30 Dicembre 2015
di Cantautrice
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30 Dicembre 2015

Cadono saponette

La filosofia di vita (e di musica) di Romina falconi nel suo nuovo blog: "Cadono saponette ma tu per chinarti a riprenderle impari a farlo con grazia..."

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La coincidenza è quando Dio non si aspetta le royaltes.
Io lo chiamo Dio ma tu leggi pure come vuoi: VITA, CIELO, BUDDHA… Fai come ti pare, tanto ci siamo capiti.
Siamo tutti troppo attenti a capire chi ha potere e chi non lo ha. Il mondo della musica non fa eccezione.

Nella musica, se ci fai caso bene, troverai:

quelli “vecchia scuola” e cioè quelli che per bravura o per casualità hanno avuto modo di mangiare bene col proprio lavoro; sono coloro, guarda caso, che ti diranno “una volta era tutto interessante e adesso fanno tutti schifo tranne chi resta primo in classifica per settimane“.
Sono quelli che criticano tutti e che ti mettono nella condizione di vederli come oracoli. Sono persone che criticano proprio perché non sono più in quello stato di grazia. Non cercano neanche più consensi ma se fai loro un po’ di complimenti saranno disposti a diventare tuoi grandi amici.
La frase chiave con loro è: “bei tempi quelli…
Dio si è preso le royaltes e ogni tanto butta un occhio.

– quelli nati sotto una buona stella, i “BRAVI E COL FATTORE C“, dalle mie parte si chiamano romanticamente “GLI SCULATI” sono bravi e a modo.
Hanno avuto alleati fin da subito e sfruttano tutti i mezzi che hanno per fare il loro lavoro. Attenzione che questa categoria è odiata dalle altre e sinceramente non ne capisco il motivo. Frasi come “hanno speso tanto su X, grazie al cazzo, ce l’avrei fatta anche io al posto suo…” è una frase che mi fa venire un reflusso gastro esofageo che neanche te lo sto a spiegare.
Il punto è: chi non vorrebbe alleati o raccomandazioni? Arriva uno che ti da una mano e tu gli dici “no guarda, io preferisco morire di frustrazioni, non mi date i produttori forti a me che io resto a cantare a casa mia” MA MI FACCIA IL PIACERE, diceva Totò
Dio con I BRAVI MA SCULATI sta lì ad osservare attentamente con le mani che si sfregano perché le royaltes arrivano puntuali.

– le coincidenze fatte persona, gli irriducibili, i FIGLI DI UN DIO BUONO MA DISTRATTO. In questa categoria ci sono diamanti grezzi e pezzi di porfido. Sono quelli che in una vita intera neanche 10 euro al gratta e vinci hanno mai avuto. Quelli che per una serie di problematiche si sono dovuti sudare pure il cognome scritto correttamente sul citofono.
In questa categoria si fa fatica a capire chi è forte e chi no perché la società (come ho scritto sopra) è troppo attenta a dare attenzione a coloro i quali hanno il potere.

Ora capirai che io ho leggerissimamente percepito di far parte di questa categoria. Non sto a chiedermi se ho talento o meno perché “i figli di un dio distratto” sono grati anche solo perché la macchina è riuscita a partire, se non hanno preso il raffreddore e se non è saltato il contatore.
Non è sfiga, attenzione che all’inizio ci ero cascata anche io a chiamarla sfiga; è semplicemente una vita viva, una vita da scalare. Una vita alla “cadono saponette“.
Occhio che i figli di un dio distratto imparano le lezioni più in fretta, almeno questo, porca puttana, me lo concedo. E ci sono tanti altri PRO.
Nelle altre categorie se c’è una lezione da imparare la si impara tardi e a mio modestissimo parere c’è un tempo pure per imparare e incassare. Cadere a 5 anni non è come cadere a 50. Se nasci con l’apocalisse che altro può succedere? Che altro perderai mai?

