L’Attesa è stata molto lunga… fin dalla scorsa estate quando Laura Pausini ha annunciato ufficialmente il suo ritorno non solo con un nuovo disco, Simili (qui la nostra recensione), ma con un tour negli stadi in tre grandi città: Milano, Roma e Bari.
#PAUSINISTADI è il nome del tour che in pochissimi mesi ha visto raddoppiare la data allo Stadio San Siro di Milano sold out nella data fissata proprio per ieri 4 giugno e “in replica” stasera.
E così la donna dei record è tornata, nove anni dopo essere stata la prima donna a cantare nel tempio dello sport milanese, a far vibrare la sua voce in questa magica location di fronte a 70.000 persone entusiaste.
Il #PAUSINISTADI con le sue quattro date evento è solo l’inizio di un lungo percorso live che durerà fino al prossimo autunno e che porterà “la donna bionica della musica italiana” a girare in tour in tutto il mondo… dall’America al resto d’Europa passando per il tanto amato Sudamerica, paese in cui la nostra Laura è considerata una delle più grandi star della musica mondiale. Ad oggi sono oltre 300.000 i biglietti già venduti in tutto il mondo.
Un successo di pubblico straordinario per Laura che ieri sera ha letteralmente riempito ogni posto a sedere e in piedi dello Stadio San Siro con oltre 70.000 presenze.
Un concerto durato due ore e mezza che si è sviluppato su un palco disegnato dalla stessa Pausini che si estende a destra e sinistra del prato come un abbraccio proteso verso quelli che lei chiama “I Soldati dell’amore“, i suoi “Simili” per l’appunto.
Sono due le lunghe passerelle ai lati del palco che hanno permesso alla cantante, alla band e ai coristi di raggiungere il pubblico.
La scenografia impressionante è di quelle dei grandi spettacoli internazionali con un pavimento completamente composto da led e alle spalle un totale di cinque mega schermi per un totale di 875 mq di superficie. Oltre ai visual proiettati sugli schermi quello che ha lasciato tutti a bocca aperta sono le incredibili luci e i giochi di colori che hanno illuminato l’intero stadio con fasci laser da 30 watt (usati per la prima volta in Europa) accompagnati da incredibili effetti ottici; uno spettacolo reso possibile da Alain Courhout che ne ha curato ogni aspetto.
Per questo concerto Laura ha messo giù una scaletta monumentale con ben 45 canzoni a cui è spettato il compito di ripercorrere 23 anni di carriera, molte di loro sono state unite in cinque medley tematici.
Il concerto dopo un monologo scritto da Massimiliano Bruno e recitato dalla stessa Laura parte subito col botto della title track Simili in uno scenario coreografico tutto all’insegna del bianco e dell’argento. Attorno a lei oltre alla band 30 performer che insieme ad una scatenata Pausini hanno creato bellissime e suggestive coreografie curate da Jonathan Redavid.
I brani si susseguono con ritmo passando dall’arrangiamento in chiave rock di Resta in ascolto alla “Jovanottiana” Innamorata in cui Laura è accompagnata sul palco da 10 ballerini.
Seguono due medley: nel primo vengono unite Non ho mai smesso, Il Nostro amore quotidiano e Se non te; ne segue un altro in cui trovano spazio Nella porta accanto, Bellissimo così (canzone gettonatissima dai fan) e Ascolta il tuo cuore.
Arriva il primo vero momento intimo della serata, quello in cui Laura Pausini canta una delle canzoni più intense del suo repertorio, Invece no, scritta insieme a Niccolò Agliardi e dedicata all’adorata nonna scomparsa.
Nel medley successivo Laura unisce La Geografia del mio cammino, Chiedilo al cielo e Una Storia che vale dando generosamente spazio alle voci dei 6 coristi che l’accompagnano sul palco.
Nel successivo momento dello show eccola riapparire con un lunghissimo abito bianco seduta sospesa su di un’altalena tra le nuvole per cantare una delle ballare del suo nuovo album, Sono Solo nuvole scritta per lei da Giuliano Sangiorgi. Il quadro scenico è ispirato a Decalcomania di René Magritte.
