4 Giugno 2017
di Direttore Editoriale
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4 Giugno 2017

ONE LOVE MANCHESTER. E poi c’è chi dice che è solo musica pop…

Manchester one love. Ieri la musica ci ha ricordato cosa vuol dire condividere, unirsi, sperare, ridere... senza dimenticare. Grazie Ariana

ONE LOVE MANCHESTER
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Grazie One Love Manchester perché ci hai dimostrato che la musica risponde sempre all’appello quando il cuore chiama, quando ne abbiamo bisogno.
Lei, come poche altre cose in questa vita, sa realmente unire le persone se lontana da dinamiche commerciali che nulla hanno a che vedere con l’arte.

manchester one love

E´vero non smetteremo di avere paura grazie ad un concerto, ma reagiremo, stiamo reagendo praticando l’amore. E´questa la cosa più importante per l’essere umano, reagire, rialzarsi in piedi senza dimenticare chi ha pagato il prezzo troppo alto di un odio che non ha ragione di esistere se non nei recessi più malati dell’animo umano.

Hanno attaccato il concerto di Ariana Grande, una ragazza di 24 anni seguita prevalentemente da ragazzini. Hanno attaccato lei perché volevano colpire la nostra gioventù, volevano toglierci la speranza e la forza di lottare, perché sanno benissimo che se spaventi i giovani, se insegni loro che il mondo è cattivo, li rendi o più cattivi o più spaventati e, in entrambi i casi avrebbero vinto loro.

Hanno attaccata la musica, quella pop, quella considerata leggera, quella che ci fa cantare, divertire, pensare, ballare, quella che, apparentemente, non ha ideologie. Lo hanno fatto perché volevano colpire qualcosa un oasi felice, qualcosa di spensierato che loro non conoscono, volevano dimostrarci che siamo anime di polistirolo solo perché sappiamo divertici, sappiamo trovare il coraggio di evadere, sappiamo rialzarci. Volevano insegnarci ad aver paura della leggerezza facendoci sentire deboli e sbagliati, e avrebbero vinto loro.

Eppure abbiamo trovato il coraggio e la forza di reagire e quindi, anche se questa gioia ha un fondo tremendamente amaro, anche se non abbiamo realmente vinto, abbiamo dimostrato che la musica è vita, è amore, è condivisione… la nostra musica unisce i popoli tanto quanto le loro ideologie religiose lo dividono.
La musica non è qualcosa di superfluo, la musica è una speranza.

Pensateci, siete mai stati in una missione umanitaria in Africa, tra i bambini? Avete mai guardato dei filmati che li riguardano?
Soffrono, patiscono la fame e le malattie eppure, se fai ascoltare loro musica sorridono, ballano e si liberano per qualche momento di ogni fardello…
Se oltre a cibo, vestiti e medicine potessimo portare loro musica…
Se solo oltre alle scuole potessimo regalare loro dei piccoli templi per la musica…

one love manchester

Ariana Grande ha deciso di non avere paura. L’avrà provata sicuramente in alcuni momenti del concerto One love Manchester, ma non ne è stata dominata, a farla da padrona è stata l’emozione, è stata la commozione e tanti sorrisi e lacrime di gioia nel vedere di fronte a lei un arena con 50.00 persone in festa, eppure rispettose dell’enorme lutto che ha colpito la città, che non hanno provato paura ma gioia. Le uniche urla che si sono sentite questa volta erano quelle di un unico coro che cantava accompagnando le canzoni di ArianaJustin Bieber, Katy Perry, Miley Cyrus, Coldplay, Take That, Robbie Williams, Pharrel Williams, Nial Horan, le Little Mix, i Black Eyed Peas, Mac Miller, Imogean Heap, Liam Gallagher e Usher.

one love manchester

E a guardare le immagini trasmesse in diretta in oltre 74 paesi potevamo solo ritrovarci a sorridere e commuoverci.
Emozionarci nel sentire le persone presenti che, nelle pause tra un artista, urlavano “Manchester, Manchester”… ma c’è un momento che mi è rimasto particolarmente impresso, che mi ha strappato un sorriso… quando è apparso Justin Bieber, idolo delle ragazze di mezzo mondo, abbiamo avuto la dimostrazione che non hanno “macchiato” i nostri giovani. Abbiamo visto tante adolescenti sorridere, urlare, piangere e fare tutto quello che hanno sempre fatto quando è apparso Bieber in qualsiasi evento. Abbiamo avuto la dimostrazione che la ferità di Manchester ci ha colpiti, è ben impressa anche nelle giovani menti ma non le ha cambiate, non ha tolto loro i sogni, l’adolescenza, la leggerezza, la speranza.
E´questa è la nostra vittoria. Dal gusto amaro certo, ma importantissima, vitale per andare avanti.

ONE LOVE MANCHESTER

Chi di dovere dovrà fare di più di tutto questo certo, dovrà proteggerci, aiutarci a non vivere nel terrore, farci sentire al sicuro… ma questo compito non spetta alla musica, lei ieri sera ha svolto il suo bellissimo mestiere passando dalla trascinante Viva la vida dei Coldplay, tra i colori arcobaleno della pace spruzzati nel cielo, alla versione acustica di Over the raimbow intonata da Ariana Grande. 50.000 persone hanno cantato la vita sotto un cielo azzurro come fossero un unica voce.

E poi c’è chi dice che è solo musica pop

one love manchester

one love manchester