Uscirà venerdì 8 aprile #NoiSiamoInfinito, il primo album da solista di Alessio Bernabei, 12 brani che spaziano dal pop al rock, dall’acustica all’elettronica… un netto cambiamento rispetto ai primi lavori con i Dear Jack, come lo stesso cantante ha dichiarato oggi nel corso della conferenza stampa.
Negli uffici della Warner Music Italia, Alessio Bernabei ha raccontato la nascita del suo primo album da solista al fianco del suo produttore Fausto Cogliati.
Noi siamo infinito è il primo di tre dischi previsti con la nuova etichetta discografica.
Ma prima di farvi un bel riassunto di quello che Alessio ha dichiarato oggi eccovi la tracklist con tutti gli autori dell’album:
- Noi siamo infinito (D. Faini, I. Amatucci, R. Casalino, F. Cogliati)
- Mondo Piccolo (A. Bernabei, F. Cogliati, M. Baroni)
- Io e te = la soluzione ((D. Simonetta, P. Romitelli)
- L’amore cos’è (P.E. Foster, S. Gray, P. Aiden, adattamento testo in italiano Fred De Palma)
- La tua pelle bianca senza nei (D. Faini, D. Incicco)
- Scordare noi (D. Faini, D. Incicco)
- Obbligo e verità (A. Bernabei)
- Due giganti (D. Faini, F. Martorelli, A. Filippelli)
- Nell’istante di un addio (M. Pelan, F. De Martino, G. Anania)
- Fra le nuvole (A. Bernabei)
- Noi siamo infinito acoustic version
- A mano a mano feat Benji & Fede (R. Cocciante, M. Luberti)
Noi siamo infinito verrà presentato con una serie lunghissima di date instore in tutta Italia a partire dall’8 aprile, mentre il Noi siamo infinito live sarà composta da 3 date che fungeranno da anteprima prima del primo vero tour da solista:
7 aprile Industry Music – Parma (data zero)
19 aprile Alcatraz – Milano
21 aprile Orion – Roma
Ecco invece tutte le date instore:
8 aprile Discoteca Laziale – Roma h 16:30
9 aprile Mondadori – Località Aurno – Marcianise (CE) h 16
10 aprile Mondadori Megastore Duomo – Milano h 16
11 aprile Mondadori – Palermo h 16
12 aprile Media World Centro Commerciale Porte di Catania – Catania h 16:30
13 aprile Media World Centro Commerciale Metropolis h 16:30
14 aprile La Feltrinelli – Bari h 16
15 aprile La Feltrinelli – Lecce h 15:30
15 aprile La Feltrinelli – Brindisi h 19
16 aprile Media World Centro Commerciale 8 Gallery h 16:30
17 aprile Mondadori Bookstore – Genova h 16
23 aprile Media World Centro Commerciale il Grifone – Bassano del Grappa h 16:30
24 aprile Mondadori Bookstore – Centro Commerciale Nave De Vero – Marghera (VE) h 16
25 aprile Media World Centro Commerciale Romagna Shopping Valley – Savignano sul Rubiconde (FC) h 16:30
26 aprile Media World Centro Commerciale Le 2 torri – Stezzano (BG) h 16:30
27 aprile Mondadori Centro Commerciale Freccia Rossa – Brescia h 16
28 aprile Mondadori – Bologna h 16
29 aprile Galleria del disco sottopassaggio staziona S.Maria Novella – Firenze h 16
30 aprile Media World Duomo – Collestrada (PG) h 16:30
Conferenza stampa
Prende la parola Alessio…
“Questo è il mio terzo album della vita, ma il primo da solista. Facevo parte di un passato, diverso da come sono ora, ho cancellato un po’ quello che ero, ma è grazie al passato se sono quello che sono ora.
Ho lavorato all’album con Fausto Cogliati, un grande uomo e un grande produttore, molto preparato e ci siamo trovati subito bene a livello di energia.
L’album ha un suono molto internazionale e ho partecipato alla creazione dell’album a 360° e lo sento molto mio“.
prende la parola Fausto Cogliati
“Ho scoperto che lui, in passato, arrivava in studio e cantava.
Abbiamo fatto questo album con Alessio che cantava in piedi davanti a me, senza il vetro che ci divideva, senza dover parlare con l’interfono. Per cantare un brano ci abbiamo messo un giorno intero perché questo brano, L’amore cos’è, che sembra semplice, non lo è“.
