Mancano poco più di quindici giorni all’atteso ritorno di Lisa con un album, Rispetto 6.1, che arriva ad anni di distanza dal precedente Oceano.
Tredici anni passati a vivere, evolversi, studiare, migliorare e combattere anche le difficoltà della vita per tornare più forti e consapevoli di prima.
In occasione di questa importante uscita, noi di All Music Italia non abbiamo resistito nell’aspettare la pubblicazione del disco e abbiamo raggiunto telefonicamente Lisa per scambiare quattro chiacchiere sul suo nuovo progetto discografico e sul primo singolo, Non è perfetto, nell’attesa di tornare a parlare con lei dell’album in prossimità del rilascio, il prossimo 27 maggio.
Prima di passare all’intervista, mi fa piacere svelarvi un curioso aneddoto che vede protagonisti me e Lisa e che dimostra la grande sensibilità di quest’artista.
Nel 1998 AnnaLisa Panetta debuttava a Sanremo con uno dei suoi brani più amati, Sempre, ed io, che allora era un ventenne con tanta passione per la musica, rimasi letteralmente stregato dalla voce e dalla presenza scenica di questa ragazza.
Così, come accadeva spesso ai noi ragazzini degli anni ’90, mi recai con degli amici fuori dalla vecchia sede di Radio Italia situata in via Felice Casati a Milano con l’intento di farle i complimenti per quello che stava facendo e tornare a casa con una foto e un autografo.
La realtà andò oltre le mie più rosee aspettative… io e Lisa chiacchierammo parecchio quella sera e, sapendo che appuntavo i miei pensieri di vita su un quaderno, mi diede il suo numero di telefono così da mandarglieli e leggerli.
Da quel momento, per anni, ci siamo scambiati opinioni e racconti… poi, si sa, la vita prende strade strane e per un po’ ci si perde di vista… eppure, nonostante siano passati quasi vent’anni, ancora prima che ci sentissimo per questa intervista, Lisa si è ricordata tutto di quel periodo, dettagli e sfoghi compresi.
Avevo piacere a condividere con voi questo aneddoto per farvi capire la grande umanità di quest’artista in un ambiente dove troppo spesso ci si dimentica di tutto e tutti.
Ma ora passiamo all’intervista…
Ciao Lisa, sono passati ben sei anni dal tuo ultimo singolo, Grido. Cosa hai fatto in tutto questo tempo?
In tutto questo tempo ci sono state tante altre avventure. Effettivamente dovevo uscire prima con questo album, poi sono successe delle cose poco felici e ho dovuto rinviare il tutto. Nel frattempo, però, non sono comunque stata ferma ed ho continuato a tenere concerti in giro, a lavorare a questo album scrivendo nuovi pezzi e rivedendone altri già presenti e mi sono dedicata totalmente a tutto quello che riguardava il disco curandone ogni aspetto, dalla musica alle parole.
Devo confessarti che “nell’attesa” mi sono applicata mentalmente tantissimo e ho avuto modo di incontrare le persone giuste con cui poter far uscire il nuovo album. Tra l’altro è stato proprio il mio nuovo produttore a cercarmi e la cosa mi ha resa ancora più felice.
Il tuo nuovo produttore è Rolando D’Angeli che in passato ha lavorato anche con Nek e Fabrizio Moro. Come è nato quest’incontro?
La cosa curiosa è che io e lui ci conosciamo già da anni però probabilmente in passato non era arrivato il momento giusto per la nostra collaborazione. Io sono abbastanza fatalista per cui credo molto nel destino, nulla accade a caso, per cui era questo il momento giusto per iniziare la nostra collaborazione e così è stato. A lui ho affidato questo progetto che porta il titolo di Rispetto 6.1.
Ecco, devo dirti che il titolo mi ha incuriosito parecchio. So che nel disco c’è un brano che si chiama Rispetto ma come mai 6.1?
