Sabato mattina nel programma di Rai 1 condotto da Tiberio Timperi e Ingrid Muccitelli, UnoMattina in famiglia, si è parlato anche di musica (in un certo senso).
Infatti tra gli argomenti del programma c’era l’abbandono di Alessio Bernabei ai Dear Jack, e la sua sostituzione con il nuovo cantante Leiner Riflessi (di cui vi abbiamo parlato qui).
Tra gli ospiti della puntata c’era anche Red Ronnie che ha colto l’occasione per allargare il discorso e dire la sua sui talent show e le radio.
Alla domanda di Ingrid su questo cambio di formazione dei Dear Jack, Ronnie ha sottolineato che il problema non sono questi gruppi e le varie dinamiche tra di loro, ma i talent show che li propongono e soprattuto il modo in cui lo fanno.
Ecco le parole esatte di Red Ronnie che pubblichiamo letteralmente a scanso di equivoci:
“Il problema sono i talent, i talent distruggono la musica. I talent creano il karaoke, creano dei prodotti televisivi ma distruggono la musica.
Mogol mi ha detto che oggi anche lui e Battisti non sarebbero usciti… cioè oggi gli sconosciuti Gino Paoli, Vasco Rossi, Jovanotti, Fabrizio De Andrè, Lucio dalla non hanno spazio. Quindi noi stiamo facendo cambiare mestiere a possibili talenti incredibili del futuro…
I Dear jack si formano nel 2012 e nel 2013 si trovano palchi incredibili, con luci strepitose, con ragazzine che urlano… fanno un disco che vende, va bene per l’industria perché qualsiasi cosa mettano dentro vende sicuramente 50/60.000 copie perché vengono da una grande popolarità, ma poi quando si spengono le luci si crea immediatamente il nuovo prodotto, i The Kolors….“
Alla successiva domanda di Timberi, ovvero se il gruppo riuscirà a risalire la china, Red ribadisce il concetto espresso…
“Ti rendi conto che tu stai dicendo riusciranno a risalire la china ad un gruppo che è appena nato… da me a Roxy bar è venuto Valerio Scanu che a 20 anni le discografiche hanno detto tu sei finito.. a vent’anni… mi stai dicendo che già devono risalire la china, sono state star fino ad adesso… stiamo davvero distruggendo tutto…“
Il conduttore di UnoMattina In famiglia ci tiene a sottolineare anche un’altra componente in gioco nelle attuali dinamiche musicali, l’argomento tabù per eccellenza della musica italiana, quello che ormai tutti conoscono ma di cui in pochi parlano pubblicamente, ovvero le radio (vedi anche la nostra petizione arrivata a quasi 6.000 firme qui), e sottolinea che oggi i disc jockey non sono più padroni di scegliere i dischi da programmare. Su questo punto Red sottolinea l’attuale strapotere di alcune radio:
“Le radio, attenzione ci sono le radio che hanno le edizioni musicali, è un modo che si accoppia e vive di se… abbiamo gli autori che sono gli stessi e passano da uno all’altro…“
Insomma Red Ronnie è riuscito a spostare l’attenzione da un argomento abbastanza effimero, il cambio di cantante dei Dear Jack, a questioni davvero rilevanti del mondo musicale; al di là del fatto che si possa essere d’accordo sull’effetto distruttivo dei talent show. Noi per esempio stiamo nel mezzo, non pensiamo che i talent show in se distruggano la musica. Lo fanno se, come sta accadendo, diventano l’unica possibilità per chi vuole fare musica.
In ogni caso sicuramente l’opinione di Red è molto interessante e meriterebbe di essere approfondita visto che parliamo di un conduttore che nella sua carriera ha davvero portato la musica a 360° gradi nella televisione italiana.
Per chi volesse vedere l’intervento lo può trovare qui sulla pagina Facebook ufficiale del presentatore.
Foto di copertina: sito ufficiale di Red Ronnie