Alessio Bernabei
“Siamo arrivati a fine giornata che volevo battere la testa al muro. A sentire il brano, sembrava facile, ma entrandoci dentro, ci siamo accorti che ha un colore molto diverso. In questo album ho sperimentato colori e mondi diversi che da cantante di una band non avevo mai esplorato“.
Cogliati
“Con Alessio ho condiviso l’esplorazione della sua vocalità che con le esperienze precedenti non aveva mai esplorato. A questo abbiamo dedicato parecchio tempo e sono molto soddisfatto“.
Alessio
“Anche io!
Mi è piaciuto l’approccio al lavoro del “non stare dietro al vetro” durante la registrazione. Eravamo molto più in simbiosi, è stato un lavoro fatto col cuore. In questo album si sente l’anima, questo calore, cosa che nei miei album passati, invece, c’era un po’ di freddezza anche nel cantare“.
Cogliati
“Siamo usciti dalla fase della registrazione canonica e siamo riusciti a fare anche delle giornate con 10 ore a microfono senza uscirne con le ossa rotte“.
Alessio
“Fare il cantante non è solo viaggiare e le donne come si pensa, invece fare una giornata in studio è come fare un incontro di pugilato, a livello mentale è un lavoro tosto come gli altri“.
A questo punto si parte con l’ascolto di due dei brani del disco, Io e te=La soluzione e un secondo brano, Fra le nuvole, a cui Alessio tiene molto in quanto scritto completamente di suo pugno… una strada che in futuro intende intraprendere in modo sempre più continuativo…
“Questo brano l’ho scritto interamente io in onore di una persona che ho amato in questo anno e mezzo e che ora non c’è più nella mia vita. Il mio obiettivo è, un giorno, fare un album interamente scritto da me. Questo cambiamento di rotta della mia vita non mi ha permesso di concentrarmi unicamente sui brani, ma ho collaborato con grandi autori. Un giorno mi piacerebbe essere un cantautore. Questa in ogni caso per me è LA ballad dell’album“.
A gusto punto si passa alle domande dei giornalisti presenti…
Dal vivo cosa salverai del precedente repertorio?
Questo tour avrò la data zero tra pochi giorni e per me il passato è molto importante. Tutto quello che mi ha fatto arrivare fino a qui, lo poterò live. Non tutto, ma sicuramente i brani più noti li riproporrò dal vivo, perché il mio pubblico si aspetta anche il mio passato.
I singoli e le canzoni più importanti, soprattutto quelle scritte da me, ci saranno.
Tra i cantautori italiani, visto che vorresti fare quello, a chi ti ispiri?
Prendo spunto dai grandi, come Vasco Rossi. Un sogno sarebbe fare gli stadi come lui, Vasco è il top per me.
Mi ritrovo anche nel mood di Battisti e Mogol.
Anche un De Gregori, tutti i grandi italiani da cui tutti siamo partiti, i miti.
Anche però, la musica, si è amalgamata a livello internazionale ed è bello così. La musica, al di là del genere, si è amalgamata.
In questo tuo percorso, da band a solista, qual è stato il momento più difficile?
Sono stato il creatore dei Dear Jack, io e il chitarrista. La formazione nota è stata costituita poco prima di Amici, ci siamo conosciuti dentro ad un programma televisivo e proprio questo forse ha fatto traboccare il vaso.
Facevo il cantante, il lavoro che avevo sempre sognato, ma non stavo bene. Tra di noi non c’erano gli equilibri interni, anche a livello personale.
Quindi c’è stato questo distaccamento che è stata la soluzione migliore. Ogni tanto ci sentiamo, siamo stati come fratelli e ci vogliamo bene.
Il momento difficile è stato quello dello stacco.
Magari ero troppo legato alla band…
La musica si è globalizzata: quali sono i lati negativi e positivi?
Magari si perdono le particolarità locali, come, ad esempio, la musica popolare napoletana.
La parte bella è che io che sono un amante della musica anglosassone, mi piace vedere che altri artisti prendono spunti dalla musica oltreoceano. A me piacerebbe sfondare in America.
Sono 7 mesi che sei con la Warner e hai tagliato il cordone ombelicale con la band. Ora vorrei parlare di quello che farai sul palco, da solo. Che pezzi farai? Ci saranno degli ospiti?
Sono molto felice di cominciare dai live, perché un artista nel live esprime tutto se stesso. È vita, è ossigeno. Il live è la partita per un calciatore. Il mio pubblico troverà l’Alessio dei Dear Jack anche come solista, ma mi esprimerò al meglio, tirerò fuori quello che sono davvero. Lì ero nei canoni del genere pop rock da band e ora posso esplorare e divertirmi. Metterò delle percussioni sul palco, dei timpani. Suonerò anche molti brani con la chitarra.
