Si è capito tanto di Arisa in questi anni… innanzitutto che è un’ottima interprete, che ha una voce cristallina e potente come poche altre in Italia, che se canta il pezzo giusto come per esempio La Notte riesce a sovvertire tutte le regole del mercato e della “radiofonicità” sfornando il pezzo più venduto dell’anno e si è capita anche un’altra cosa: Arisa non le manda a dire.
E´così ieri ha affidato a Facebook (come ultimamente ama spesso fare) un lungo sfogo sul suo disappunto per non essere stata chiamata a partecipare ai Wind Music Awards 2016 e nemmeno al Radio Italia Live.
Partiamo da un sunto di quello che la cantante ha scritto sulla sua pagina (per correttezza trovate l’immagine con la versione integrale in fondo all’articolo).
“Mi sarebbe piaciuto essere ai Wind music awards ma non sono platino… Poi sicuramente ci sarà anche qualcun altro non platino per cui si sarà fatta un’eccezione… Menzioni speciali e targhe ad onorem, ma non per me… C’è chi bissa addirittura.
Anche al concertone di radio Italia mi sarebbe piaciuto esserci, ma…
Rosalba Pippa, nata a Genova (Italia), il 20/08/1982 , da genitori italiani, due Sanremo vinti, qualche disco di platino in passato, qualche oro in corso IN ITALIANO, non è stata mai invitata.
Per non parlare dell’Eurovision… Ripeto: 2 Sanremo vinti, è un pezzo famoso in America, cantato da altri (?)
Poi un giorno mi spiegherete perché.
Perché… Come a scuola, ci sono quelli fighi e quelli no.
E perchè le regole cambiano sempre al momento sbagliato, solo per alcuni.
Forse il destino è che io debba farcela da sola, ancora, o che debba smettere per sempre ed andare ad aiutarli davvero i bambini di Haiti, con la zappa in mano.
Certo è che come Mimì non mi ci fanno finire….
…Voce, cadrà nel dimenticatoio, Guardando il cielo pure. Ma non per tutti.
Qualcuno si sveglierà e spegnerà la tele, ingiusta e io pure. A sto giro non vi guardo.
Sono molto orgogliosa di quello che faccio, i miei dischi mi piacciono, e se avessi grandi possibilità farei grandi cose. Per ora combatto e sto al passo.
Andrà sempre meglio.
Ci credo.
Grazie anche a Voi Raga”.
Ora il punto è che tutti (giustamente?) hanno puntato il dito sulla polemica di Arisa ma in pochi hanno provato a ragionare un po’ sulle parole che l’artista ha scritto, ma siccome io sono uno cocciuto mi piace provare a capire quanto sia giustificato uno sfogo pubblico di un’artista e quanto no, e quindi ho voluto analizzare bene ciò che dice Rosalba.
Questione Wind Music Awards.
Arisa non è stata invitata perché teoricamente la manifestazione ha sempre premiato (e invitato) gli artisti che raggiungevano la certificazione minima del disco d’oro per quanto riguarda gli album (traguardo per ora non raggiunto da Guardando il cielo) e, il platino per i singoli (il brano Guardando il cielo al momento è fermo al disco d’oro).
Quindi se questa regola ferrea che vigeva fino a qualche anno fa fosse ancora rispettata allora ok, nulla da dire, Arisa non ha “diritto” di partecipare ai Wind Music Awards.
Però c’è un dato di fatto, ovvero che già dallo scorso anno la regola ha iniziato a venire meno, per esempio nell’ultima edizione Alex Britti e Bianca Atzei sono stati chiamati ad esibirsi in rappresentanza della certificazione inerente la compilation del Festival di Sanremo. Peccato che parliamo di due artisti arrivati in posizioni decisamente basse nella classifica del Festival.
Quest’anno poi la regola è stata rivista in maniera più radicale e, visto che alcuni artisti certificati come Tiziano Ferro, Jovanotti e Cesare Cremonini (per citarne tre a caso) non saranno presenti, saranno conferiti degli speciali riconoscimenti.
Come ha scritto l’amico e Direttore di Rockol Franco Zanetti (che è stato presente nel pomeriggio di ieri alle prove della manifestazione): “…sono stati invitati altri artisti che non hanno titolo per ricevere il premio per le vendite, e riceveranno invece un altro “riconoscimento” per i “risultati d’eccezione” raggiunti.
Quali sono? Lo scoprirete solo vivendo… quindi, insomma, sappiatelo. Non toglie nulla ai Wind Music Awards, dal punto di vista dello spettacolo televisivo; ma dispiace un po’ che non ci sia, in Italia, una manifestazione importante che rispecchi con esattezza l’andamento del mercato delle vendite discografiche…” (qui trovate l’articolo completo).
