Nuova settimana di Radio date con poche uscite in calendario per questo 4 novembre. Ecco le pagelle dei singoli da oggi in radio…
Vi ricordiamo che le votazioni espresse al termine della minirecensione sono relative alla carriera dell’artista in questione e non sono da intendere come paragone tra brani di artisti diversi.
I voti inoltre non rappresentano il parere di tutta la redazione di All Music Italia ma di Fabio Fiume, autore dell’articolo.
Edo Avi – Dimmi dove sei
Ligabue meno scuro che si contamina musicalmente di Cranberries che a loro volta erano pregni di Smiths. Mette insieme cose conosciute Avi, ma senza essere specifico, per un pezzo al fine innocuo, che dura meno dello sciogliersi di una pillola antinfluenzale in mezzo bicchiere d’acqua. Magari un bridge? Un inciso in più?INVIA
Quattro =
Lele Battista – Un casino pazzesco
L’ex vocalist de’ La Sintesi torna sulle scene con un abito elettronico sospeso a metà tra gli anni 80 ed alcune produzioni attuali dell’Europa continentale o scandinava. Il risultato, come quei paesi, è un po’ freddo, ma centrato per lo stile scelto ed è sedativo per l’irruenza del proprio io che sbarra il probabile, altrimenti, “casino pazzesco”.
Sei
Gemitaiz & Viktor Kwality – Coma
Base ansiosa per un rap chiaro come quello di pochi, non solo perché qui molto lento; è proprio chiaro il parlato. Coma piacerà a chi ascoltando hip hop, di tanto in tanto, ha bisogno di riprender fiato da basi sincopate e scioglilingua vorticosi.
Sei
Antonio Maggio – Amore pop
Volta pagina Antonio Maggio, mette via l’ironia e si ridona al pubblico con un midtempo indovinato, forgiato su un piano ipnotico e trasportato da una voce bella e personale che decanta di un amore in cui le parole hanno odore e le inutilità non servono… come la r nella Marlboro! Sfumature interpretative colte dal grande Dalla qui e li.
Sette ½
Negramaro – Lo sai da qui
Ma cosa aspettavano i Negramaro a tirar fuori questo brano dal loro album? Non poteva arrivare prima il film di Veronesi a cui fa da ost? Ci sono voluti ben 6 singoli ed alcuni davvero poca cosa o per lo meno deludenti rispetto a quanto di bello fatto. Qui c’è poesia, c’è racconto, c’è atmosfera, ci sono i Negramaro con tutta l’ispirazione del miglior Giuliano.
Sette
Nobraino – Centesimo
Bella chitarra che, pompata, avrebbe potuto far parte tranquillamente della costruzione di un pezzo dei Red Hot Chili Peppers. Centesimi visti come spiccioli da ricercare in se stessi, spiccioli di umanità, di attenzione, di carità per un mondo che non è pari, che mette a confronto nel quotidiano chi non ha niente ( e niente da perdere quindi ) con chi a cui tutto va alla grande.
Sei
Elisa Rossi – I giganti
E’ sempre complicatissima da seguire Elisa Rossi, con i suoi testi personali, sconclusionati nel disordine di pensieri che alla fine ti appaiono invece più ordinati di quel che sembrano. Musicalmente eclettica, ha bisogno di più ascolti, ma alla fine ti stupisce e ti piace.
Sette
Silver – E non mi dire
Semplice ed immediato Silver appoggia questo suo nuovo singolo sulla sua voce nitida, quasi infantile, eppure funzionale ed addentro a pezzi come questo. Strofe di relativa speranza ed amara constatazione dei fatti, inciso ficcante e diretto ed intermezzi d’armonica che fanno rimembrare e perdere lo sguardo all’orizzonte. Centrato.
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