All Music Italia si è recata alla data instore di Dolcenera, presente con il suo nuovo album Le Stelle non tremano.
Abbiamo dovuto attendere un bel po’, ben quattro anni, per poter riascoltare la possente e intensa voce della tenebrosa e affascinante Dolcenera, assente in realtà solo negli scaffali dei megastore dopo la pubblicazione, nel 2011 di Evoluzione Della Specie.
In questi quattro lunghi anni, la bravissima artista pugliese è cresciuta parecchio musicalmente, virando dal pop più facile e democratico verso una ricerca viscerale nei meandri della dance a cavallo tra l’elettronica nordeuropea fino all’alternative americano.
Un discorso un po’ complesso e divagante forse, se consideriamo che Emanuela Trane (nome di battesimo dell’artista) arriva al grande pubblico grazie al Festival di Sanremo nel 2003 con la vittoria nelle nuove proposte con Siamo tutti là fuori sconvolgendo tutti con una timbrica potentissima ed entrando nel cuore della popolarità italiana che forse l’avrebbe voluta più protagonista del sistema catodico.
Ma lei non ci sta e lo ha dimostrato allontanandosi totalmente dai media per dedicarsi a una ricerca di se stessa che oggi possiamo tutti scoprire nel suo ultimo album, Le Stelle Non tremano, pubblicato dalla Universal Music lo scorso 11 Settembre.
Un album lungo tre anni, complesso, non facile, dove crescita e verità sono leitmotiv e pulsione, stimolo e riflessione. Un disco che divide come dimostra anche la nostra doppia recensione che potete leggere qui.
Gli instore che attualmente la vedono impegnata sono più una confidenza a cuore aperto che il classico “Autografo e Foto”.
Ho seguito l’appuntamento di Palermo, ore 18:30 e un fedele gruppo di fans era in attesa presso la sala eventi del Mondadori Megastore di Palermo.
Lei si presenta puntuale e dark, un sorriso che ti ammazza e due occhi che prima ti lasciano rincoglionito tanto sono belli e specchiati, poi ti rendi conto che devi anche fotografarli e raccontarli per All Music Italia e allora ti riprendi subito.
Lei parla tanto, si racconta, racconta di sé, del suo amore… preferisco la musica o il mio compagno? Di certo lui. O forse la musica… ragazzi non so! Parla tanto con i presenti, concede domande a 360 gradi, nessun tabù, nessun freno, nessun muro. I fans non si lasciano scappare l’occasione di domandarle a suon di complimenti aneddoti e curiosità sul presente e sul passato.
Dolcenera ci parla del disco, entusiasmo e prospettive colorate incorniciano la storia di album difficile, che arriva dopo un lutto (quello di un amico intimo) e un periodo difficile fatto di identità abusata dai medie, immagine distorta e virata verso un personaggio che lei ha rinnegato.
Ho fatto di tutto per sparire… la gente veniva ai concerti per vedere se esistevo, se c’era il personaggio… io non ci sto.
C’è decisione nella suo voce, chiarezza nelle sue parole; Dolcenera non è arrabbiata col sistema, tantomeno delusa, l’idea della sconfitta è lontana da una come lei che non te le manda a dire e che non si lascia intimorire da una folla che non la acclama. Lei si concentra sulla musica, su se stessa e su chi la sa ascoltare e capire.
Ed ecco che il presente ci regala una Dolcenera musicalmente nuova, “… adoro la dance, il modo in cui puoi modificare il suono, ascoltare un synth e avere la possibilità di ricrearlo per come lo hai immaginato, senza limiti…” , la crescita dell’artista va di pari passo con le possibilità ingegneristiche offerte dalla musica elettronica, segno evidente di un eclettismo lasciato trasparire fin dai suoi esordi.
Questo disco è decisamente avanti e diverso, l’entusiasmo dei presenti è rafforzato dalla disponibilità di Dolcenera, incalzata da tutti per cominciare la fila di autografi e foto dopo la lunga chiacchierata.
Security e responsabili del megastore (che ringrazio sempre per la disponibilità immensa riservata a noi onnipresenti reporter) danno il via al firmacopie.
Si è fatto tardi…. Dolcenera aveva tanto da dire. Ma fuori piove ed è buio, nero, io scatto ancora qualche foto ai suoi bellissimi occhi, intensi e vitrei, e mentre lascio la sala mi rimane in testa quella sua incredibile voce e quel modo centrifugo tutto suo di spiegarsi, talmente bello e intenso, da convincermi a comprare l’album.
Se stasera Le stelle non tremano, ci penserà l’emozione ascoltando la sua voce. Bentornata Emanuela!
Articolo e foto di Giuseppe Mazzola per All Music Italia