi anni. Almeno per questa occasione hai in mente qualcosa di celebrativo?
Ma si per i vent’anni facciamo che forse è si che dici? (ride ndr)…Non ho festeggiato il decennale, per i venti ci sta, ci sono anche un pò più di pezzi. Penso sicuramente valga la pena festeggiare, devo solo capire la formula giusta per farlo…sicuramente sarà qualcosa di speciale e che che coinvolgerà i fan…ci sarà sicuramente qualcosa di live…
Avendo capito la genesi e la gestazione dei tuoi progetti, immagino che qualche idea in testa ci sia già…
Si si, qualcosa c’è…sto aspettando delle risposte, sto valutando la fattibilità di alcune cose…appena mi arriveranno alcuni ok inizierò concretamente, ma sicuramente un Best of uscirà…non so in che formula, nè in che modo ma uscirà.
Facendo un parallelismo tra il tuo spettacolo al femminile e queste celebrazioni, ti chiedo tre nomi di donne della musica italiana che vorresti al tuo fianco in questo ventennale…anche se un paio mi sa che me li hai bruciati prima…
Beh si Malika e Laura senza dubbio, poi mi farebbe enorme piacere Marina Rei, vent’anni di amicizia che vanno di pari passo con la nostra carriera…poi ce ne sarebbero tante, in questi anni mi sono capitate tante cose belle coincise con tanti incontri altrettanto positivi, l’altro giorno ho sentito Carmen Consoli e mi ha fatto piacere ritrovarla,con Paola Turci c’è un’amicizia e una stima che dura da quand’ero ragazzina…figurati…ce ne sarebbero davvero tante…
Sei una sperimentatrice da sempre, capace di passare dal melodico al pop, dalla musica indie all’elettronica. Ho letto alcune tue interviste in cui dici che la tua coerenza sta nell’incoerenza e che ami da interprete metterti a disposizione di belle canzoni. In realtà è legittimo ma mi sembra leggermente riduttivo perché dietro ad ogni tuo disco si vede molto di più. C’è molta ricerca, del suono e dei testi, un ascolto continuo di musica di ogni tipo che spesso ami anche condividere sui tuoi social… spesso è capitato di sentirti parlare di artisti prima che questi venissero scoperti dal grande pubblico, si va dagli italiani come i Perturbazione agli stranieri come Sia, ora osannata da tutti ma di cui condividi sui social dal 2009.
Mi collego a questo per sottolineare che hai un’attitudine innata da talent scout, avresti voglia di produrre qualche artista emergente?
Magari più avanti chi lo sa, diciamo che sono stata educata molto alla ricerca, per me è una cosa normale…
Quindi non stai pensando di iniziare a puntare sul talento di altri artisti?
No quello no, ancora non mi sento preparata per una cosa del genere, dovrei ancora lavorarci molto, appena sento qualcosa di particolare mi verrebbe anche voglia di farlo, però per diventare una nuova Caterina Caselli mi sa che devo fare ancora un bel pò di strada…
In realtà è una cosa che già fai, finalizzata ai tuoi progetti, ma è comunque una ricerca di nuovo talento, non trovi?
Forse si, ma non ufficialmente,… non nego che potrebbe essere possibile, ma non adesso in futuro chissà, per ora lo lascio fare a chi lo sa far meglio di me, cioè a mio marito… (Pierpaolo Peroni ndr), per poter pensare di riversare tutte le mie energie su qualcuno devo prima riuscire a rilassarmi, anche perché quando arriverò a farlo, lo vorrei fare veramente con tutte le carte in regola per dare il massimo e con il massimo rispetto, per ora mi limito a segnalare quello che mi colpisce e che credo meriti attenzione.
Ringraziamo Syria per la disponibilità e la gentilezza dimostrata in questa bella intervista, rimandandovi alle nostre pagine, oltre che ai suoi canali social (QUI Facebook, QUI Twitter), per essere aggiornati sulle prossime date previste per lo spettacolo Bellissime, che vi permetterà di ammirare a teatro il talento cristallino e moderno di Syria abbinato al meglio della musica italiana al femminile degli ultimi decenni.
Tutte le foto di questo articolo sono di Charley Fazio