Lo stadio San Siro esplode letteralmente in un boato quando arriva il momento di uno dei brani più apprezzati del repertorio Pausiniano, quell’urlo di rabbia pop-rock dedicato a quella persona che tutti noi abbiamo amato e che ci ha deluso profondamente, Come se non fosse stato mai amore.
Segue un nuovo medley all’insegna delle ballate d’amore in cui convivono la versione inglese di In Assenza di te (It’s not goodbye, 200 note e Se ami sai. Le note di Primavera in anticipo tornano a far saltare l’intero pubblico prima che partano due canzoni molto importanti per la cantante: Ho creduto in me, brano contenuto nel nuovo album e scelto come nuovo singolo a partire dal prossimo mese di settembre, e la hit mondiale scritta da Biagio Antonacci, Tra te e il mare.
Uno spettacolare gioco di laser e luci che cambiano in base alla tonalità delle canzoni introduce un medley composto da Il Tuo nome in maiuscolo, Nel modo più sincero che c’è, Casomai, Un Fatto ovvio, Colpevole, La Prospettiva di me ed Un’Emergenza d’amore.
Segue un nuovo medley interamente dedicato questa volta alla figlia Paola (le cui immagini e video scorrono sui mega schermi dietro la cantante) in cui prima Laura intona al piano Celeste quindi, accompagnata solamente dalla chitarra del suo compagno Paolo, canta E´a lei che devo amore.
Si susseguono senza tregua e senza che il pubblico smetta per un attimo di cantare insieme alla propria beniamina un medley all’insegna del ritmo (Con la musica alla radio, Benvenuto, Io Canto e Per la Musica) che cede quindi spazio a quel capolavoro all’insegna dell’amore in ogni sua forma e del suo diritto di vivere alla luce del sole che è Vivimi.
Dopo aver proposto E ritorno da te Laura unisce in un solo medley alcune canzoni molto importanti nella sua carriera: Incancellabile, Le Cose che vivi, Il Mondo che vorrei (primo brano da lei composto nel 1995), Strani Amori e l’immancabile La Solitudine.
Tempo per un ultimo medley all’insegna della musica dance con Limpido, Surrender e Io C’ero (più amore per favore) che vede la presenza sul palco del Dj Joseph Carta, figlio di Paolo prima che arrivi l’ultimo brano in scaletta, Lato destro del cuore che la Pausini canta avvolta in un cono di luce fasciata in un vestito luminoso.
E’ il momento dei saluti finali… Laura Pausini ha cantato, ha ballato, ha gioito, ha fatto diventare settantamila persone un unico corpo in movimento e un’unica anima colma di emozioni e con un VI AMO! urlato al proprio pubblico si congeda definitivamente con tutto il suo gruppo di lavoro sulle note di Simili.
Con lei sul palco Paolo Carta e Nicola Oliva alle chitarre, Fabio Coppini al pianoforte, Ernesto Lopez alle percussioni, Carlos Hercules alla batteria, Andrea Rongioletti alle tastiere, Roberto Galinelli al basso e Gianluigi Fazio, Monica Hill, Robertà Granà, Ariana Diakitè, David Blank e Claudia D’Ulisse ai cori. E infine la sezione degli archi composta da Giuseppe Tortora, Adriana Ester Gallo, Mario Gentili e Marcello Iaconetti.
Laura Pausini ha riconquistato San Siro ma non solo, ha battuto se stessa collezionando un sold out… aggiungendo una seconda data a Milano e diventando la prima cantante donna a fare un tour negli stadi che, dopo la replica di stasera a Milano, vedrà Biagio Antonacci (e probabilmente Paola Cortellesi) cantare con lei a Roma e Giuliano Sangiorgi accompagnarla nella data di Bari.
Tutto questo è semplicemente la Pausini: la donna dei record, la cantante italiana più amata nel mondo, una performer di razza e soprattutto, la regina indiscussa della musica pop italiana senza rivali in vista, prima e dopo l’epoca dei talent show.
Qui di seguito alcuni scatti ufficiali realizzati da Naphtalina.