Forte dell’acclamato debutto al Teatro nazionale di Milano avvenuto lo scorso martedì, questa sera ha avuto luogo a Roma presso l’Auditorium Parco Della Musica la seconda ed ultima anteprima del tour di Annalisa.
La redazione romana di All Music Italia ha preso parte alla serata e vi racconta in esclusiva le indiscrezioni e la scaletta del concerto…
Sullo sfondo di un palcoscenico geometrico che richiama le grafiche del nuovo album della rossa savonese Se avessi un cuore in uscita oggi per Warner Music Italia (qui la nostra recensione mentre qui, sulla nostra pagina Facebook potete vincerne una copia), un tripudio di led fluorescenti ed effetti psichedelici accoglie un’Annalisa in grandissima forma e con una rinnovata energia da spendere sul palco che esplode tutta con l’incedere del primo brano in scaletta: si tratta di Il diluvio universale, il pezzo che ha riportato quest’anno la giovane cantautrice al Festival di Sanremo con una ballata dal gusto fortemente melodico, unica concessione low di tutta la serata.
Si comincia subito con le novità e le prime canzoni inedite che saranno contenute nel disco ed è già festa: Annalisa è cambiata, o forse si è semplicemente evoluta, fatto sta che il ritmo elettropop di queste nuove composizioni (tutte co-firmate dalla stessa) conquista al primo ascolto e non lascia spazio a nostalgiche memorie melodiche: Inatteso, Coltiverò l’amore e Le coincidenze sono i primi tre inediti che si fanno largo nel repertorio di Nali tra sintetizzatore, loop station e distorsioni varie tracciando un percorso che non rimane per niente in superficie ma, al contrario, ha tutta l’aria di volere essere approfondito ed ampliato.
A darsi la mano i successi brani visti in classifica della cantante da Senza riserva a Diamante lei e luce lui sapientemente alternati e per l’occasione riarrangiati in nuove versioni più vicine al percorso elettro di cui sopra. Annalisa parla parecchio tra un pezzo e l’altro; ci tiene molto ad introdurre i brani senza spiegarne il testo ma sottolineando il senso profondo che l’ha condotta a scriverli: è così che finisce per parlare di viaggio ed evoluzione, unica e tangibile chiave di lettura per tutto lo spettacolo che, a metà serata, regala un’ulteriore piacevole sorpresa con un medley sospeso tra atmosfere liquide e toccanti di alcuni brani meno popolari della cantante come E tutta l’altra gente e Posizione fetale. Tra le composizioni inedite spicca il beat di Potrei abituarmi, riadattamento in italiano di Used to, brano dal respiro internazionale composto da Dua Lipa, che rompe definitivamente tutti gli schemi composti del teatro ed invita il pubblico a sgambettare. A chiudere lo show l’invasione di campo dei fans trasforma l’auditorium in un dancefloor sulle note del nuovo singolo Se avessi un cuore ed i saluti, nell’immancabile bis con Una finestra tra le stelle.
Annalisa è in uno stato di grazia, lo dimostra la buona risposta dei fans al primo ascolto dei nuovi pezzi e lo si legge nei suoi occhi che non hanno mai brillato così forte come quando canta queste nuove canzoni. Che sia il passo definitivo per la consacrazione? Chissà… Noi dopo averla sentita stanotte sinceramente glielo auguriamo.
Qui di seguito ecco la scaletta:
Il diluvio universale
Inatteso
Splende
Senza riserva
Alice e il blu
Coltiverò l’amore
Le coincidenze
Diamante lei e luce lui
A cuore spento
Sento solo il presente
Tra due minuti è primavera
Brividi
Leggerissima
Solo
E tutta l’altra gente / Posizione fetale / L’ultimo addio / La prima volta
Scintille
Potrei abituarmi
Vinceró
Uno
Noi Siamo un’isola
Se avessi un cuore
Una finestra tra le stelle