In realtà è semplicemente il giorno della befana, che poi è anche la mia data di nascita e ho voluto aggiungere questo 6.1 unito alla parola rispetto, attorno a cui ruota tutto l’album. E´un concetto che ritorna in quasi tutte le canzoni, direttamente o indirettamente. Nella mia mente si vive di rispetto: dalla natura agli essere umani, agli animali… tutto ciò che per me ha un significato e un valore di vita viene riportato nei testi della canzoni dell’album, dall’amore a quelli “più importanti”. E´un disco in cui si parla di tutto… di guerra, di ciò che avviene purtroppo nella nostra quotidianità vicina e lontana.
In passato hai già dimostrato la tua grande sensibilità, come a Sanremo 2003 quando hai sfoggiato, durante l’esibizione, la bandiera della pace legata al polso che poi hai sciolto e attaccato all’asta del microfono… A questo punto mi sorge una domanda: Lisa come vive questi tempi in cui la parola chiave del tuo disco, Rispetto, sembra mancare un po’ ovunque? Basti guardare alle guerre, agli attacchi terroristici per scendere nelle tragedie famigliari…
Ti confesso che lo vivo davvero male, ma con la speranza che prima o poi il rispetto possa trionfare sul resto. Per questo tengo molto al titolo, perché mi piacerebbe si riuscisse a capire l’importanza di questo concetto che spesso viene utilizzato con poca importanza dimenticandone il vero significato.
Quando avrete l’occasione di ascoltare meglio il disco, dal 27 maggio, tutto vi sarà più chiaro su quello che intendo perché davvero Rispetto è la parola chiave di un po’ tutte le canzoni e torna come sentimento spesso nei brani… da canzoni come Gianni ama Mario a Ti Prego scusami (NdA titoli di alcune delle nuove canzoni del disco di Lisa).
Rispetto 6.1 è stato anticipato da Non è perfetto, singolo che segna il tuo ritorno sulle scene, una canzone d’amore che mette in risalto le tue grandissime qualità vocali. Come è nata questa canzone e cosa rappresenta nello specifico per te?
E´un brano a cui tengo molto, io parto dal concetto che nessuno è perfetto, noi siamo proprio esseri imperfetti per cui, una volta preso atto di questa cosa, acquisito questa grande consapevolezza e abbracciata la nostra imperfezione, forse riusciamo a lasciarci andare al vero sentimento che appunto è l’amore e così uno non sta lì ad aspettare che gli succeda chissà che cosa, perché siamo esseri imperfetti per natura ed ognuno di noi è diverso dagli altri per cui nelle nostra imperfezione c’è anche una perfezione, sembra un giro di parole ma alla fine è così.
In Non è perfetto invito a lasciarsi andare e godersi questi “esseri speciali” perché nell’imperfezione c’è proprio questa verità assoluta… essere speciali.
In effetti viviamo in una società che, dalla tv in poi, ci impone quasi una ricerca della perfezione…
Invece non deve essere così assolutamente, bisogna accettare quello che si è, nell’imperfezione c’è l’amore, c’è l’essere e solo lì si riesce a trovare se stessi e si trova il modo di accettarsi, di amare se stessi per poi amare gli altri.
Nel video di Non è perfetto ho voluto esprimere proprio questo con assoluta semplicità ma in modo diretto.
Nel nuovo singolo, come in gran parte del disco in arrivo, sei anche autrice e compositrice delle tue canzoni per la prima volta. In realtà nei tuoi album passati ti eri già cimentata in questo ruolo in alcuni brani, ma qui hai proprio messo te stessa in ogni canzone. Come è avvenuto il passaggio da Lisa interprete a Lisa cantautrice?
In realtà il lato “cantautrice” c’è sempre stato in me perché per esempio il mio primissimo singolo, Con un amico non puoi, scritto quando ero proprio una ragazzina, era firmato completamente da me, sia nella musica, sia nel testo.
In realtà è un po’ come tornare a riprendere quello che ero all’inizio.
