Avremmo potuto ascoltare Selfie venti o trent’anni fa così come lo stiamo facendo oggi e restare comunque sorpresi allo stesso modo davanti alle inarrivabili interpretazioni di Mina e la sua classe senza tempo in grado di risultare attuale e contemporanea ad ogni prova.
Non si tratta solo di produzione, arrangiamenti o autori ma di stile e personalità: nel corso della sua memorabile carriera la Tigre di Cremona è riuscita ad elaborare e perfezionare infatti il suo genere che ora le appartiene totalmente ed unicamente decretandola ancora una volta regina tra le cantanti d’Italia.
Per comunicare le intenzioni di questo album Mina parte dal titolo, e confeziona tredici autoscatti musicali che la ritraggono in maniera spontanea e senza filtri al netto delle insicurezze, delusioni e fragilità che caratterizzano ogni donna. Le parole, seppure composte da altre mani, acquistano significato e credibilità quando Mina le pronuncia tanto da sembrare pagine private di un suo diario.
Come d’abitudine ce n’è per tutti i gusti: dall’atmosfera soft jazz del brano d’apertura Questa donna insopportabile, che rivendica l’ineluttabile diritto di essere chi si è senza chiedere il permesso e sottolineando l’importanza di resistere e non abbandonarsi mai ai compromessi: “Non perdonatemi, sono stata così dura perché l’ho deciso io, ma non ho saputo arrendermi, questo è il mio modo per difendermi…“; così come si apprezza il mondo pop sbarazzino de Il pelo nell’uovo, racconto ironico ed elegante di una donna che lascia, e parla schiettamente al suo uomo che non ama più: “…ed io ho trovato il difetto, ti lascio perché da te ho già avuto tutto… e tu, esperto di tatto dovresti capire che cosa mi hai fatto…” passando addirittura per un divertissement a sfondo calcistico scritto appositamente per le trasmissioni televisive Rai dei Mondiali 2014: La palla è rotonda.
Sofisticata e dolce è la dedica de La sola ballerina che tu avrai che scopre leggeri i contorni di una donna che resta accanto per sempre “…cerchi intorno a te quello che non c’è, ancora un altro giro ed è lì con te, la senti accanto, la guardi dentro e lei è lì, insieme a te… Insieme tu e lei, da soli tu e lei…” mentre in Mai visti due il gusto malinconico e struggente dell’arrangiamento insieme con la semplicità del testo regala uno tra i momenti più emozionanti della raccolta “Mai visti due così diversi… e insieme poi, così gli stessi…“. Da segnalare il divertente cammeo del nipotino Edoardo in Troppa luce che intona insieme alla cantante l’intro del brano.
Un buon disco di inediti dalle idee nuove e classiche che aggiunge solo tanto onore ad un’artista ancora piena di cose da dire anche cinquantasei anni dopo il suo debutto.
MIGLIOR CANZONE: Questa donna insopportabile
VOTO: 8/10
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