Venerdì 17 è alle porte ma la musica per fortuna va oltre ogni tipo di sciocca superstizione e tanti sono i nuovi singoli in arrivo domani in radio.
Come ogni settimana Fabio Fiume li recensisce per noi, da Aba a Zucchero passando da Alessandra Amoroso e Bianca Atzei.
Attenzione i voti espressi alla fine della “minirecensione” sono attribuiti in scala al percorso dell’artista in questione e non mettendo in paragone un canzone di un artista e quella dell’altro.
Aba – Get me high
Potenza di musica d’oltreoceano, in questo pezzo Aba mi ricorda un po’ il mondo stilistico dell’inglesina Joss Stone. Intuizione giusta farle cantare un pezzo con grandi ambizioni internazionali in cui lei riesce al meglio. Si rivede Carlo De Bei, già al fianco di Mango, alla produzione.
Sette +
Alessandra Amoroso – Vivere a colori
Elisa ha dato colore alla carriera dell’Amoroso, centrata quasi sempre su ballads non tutte all’altezza del suo successo. La collaborazione dopo Comunque andare, prosegue con la title track dell’album, che unisce strofe in perfetto Amoroso style ed incisi che sono invece più in stile della sua autrice. Come l’arrangiamento organizzato con sovrapposizioni vocali ed echi in falsetto.
Sei ½
Bianca Atzei – La strada per la felicità ( Laura )
Inutile prologo promozionale ad un album ormai fuori da un anno e mezzo e da tantissimo tempo assente dalle classifiche. Inoltre le cartucce migliori sono già state sparate e ciò che resta sembrava davvero già riempitivo nel disco, figuriamoci gettato li, in pasto ai leoni come singolo. Davvero inutile.
Quattro
Baby K – Venerdì
Inorridire per questo pezzo è davvero l’unico verbo che posso concedermi. Baby K travestita da Avril Lavigne che si è presa un acido ed a cui vengono pensieri brillanti come correr nuda tra fumogeni e rime da Pulitzer come “sbronza, str…za” meriterebbe un tappeto di punesse lanciate tra quei fumogeni! Certo lo so che adesso quel “vaffanculo nella borsa” da me viene, però tant’è!
Tre
Vincenzo Bles & Gigi D’Alessio – Ragazza mia
Dopo Briga anche Vincenzo Bles collabora con il Gigione nazionale per prodursi in un rap che non regala nulla di nuovo però. La canzone di Gigi utilizzata per l’occasione è Insieme a lei ma è pessima l’idea di passare al setaccio la voce dell’artista partenopeo con effetti che l’appiattiscono.
Cinque
Cecco & Cipo – Amore a strisce
Già reputate Benji & Fede sorpassati e vetusti? Beh potete subito gettarvi alla corte di Cecco & Cipo con questa Amore a strisce che è un trionfo dell’adolescenza in tutte le sue forme. Adolescenza come leggerezza, spensieratezza; tempo di pensare che il futuro dinanzi a noi è inesauribile, del chi se n’importa di quel che accade attorno, di cretinate, di un amore acerbo che ci sembra enorme. Nulla da eccepire se non fosse che però i due di anni ne han già quasi 24 a testa! Ed allora questa diventa proprio una cretinata!
Tre
Luca Dirisio – Come neve
Quante cose vorrebbe dalla sua donna Luca Dirisio? Principalmente non una signorina no, che disegni confini ed abitudini. Scanzonato e piacevole in questo suo ritorno leggermente reggae, in cui chiarisce che la donna che desidera non è un concetto voluto, ma meritato.
Sette
Dirotta Su Cuba – Sei tutto quello che non ho
Finalmente nella line-up originale i Dirotta su Cuba festeggiano in live il loro disco d’esordio che li fece conoscere e diventare veri big della canzone italiana. Poi la loro formula certa mostrò dei punti di stanca che crearono disaffezione nel pubblico e esigenza di separarsi. Eppure il loro sound è ben rimasto impresso ed oggi con questo singolo è rinvigorito ed aggiornato. Forse non ha quella forza di quelle estati, forse siamo cresciuti noi ( e pure loro ) comunque è un godibile ritorno. Nota di merito: la voce della Bencini è sempre notevole.
