E´ andato in onda ieri sera, e tornerà stasera, sulla rete ammiraglia della Rai, Capitani Coraggiosi, lo show musicale dell’inedito duo composto dalle super stars della musica leggera italiana e due tra gli artisti più amati da diverse generazioni di ascoltatori: Claudio Baglioni e Gianni Morandi.
Lo spettacolo viene trasmesso infatti in due appuntamenti: il primo, già proposto con grandissimo successo ieri sera ( ma si aspettano i dati auditel per dire l’ultima parola, anche se siamo certi che premieranno i due cantanti), mentre il secondo e ultimo step arriverà questa sera sempre in prima serata, dando così modo ai tanti telespettatori che non hanno potuto assistere dal vivo all’ evento di poterlo comunque seguire grazie al traino del tubo catodico.
Ricordiamo infatti che la trasmissione televisiva è tratta dalle serate che si sono svolte al Foro Italico di Roma a partire dal 10 di settembre e alle quali per le ultime date, slittate al 6 e 7 ottobre, la Rai ha voluto dedicare uno speciale televisivo, proseguendo il fortunato trend “concerto/varietà” che prossimamente porterà in tv per una serie di speciali in prime time anche Laura Pausini e Paola Cortellesi.
I due “Capitani Coraggiosi” sono accompagnati per l’occasione da un super gruppo di ben 21 musicisti con una scaletta ricchissima che ha cercato di raggruppare la vastità dei repertori di entrambi gli artisti comprendendo “soltanto” i loro più grandi successi della dagli anni ’60 / ’70 fino ai giorni nostri.
Le serate ad ogni modo sono abbastanza differenti tra loro ma perfettamente integrate nella loro struttura globale. e puntano sulla presenza di tanti ospiti più naturalmente tante sorprese, con la produzione di Ballandi Multimedia / F&P Group e la regia televisiva di Duccio Forzano.
Capitani Coraggiosi tra l’altro anche il titolo di un singolo per il quale è stato girato anche un suggestivo videoclip, scritto a quattro mani e pubblicato lo scorso giugno, del quale entrambi gli artisti hanno parlato con le seguenti parole:
“…In un momento nel quale sembra ci siano più ombre che luci, l’invito è quello di dimenticare che le risposte che cerchiamo non sono fuori, ma dentro di noi e che le ombre non avranno mai ragione della luce, per la semplice ragione che, senza luce, non possono esserci ombre…”.