È già passato più di un anno da Un Vento Senza Nome, l’ultimo album di inediti di Irene Grandi che, però, non si ferma mai e, dalla sala prove, annuncia un importante appuntamento live per il 3 agosto al Locomotive jazz Festival di Lecce.
Nel frattempo alla cantante sarà consegnato la Targa 2016 alla Carriera dal CTM di Rezzato (BS) e si esibirà nello spettacolo LUNGOVIAGGIO.
Ecco il lungo post pubblicato da Irene Grandi venerdì 10 giugno, accompagnato dalla foto che abbiamo utilizzato come immagine di copertina di questo articolo… in attesa di un nuovo progetto!
Eccoci qua, di nuovo in sala prove!
L’estate tarda ad arrivare, anche ieri freddo e umido, una giornata perfetta per le prove in studio .
Legno, tappeti, grandi porte insonorizzate, i nostri strumenti, e noi, concentrati.
Quest’anno la formazione è il trio, basso, chitarra (alternata al piano) e batteria!
Con Piero, Saverio e Fabrizio.
Le canzoni girano a meraviglia, con il trio c’è sempre molta vitalità, spazio per piccole variazioni e interpretazioni, arrangiamenti dinamici e la voce e i testi delle canzoni
sono valorizzati dall’essenzialità dell’accompagnamento.
Ci divertiamo molto.
Sono già quattro anni che lavoriamo insieme e il feeling musicale tra questi splendidi musicisti è sempre più evidente e mi trasmettono carica e gioia.
Ci stiamo preparando per una data speciale:
il 3 agosto saremo ospiti al Locomotive jazz Festival, a Lecce, magnifica città salentina.
Il festival, pur essendo dedicato soprattutto alla musica jazz (ha ospitato fra gli altri gli ottimi Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Manu Katchè, Gianluca Petrella), ha spaziato nella musica organizzando delle serate evento con artisti italiani quali Fiorella Mannoia, Fabio Concato, Eugenio Finardi, Antonella Ruggero.
Mi piace molto quando si organizzano concerti in cui l’incontro e l’apertura si sostituiscono alla separazione tra generi musicali.
Nei set degli artisti italiani, in alcuni brani, vengono ospitati musicisti jazz che creano con i loro interventi una versione speciale della canzone per questo concerto.
Sperimentare, ascoltarsi, creare insieme, cercare di trovare punti di incontro tra linguaggi musicali diversi è una bella occasione di crescita artistica e anche umana.
Nel disco e nel tour in duo con Stefano Bollani abbiamo trovato nell’ incontro musicale la chiave per realizzare un progetto artistico e regalare esperienze e emozioni alla nostra lunga amicizia.
Stefano mi è venuto incontro suonando a modo suo, ma nella forma canzone, io ho cantato usando la voce in modi inediti, sorprendendomi .
La musica è così potente perchè arriva a toccare le emozioni più profonde, può arrivare in fondo alla nostra coscienza e trasformarci, può farci superare alcuni limiti rompendo gli schemi, smuovendo i sentimenti .
L’incontro sul palco con musicisti nuovi e di altri ambiti crea un entusiasmo speciale per questa ricerca e diventa occasione di superare la nostra stessa immaginazione.
Per chi l’ascolta e per chi la suona è sempre uno strumento di conoscenza di sè .
Credo sia per questo che ci piace così tanto, ne abbiamo bisogno e l’amiamo.