Due anni dopo il grande successo de La teoria dei colori e il lungo tour che l’ha visto percorrere tutta Italia in lungo e in largo torna Cesare Cremonini con Logico, un disco maturo e sincero, meno immediato dei precedenti lavori, ma con tante sorprese da scoprire ascolto dopo ascolto.
Undici brani tra cui il singolo che dà il titolo all’album, già campione di vendite e passaggi radiotelevisivi, caratterizzati da un’approccio più profondo e personale alla composizione sia della parte musicale che dei contenuti, mantenendo comunque intatta quella leggerezza “giusta” che contraddistingue lo stile di Cesare da sempre e che l’ha consacrato tra i migliori songwriter in circolazione da un po’ di anni a questa parte.
Sul piano musicale Logico si presenta come un disco moderno, fatto di esplosioni di suoni e improvvisi ritorni all’essenzialità, prediligendo nella maggior parte dei casi atmosfere melodiche dal gusto brit, accanto ad un nuovo approccio vocale più “asciutto” ed incisivo, che dà il tempo alle parole di venire fuori al momento giusto e lasciarsi ascoltare con la giusta attenzione.Questo schema si riflette anche sulla scelta dei testi in cui c’è un tema ricorrente: quello della libertà, intesa come viaggio e cambiamento, che cura, ci rende consapevoli e dà un senso al tempo che passa; Fare e disfare è la traccia che rappresenta al meglio questa nuova direzione “…Vorrei fermare il tempo e viaggiare …svegliarsi lontano non può farci male …crescendo senza perdere tempo…“.
Ci si può guardare indietro senza nostalgie e scegliere proprio il presente come in Vent’anni per sempre, e avere il coraggio di farsi delle domande, sul futuro e sull’importanza del cambiamento, citando l’autore colombiano Efraim Medina Reyes in Se c’era una volta l’amore (Ho dovuto ammazzarlo).
In GreyGoose si cambia registro e ritroviamo la spensieratezza e l’allegria dei lavori più popolari del cantautore bolognese, che ironizza sui rapporti “…Tra poco fa giorno …La festa è finita, si torna alla vita …Ti chiamerò un giorno d’estate o magari mai più…“, mentre in Io e Anna tornano le domande e l’amarezza dell’amore che finisce: “…Dimmi tu cosa hai preso e io che cosa posso darti… se non sai tornare indietro, prova a cancellarmi“.
Un disco bello, autentico, importante per la carriera di Cesare Cremonini, sempre più ispirato e credibile tanto da non far sembrare più inopportuni confronti con le grandi firme italiane di oggi e di ieri.
MIGLIORE CANZONE: IO E ANNA
VOTO: 8/10
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