Ci saranno degli ospiti sul palco: Benji & Fede faremo il brano che abbiamo fatto insieme a Sanremo, Mattia Briga con cui condividiamo… il secondo posto ad Amici. Coi Dear Jack lo invitammo all’Arena di Verona e lui mi invitò ai suoi live come solista, ora io ricambio il favore. Ci saranno anche gli Zero Assoluto con cui condividiamo il manager e siamo andati a Disneyland insieme e ce la siamo spassata. Siamo diventati come fratelli.
Poi avrò ospite Fred De Palma con cui siamo diventati amici e usciamo spesso insieme la sera. Nell’album c’è un suo testo che è L’amore cos’è. Questo brano che era in lingua inglese è stato tradotto da lui.
Cosa è successo coi tuoi fan? Si saranno trovati davanti ad un bivio? C’è un rapporto nuovo cÈon loro?
All’inizio è stata molto dura. Avendo abbandonato la band, mi hanno preso per il cattivo della situazione ed è stato un po’ traumatico. Sui social mi hanno condannato a morte. Poi però mi sono sollevato perché i fan hanno capito la voglia di esprimermi per conto mio. Chiaramente si sono create delle fazioni, ma alla fine condividiamo gli stessi fan perché sono affezionati ad entrambi.
Poi sarà la musica a fare i fatti.
È stata più dura passare da band a solista o cambiare genere dalla band originaria ai Dear Jack?
Già con la band mi spingevo in sonorità più da soliste, ma ora posso esprimermi al meglio e posso tirare fuori un genere che mi di addice di più.
Hai ansia che possa non piacere?
Un po’ di timore c’è perché comincio da capo. Il primo album è sempre il più traumatico, ma sono sicuro che le fan apprezzeranno perché sono affezionate al mio timbro vocale e il timbro vocale fa la persona. Ho messo un brano su iTunes in anteprima ed il riscontro è stato positivo, come già Noi siamo infinito che ha acchiappato anche un pubblico più adulto ed è molto soddisfacente. In passato ci rivolgevamo ad un pubblico di teen ager e mi piacerebbe parlare ad un pubblico di tutte le età.
Pensi che a Sanremo qualcuno ti abbia scoperto in quel momento?
Sicuramente quando hanno nominato Alessio Bernabei qualcuno avrà pensato quello dei Dear Jack e per alcuni sarà stato sicuramente una novità. Per molti ora ho maggiore credibilità, in base a quello che ho letto sui social.
Tu ti sei presentato anche a X factor e non ti hanno preso. Perché ti hanno detto di no?
Avevo 19 anni, era il 2011 e mi presentai con A chi mi dice dei Blue davanti a Morgan, Arisa, Elio e Simona Ventura. Andai ai casting con il pubblico e la giuria che deve dare i 4 sì. Quando ho finito di cantare mi hanno dato i 4 sì netti, poi ai bootcamp negli ultimi 24 e lì, per qualche motivo, non sono passato. Non mi hanno spiegato i motivi e la Ventura mi disse “per te x factor finisce qua”.
Guardando le date, farai Roma e Milano. Parti da due città molto grosse, poi quali sono le intenzioni?
L’idea del live è un punto di partenza e vogliamo iniziare con queste due città, Milano e Roma, dove trovo più fan dal punto di vista numerico. Abbiamo scelto location più piccole rispetto al Forum di Assago perché è passata l’ondata di successo del talent.
Si tratta di un pre tour e più avanti, tra estate e autunno, ci saranno le date vere e proprie.
Bisogna lavorare per crescere sempre di più perché forse ho bruciato un po’ le tappe: dalla mia cameretta al forum dì Assago.
Hai lanciato un contest per giovani DJ sfidandoli a remixare Noi siamo infinito. Sono arrivati tantissimi remix e i due vincitori potranno aprire rispettivamente il concerto di Milano e quello di Roma, sono stati già scelti?
Decideremo in questi giorni perché abbiamo ricevuto tanti remix. Il vincitore verrà comunicato sui miei social… sarà uno per data.
Con questo è tutto ora non vi resta che aspettare solo 3 giorni per ascoltare personalmente le canzoni di Noi siamo infinito e farvi la vostra idea su questo primo progetto da solista di Alessio.