“Nell’autunno esce un best incandescente. Con 100 euro compri un box con film, documentari, opere… tutto quello che ho fatto. Più due inediti e una cover. In fondo non è cifra forte“.
Poche parole e per migliaia di fan è di nuovo tempo di attesa: il grande Franco Battiato, purtroppo reduce da un brutto infortunio ma già in fase di ripresa, ha svelato in un’intervista con Marinella Venegoni per La Stampa, il nuovo progetto che lo vedrà impegnato in questi mesi.
Il Maestro, fresco dei suoi 70 anni appena compiuti, non è certo persona da perdersi d’animo, non lo è mai stato a dire il vero: solo una settimana e mezzo fa, a causa di un odioso capitombolo sul palco del Teatro Petruzzelli di Bari, Battiato si rompeva un femore. La frattura ha richiesto un intervento d’urgenza e fortunatamente tutto è andato nel migliore dei modi.
“Cammino. Con le stampelle certo, ma ieri ho fatto le scale senza usarle. Il medico che mi ha operato, quando glielo ho raccontato, era entusiasta – ha raccontato – A Bari una folla ha stazionato davanti all’ospedale per buona parte della notte, dopo l’incidente. E quando sono partito con l’ambulanza tutti mi salutavano dai balconi. La mia previsione è che dovrò restare a casa circa quindici giorni, so che sono ottimista. Il medico che mi ha operato, sui 34 anni, molto bravo, mi ha messo solo tre viti. Ho un karma molto positivo, mi dicono che il futuro sarà notevole“.
E a nostro avviso, lo sarà di certo: il box a cui sta lavorando il grande artista promette di vendere bene e di essere onnicomprensivo. Ma anche si trattasse di una ricca selezione, non ci dimentichiamo che solo la discografia del Maestro conta ben 30 lavori. Poi ci sono la videografia (a quota sette uscite ufficiali), i film da regista (sei più quello annunciato su Händel) e infine, le colonne sonore (cinque)! …Come dire, il materiale proprio non manca!
E sempre a La Stampa, Franco Battiato ha dichiarato di non aver abbandonato il progetto del film sul compositore tedesco Georg Friedrich Händel: “Sono ormai cinque anni che ci lavoro e sembra finalmente che si possa fare. Abbiamo adesso l’appoggio della Germania. Mancano l’Inghilterra e l’Italia, che sta quasi cedendo. Ma non voglio più parlarne finché non succede qualche cosa di concreto in fatto di finanziamenti“.