Alla luce di tutto ciò lo sfogo di Arisa ha assolutamente senso… se inviti la Berté, la Mannoia, Ron (e loro ci possono anche stare, in fondo parliamo di tre monumenti della musica italiana), Antonino Spadaccino, Paolo Simoni, Giovanni Caccamo e addirittura Virginia Raffaele, Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni no! Alcuni di loro non sono nemmeno dei cantanti e siccome i WMA sono una manifestazione musicale perché togliere spazio alla musica? vi sembra che all’Eurovision accada? Gli altri nomi citati cantanti lo sono eccome, e pure talentuosi, ma non si capisce a che titolo non avendo ricevuto certificazioni siano presenti e a questo punto Arisa no. Quindi sulla questione Wind Music Awards io mi sento di dare ragione ala cantante.
Questione Radio Italia Live.
Qui il discorso è diverso. “Il Concertone” di Radio Italia in piazza del Duomo a Milano (che quest’anno si sdoppia in due appuntamenti) è una manifestazione organizzata ed ideata per l’appunto da Radio Italia. Non ci sono regole o obblighi su chi invitare e perché farlo; vengono invitati gli artisti che la radio ritiene più adatti alla manifestazione tenendo conto di mettere su un cast efficace per la manifestazione e che attiri il pubblico. Tutto qui.
Quindi in questo caso si può essere delusi dal fatto di non aver ricevuto l’invito ma non si può di certo pretendere nulla.
Questione Eurovision.
L’anno in cui Arisa ha vinto il Festival di Sanremo non esisteva la regola che il vincitore partecipasse di diritto all’Eurovision Song Contest (infatti negli anni precedenti erano stati presentati Raphael Gualazzi, Nina Zilli e Marco Mengoni) e a parteciparvi in rappresentanza dell’Italia fu scelta dalla Rai Emma. La regola del vincitore del Festival partecipante di diritto tornò solo l’anno dopo con Carlo Conti.
Quindi si, come dice Arisa è stata sfortunata e le regole sono cambiate al momento sbagliato però è successo anche di peggio per esempio per chi ha visto infrangersi quella che sembrava una regola assoluta, ovvero che il vincitore del Festival di Sanremo nelle Nuove proposte fosse di diritto nei big l’anno successivo… è successo a Dolcenera, a Riccardo Maffoni, a Laura Bono e Antonio Maggio per esempio. Quindi esistono “le sfighe” si, ma possono capitare.
Cambiano i direttori artistici, cambiano le regole. Nessun cambio di regole “solo per alcuni”.
Detto questo forse Arisa dovrebbe essere un po’ più positiva e considerare che nella sua carriera è stata anche fortunata in diversi casi (e meritevole ovviamente, ma questo lo sappiamo non sempre basta).
Negli otto anni dal suo debutto ad oggi ha inciso cinque dischi in studio ed ha potuto promuoverli tutti partecipando in gara al Festival di Sanremo, una cosa da non sottovalutare assolutamente se si considera che ci sono altre artiste che al Festival sognano di tornarci da parecchi anni come Paola Turci, Marina Rei, Syria e Laura Bono giusto per citare qualche collega.
Arisa a livello di esposizione televisiva non può di certo lamentarsi, in questi anni ha presentato un Festival di Sanremo, è stata presenza fissa musicale a Very Victoria e in giuria ad X Factor per due anni consecutivi e quest’anno ci tornerà per la terza volta.
Alla luce di tutto ciò io non me la sento di darle contro, credo che il suo sia stato uno sfogo in seguito ad una delusione, siamo esseri umani e lo sono anche gli artisti, alcuni più irruenti di altri e, almeno sui Wind Music Awards, come ho detto non mi sento nemmeno di darle torto.
C’è solo una cosa che vorrei consigliare a Rosalba: basta invocare il nome di Mimì (Mia Martini) quando sei giù di corda o delusa da qualcosa che accade nella tua carriera. Basta uscirsene con frasi come “Certo è che come Mimì non mi ci fanno finire…“.
Mia Martini ha avuto una carriera completamente bloccata a causa delle stupide malelingue di un impresario cattivo che mise in giro la voce che portava sfiga. Mia Martini per anni non poté esibirsi, cantare, tenere concerti, apparire in televisione fino al punto che, decise lei stessa ormai vittima dello sconforto di ritirarsi dalla musica per diversi anni (al punto che rifiutò anche di incidere La Donna cannone che Francesco De Gregori aveva scritto appositamente per lei). Mia è stata perseguitata, boicottata e allontanata per tanto tempo… quella è un’altra storia… basta prendere uno dei bellissimi libri che parlano della sua vita e della sua carriera (uno su tutti E non finisce mica il cielo) per rendersi conto del calvario subito da questa donna, un calvario da cui non si è mai ripresa.
Arisa tu non sei Mimì… alcune porte non ti vengono aperte probabilmente ma molte altre sì. Sii più positiva e sfruttale ricordandoti di essere felice di tutto quello che con fatica ti conquisti. Difendi sempre il diritto di promuovere la tua musica ma non accanirti al punto da doverci stare male… spesso non ne vale la pena e ancora più spesso per una porta che si chiude c’è un portone che si apre.