Luigi “Grechi” De Gregori sarà special guest di alcune date del VIVAVOCE Tour di Francesco De Gregori, precisamente delle seguenti tappe:
2 agosto – Anfiteatro Falcone e Borsellino di ZAFFERANA ETNEA (Catania)
5 agosto – Teatro D’Annunzio di PESCARA
9 agosto – Simmetrie Arezzo Festival 2015 di AREZZO.
I due fratelli duetteranno sui brani Il Bandito e il Campione – la cui musica e il testo sono stati scritti dallo stesso Luigi – e Senza Regole, e saranno accompagnati sul palco da una band d’eccezione composta da Paolo Giovenchi e Lucio Bardi alle chitarre, Alessandro Valle al pedal steel guitar e mandolino, Alessandro Arianti ad hammond e piano e Stefano Parenti alla batteria.
«Ho già condiviso il palco di Francesco nel 1989 nel tour Miramare, quando insieme al bluesman Francis Kuipers aprivamo i suoi concerti. Allora non avevo ancora scritto Il Bandito e il Campione e adesso sarà emozionante, per me che l’ho scritta, proporla al pubblico insieme a Francesco che l’ha portata al successo. E poi lo avrò accanto a suonare l’armonica in Senza Regole: l’ho sempre apprezzato con quello strumento che suona sin da ragazzo e che è quasi una seconda voce, per la naturalezza istintiva con cui la suona».
Luigi il 26 luglio è stato inoltre ospite del concerto di Francis Kuipers ai Giardini Comunali di Gradoli (Viterbo), mentre nell’ambito del suo tour sarà in concerto l’8 agosto a Tolfa (Roma) e il 18 agosto a Roviano (Roma).
Ma le sorprese del cantautore non finiscono qui: è uscita infatti la raccolta Tutto quel che ho 2003-2013 – etichetta Caravan e distribuzione iCompany – che contiene 18 brani tratti dai precedenti album di Grechi – Angeli e Fantasmi, Pastore di Nuvole e Ruggine – e ne ripercorre i più grandi successi ispirati al mondo musicale d’oltreoceano ma anche a tematiche di casa nostra. Le canzoni scelte, estrapolate dai loro album di origine e assortite in questa collection, si susseguono come in uno spettacolo dal vivo dando una continuità insolita ed inaspettata a questo progetto discografico.
L’album, in bilico tra il folk e l’altcountry, ripropone brani che non sono invecchiati ma che hanno ora una nuova vita. La collection, che racchiude i brani più rappresentativi del cantautore in cui si mescolano storie e personaggi a lui molto cari, è disponibile in digital download su tutte le piattaforme streaming e in tutti i negozi tradizionali.
Immancabili e puntuali le piccole curiosità sull’artista: Luigi De Gregori, del tutto disinteressato alle mode e inguaribilmente attratto dalla musica dal vivo più che dalle sale di registrazione, attende qualche anno prima di pubblicare il suo primo album Accusato di libertà nel 1975. Una libertà a cui Grechi si è sempre interessato, lo troviamo infatti a suonare in giro per festival alternativi e radio libere, locali e cantine, o ancora a leggere i tarocchi ai passanti e a viaggiare su e giù per l’Italia, l’Irlanda, gli Stati Uniti. Alla fine degli anni Sessanta, nel celebre locale trasteverino Folkstudio inizia a dirigere, insieme a Francesco Pugliese, il primo Folkstudio Giovani della domenica pomeriggio – uno spazio che poi divenne la fucina della cosiddetta scuola romana di cantautori, all’interno del quale mossero i loro primi passi artisti del calibro di Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Rino Gaetano e molti altri.
A Milano fa anche il bibliotecario, come già il padre e il nonno, ma questo non gli impedisce di continuare a suonare e ad incidere brani corrosivi e spiazzanti come Elogio del tabacco o Il mio cappotto, esempi di discografia non allineata che, seppur lontanissimi dalla hit parade, cominciano a procurargli stima ed attenzione da parte di un pubblico di nicchia.
Verso la fine degli anni Ottanta, con qualche disco in più all’attivo, Luigi Grechi scrive Il bandito e il campione, portato poi al successo dal fratello Francesco De Gregori, grazie al quale si aggiudica il Premio Tenco nel 1993 come Miglior canzone dell’anno.
Passato dalla PDU alla Sony incide gli album Dromomania, Azzardo, Girardengo e altre storie, Cosìvalavita, Pastore di Nuvole ed infine Angeli e Fantasmi, suo ultimo lavoro.
Nel frattempo partecipa a festival itineranti con i poeti della beat generation, accompagna alla chitarra Lawrence Ferlinghetti e torna negli Stati Uniti a suonare con i suoi amici Peter Rowan e Tom Russell.