Negli anni mi sono affidata poi alle mani di professionisti, musicisti e autori di prim’ordine, persone speciali che hanno saputo cogliere fino in fondo quelle che sono state le mie emozioni, trasferirle in musica e parole e mi sono trovata benissimo con loro.
Gli ultimi anni, però, sono stati un periodo molto particolare della mia vita ed ho sentito proprio la necessità di rigettare tutto quello che avevo in pancia, nel cuore e nello stomaco e ho voluto assecondare questo istinto scrivendo e componendo io stessa… spero di aver fatto bene.
Io penso che al di là di tutto il pubblico avverta quando un disco o delle canzoni sono sinceri…
Hai detto benissimo, infatti posso dirti che questo non è un disco pensato, è un album lasciato andare di getto… di emozioni, quindi completamente sincero, nudo.
In questo disco c’è un brano a cui sei particolarmente legata?
Tutte le canzoni mi rappresentano totalmente, forse mi viene in mente 7 anni che parla di quando ero bambina per cui racconta cose un po’ particolari della mia vita. Comunque no, ti dico la verità, queste canzoni mi rispecchiano tutte così tanto che non riesco a dirti un titolo piuttosto che un altro.
Sentivo con certezza che doveva essere Non é perfetto ad aprire la vita del disco disco perché in questo momento era il brano più giusto per quello che volevo comunicare io con il mio ritorno.
Nel tuo pubblico c’è una fetta di nostalgici che non vede l’ora di sentirti tirare fuori la tua voce in tutta la sua potenza come hai fatto in passato in brani come Sempre ed Oceano. In questo disco ci sarà pane per i loro denti?
Sinceramente non mi sono soffermata sul dimostrare la bravura oppure nel far un acuto in più o in meno, per cui quello che sentirete è tutto quanto frutto di emozione. Magari ci saranno pure, ma ho voluto pensare solo a tirare fuori tutte le mie emozioni. Non c’è bisogno per forza di urlare o di strafare, sopratutto in questo momento che, come dicevi prima tu stesso, è molto complesso… le persone hanno mille problemi… il lavoro che non si trova, mille promesse nella politica che non vengono mantenute, la gente che ha perso punti di riferimento importanti… ecco in questo momento penso che quello che serve è il sentimento puro, quindi basta pensare che bisogna apparire in un determinato modo, basta pensare che bisogna apparire perfetti o come gli altri ci vogliono… pensiamo solo alla semplicità e all’emozione.
Impossibile non citare il Festival di Sanremo dove sei esplosa e da cui manchi da tredici anni. Hai voglia di tornare su quel palco? Stai lavorando ad un brano per il Festival?
Non mi dispiacerebbe ma non è una priorità, non ci sto pensando in questo momento, adesso sono concentrata su questo album e sul tour che lo seguirà. Per Sanremo vedremo…
Io ti ringrazio per il tempo concessoci e ti do appuntamento a ridosso dell’uscita del disco per parlare meglio delle singole canzoni del disco, però per chiudere visto che Rispetto 6.1. sarà il tuo quarto album, mi piacerebbe che tu descrivessi con un aggettivo o con una piccola descrizione i tuoi precedenti lavori, Lisa, L’Essenziale ed Oceano…
Mi piace molto questa cosa però io non voglio risponderti perché mi piacerebbe che le persone che leggeranno quest’articolo e che conoscono la mia musica siano loro a farlo. Il mio è un vero e proprio invito… mi piacerebbe molto capire cosa ne pensano dei miei dischi o di alcune canzoni in esso contenute e cosa provano al riguardo.
Allora sarà fatto, giriamo la palla a loro che attraverso i commenti sotto questo articolo o nella nostra pagina Facebook, potranno dirci e svelare a te cosa hanno amato, cosa li ha colpiti e cosa li ha emozionati dei tuoi album precedenti.
Nel frattempo io ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato oggi.
Grazie a te, è stato un grande piacere, ci sentiamo presto per parlare di Rispetto 6.1