Sei
Dj Jad & Pino Pepsee, Uchieman & El Vecio – Quest’estate
Buon umore in salsa raggamuffin con un inciso cantato in chiave soul. La visione si accende subito e fotografa una spiaggia, un cocktail tra le mani, l’anguria, la crema solare, belle donne in bikini. Unico neo? Finisce un po’ a sorpresa. E’ come se tra quelle belle donne della visione di prima, ti comparisse all’improvviso la tua vicina grassa, col prendisole e la frittata di maccheroni tra le mani. Sempre mare è, ma la poesia…
Sei ½
Giulia Luzi – Un abbraccio al sole
Elettropop scorrevole che conferma una bella voce ma che non è così forte da dare finalmente l’impulso giusto ad una carriera che ha trovato più in teatro e tv la sua forza che non nel mondo delle sette note, a cui però Giulia aspira. Purtroppo il riuscirci passa anche attraverso la scelta delle canzoni. Questa scorre, come dicevo, ma non resta.
Cinque ½
M+A – Everything will be alright
Ci stanno provando gusto gli italiani a cantare in inglese, un po’ come era solito negli anni 80 quando esportavamo la famosa Italy disco dance. Oggi gli stili approcciati sono più vari ed i giovani M+A, ad esempio, esplorano si quello dance ma decisamente nella sua versione clubbing. Il pezzo è riuscito e concorrenziale con le migliori proposte europee.
Sette
Marta Sui Tubi – Spina lenta
Belle chitarre ed arrangiamento in generale ed inaspettato innesto di una piacevolissima Gigliola Cinquetti, mai vista in una veste così rock che davvero sorprende, risultando ( se non nelle note basse ) irriconoscibile. La voce di Carmelo, poi, penso da sempre sia una delle più belle voci maschili dell’attuale panorama italiano. Pezzo riuscito, che difficilmente però circolerà tra circuiti soliti. Ma ci sono abituati!
Sette
Montefiori Cocktail – Tabù
Rivivono atmosfere da cocktail ( mi viene da pensare anche a certe ambientazioni francesi ) con questo singolo a cui spetta continuare la promozione di Un prodotto atipico il disco omaggio alla carriera di Ivan Cattaneo. Può funzionare nei club e nelle feste pomeridiane dei locali sulla spiaggia.
Sei +
Mariella Nava – Prima di noi due
Insolita botta di ritmo per il ritorno di Mariella Nava che da sempre sa raccontare i sentimenti come pochi altri ma raramente lo ha fatto su bit sostenuti. Quel che ci voleva per una carriera lunga, importante e costellata di bellissime pagine che ultimamente correva il rischio di esser messa un po’ da parte. Non che questo pezzo con sicurezza la ravvivi, ma ha di sicuro le sue carte da giocarsi per ridare a Mariella palchi importanti, che è l’unica cosa che le è mancata; i suoi di certo non li ha mai rischiati.
Sette
The Sun – Il mio miglior difetto
Chitarre d’intro che profumano di U2, ma poi entra la voce e si va inevitabilmente da un’altra parte. I The Sun ci provano e riescono anche a non essere deplorevoli, proponendo un rock contemporaneo che non passa alla storia ma non affonda di certo rispetto a quanto si ascolta in giro. Intanto possiamo fare qualcosa per quelle e?
Sei
Viola Valentino – La bambola
Rivisitazione nemmeno troppo a sorpresa, almeno per chi segue Viola nei live, del classico strambelliano degli anni 60 e che trova una nuova veste elettronica al quanto azzeccata nelle intenzioni, un po’ meno nella resa. Il risultato sembra infatti qualcosa di presentabile al massimo nelle balere o nelle trasmissioni di Canale Italia dove canta la Sora Camilla vestita come per la festa del Santo Patrono o Don Antonio con parrucchino e dentiera.
Quattro =
Carmen Villalba – E allora stop
Si è un po’ indurita la voce di Carmen col tempo e per quest’estate torna con un pezzo che mi ricorda a sensazione alcune cose dei Dirotta Su Cuba sottratti però dei loro soliti arrangiamenti caldi, come un po’ nella fase pre-scioglimento. Godibile ma senza particolari meriti per superare le barriere della memoria.
Sei =
Zucchero – 13 buone ragioni
Non è che nella sua carriera, grande, immensa, Zucchero ci abbia risparmiato da ciofeche pazzesche anzi.. Spesso vi è inciampato riuscendo persino a trasformarle in successi clamorosi. Ma qui non siamo sicuri di avere un filo esagerato? Potrei perdonare l’inciso ripetuto all’infinito che già non ha nulla per meritare la ripetizione, ma la rima con Lady Gaga davvero è troppo! Anche per il grande Zucchero.
Tre