Ora ti riassumo in breve come è una vita dove cadono saponette.
Sei sempre stato l’amore di persone umili e un bel giorno, per sbaglio, ti capita un compagno ricco, facoltoso, ottimo sulla carta e solo sulla carta, una convivenza; il compagno ricco durante TUTTA la lovestory, cosa ti regala? DELLE CIAVATTE (ciabatte non rende). Ora non dirmi “un regalo è un regalo” perché è chiaro che i pensieri fatti col cuore vanno apprezzati e basta, non dirmi “a caval donato non si guarda il culo” e cose così perché se stai con uno che per una camicia spende 3.000 euro speri che al tuo compleanno almeno ti porti a cena fuori (che ne so, pure da Mac Donald), no?
Cadono saponette quando sei povero in canna, convivi con il ricco e la spesa la paghi tu perché, come dicono a Roma mia, il ricco che ti sei preso quando morirà si farà seppellire con la testa fuori per risparmià sulla foto della lapide.
Cadono saponette quando finalmente fai un programma televisivo, tu che da piccola sembravi avere più anni di quanti ne avevi per la scelta del look ultra femminile, e ti propongono di rappresentare il look mascolino anni 80 facendoti cantare canzoni che la nuova generazione non ha sentito neanche di striscio e il programma principalmente da chi è seguito? Dalla nuova generazione.
Cadono saponette quando ti dicono che sei la persona perfetta nel posto sbagliato, nel tempo sbagliato.
Cadono saponette ma tu per chinarti a riprenderle impari a farlo con grazia, disinvoltura e foderato con la migliore protezione possibile.

Di contro c’è che quello che è scontato per tutti per te non lo è mai (fin qui non sembra un “contro”), che il fatto che tu abbia avuto i traumi fa dare per scontato che tutto quello che hai di buono adesso è già un traguardo.
Tipo: pretendono la luna e non si accontentano, ma tu sei cresciuto che al massimo puoi pretendere la rugiada sulle tettoie. Eh no, col tempo devi imparare a volere la luna pure tu senza vergognarti e senza aver paura di essere poco credibile.
Non è che se uno è stato abbandonato da piccolo deve mettere un cero se ha un compagno che torna a casa in tempo per la cena.
Non è che se ti hanno trattato male allora devi essere fiero, oggi,di avere persone che non ti cagano in testa!
Non è che se ti hanno menato devi gridare al miracolo se qualcuno non ti mena.
Non è una vita viva quella di chi la spende attento a difendersi; i tipi che si difendono continuamente si chiamano paranoici e sono convinti di non essere loro il problema.

Dunque io voglio la luna e non ti puoi neanche immaginare quanto sia bello provare a raggiungerla pure mentre ti chini a raccogliere la saponetta. Tra una saponetta e l’altra ho imparato che conta davvero solo quello che sei in grado di fare. Ora la vecchia scuola dirà di me “ma dove vuole andare?“;
Gli sculati diranno “se ha avuto tanti ostacoli un motivo ci sarà…” e i figli del Dio distratto capiranno il senso di tutto questo e magari inizieranno la loro vera, unica, incredibile storia d’amore con loro stessi e le loro ambizioni. O voglio sperare così.

Ho esaurito le copie che avevamo stampato. Non c’è un santo neanche a pregarlo, neanche a pagarlo, neanche a piegarsi. Non ho santi intorno ma ho venduto più del previsto. E adesso ristampo. “Adesso ristampo nuove copie” è una frase che voglio dire e ridire proprio perché non so se in futuro mi ricapiterà di ripetere.
C’è uno spiraglio di luce dunque, tesoro, e con questa pagina voglio farti credere che nel 2016 ristamperai anche tu (i tuoi sogni, i tuoi frutti, i tuoi momenti di gloria), cito Rocky a modo mio: “se io posso ristampare, tutto il mondo può ristampare, cazzo!
Abbi fiducia in te, non coccolarti i lividi e lavora come un cinese. Non pensare ai piegamenti, ubriacati di lavoro su te stesso e per te stesso.
La vita è una gran mignotta ma a volte fa i prezzi buoni.
Tutto questo per dire che ieri un fan mi ha mandato un tatuaggio dedicato a me, la finta diva delle saponette, e mi ha dato la prova definitiva che una vita viva e tosta ti fa godere tutte le royaltes che non dovrai spartire con nessuno.
Lavorerò come una matta ancora e mi piacerà sapere che le altre categorie mi vedono come un’aliena.

Buon anno e buona presa di coscienza! Riparti da te…
Da sempre grata, piegata, ormai PURE ambiziosa.
Romina.

 

Foto di Ilario Botti