Lo scorso 5 maggio è uscito un progetto unico nel suo genere, un album intitolato Napoli Files che vuole essere un omaggio del duo South Designers alla canzone napoletana. Un disco in cui grandi classici vengono rielaborati e rivisitati in una versione 2.0 pur senza perdere le qualità che li hanno resi senza tempo.
Il progetto nasce dall’incontro tra due artisti napoletani, Antonio Fresa e Fabrizio Fiore che, dopo mesi e mesi di ascolti, hanno selezionato i brani cantati dalle voci originali dei grandi artisti, nomi come Sergio Bruni, Roberto Murolo, Nunzio Gallo, Renato Carosone e impreziosito dalle collaborazioni con Raiz degli Almamegretta, Pietra Montecorvino e Cristina Donadio.
“Napoli Files per noi – spiegano i South Designers – rappresenta un piccolo sogno, nato per gioco e per amore di questa musica che è parte del nostro DNA musicale e sociale, una radice forte che per anni abbiamo vissuto con rispetto e sacralità, attraverso gli ascolti casalinghi e di strada, grazie alle grandi voci che l’hanno resa universale e senza tempo. Con passione, dedizione ed entusiasmo abbiamo rigenerato i 12 brani di questo progetto + un inedito composto in napoletano, per proporli ora in una nuova forma a un mondo di nuovi followers, associando contaminazioni, convivenze tra generi differenti, samples, voci importanti e suoni di qualità, per definire un’idea semplice e profonda, nitida traduzione di un mondo presente e concreto, che raccoglie dal passato una sfida, quella di rilanciare la canzone napoletana classica verso il futuro del mondo!“.
Ma prima di scoprire nel dettaglio il disco, scopriamo chi sono i South Designers…
Fabrizio Fiore è un dj, programmatore musicale, musicista, produttore, remixer.
Diverse declinazioni di una passione unica e sconfinata: la musica di qualità, divulgata in tutte le sue forme, dal clubbing a Radio Kiss Kiss Network, da Radio Norba e Radio 2 a produttore discografico e remixer per EMI, Best Sound, Soul Trade, Network’s, RNC.
Musicista e compositore con i Flabby insieme a Ross Pellecchia di Radio 105, gruppo jazz – lounge con il quale ha pubblicato 4 albums e scalato le jazz charts internazionali di oltre 30 paesi posizionando diversi singoli al # 1. Oggi la sua carriera continua nelle produzioni discografiche e i djset in giro per il mondo.
Antonio Fresa, pianista, compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra, produttore. Musicista eclettico, diplomato in pianoforte classico con un background di studi in Film Scoring e Jazz alla Berklee School of Music di Boston. Lavora per RAI e Mediaset realizzando diverse colonne sonore per la fiction, l’animazione e il cinema. Con il film L’arte della Felicità, di cui è autore della colonna sonora, vince gli European Awards 2014 e il Raindance Festival di Londra. Collabora come pianista e arrangiatore con Carl Anderson, Peter Erskine, Stacey Kent, Joe Barbieri, Nino Buonocore, Bungaro, Fabrizio Bosso, Nicola Stilo, Omara Portuondo. In questi giorni la sue composizioni sono la colonna sonora originale che accompagna il film di Stefano Incerti La Parrucchiera in tutte le sale cinematografiche d’Italia.
Ecco la tracklist di NAPOLI FILES
1 Anema e Core
2 ‘O Sole Mio
3 Scalinatella
4 Nu’ quarto ‘e Luna
5 Malafemmena
6 Luna Rossa
7 Torna a Surriento
8 Indifferentemente
9 Santa Lucia Luntana
10 Canzona Appassiunata
11 – Carmela
12 – Tammurriata Nera
13 – Tutte ‘e Juorne
Ma conosciamo meglio le nuove anime con cui sono stati rivisitati i brani del disco…
1. Anema e Core
Questa prima traccia è un inno ai buoni sentimenti che da sempre sono rintracciabili nella cultura napoletana e che ben rappresentano il carattere di questo progetto. I South Designers hanno restituito al brano originale, dopo un’attenta valutazione, un groove cool-house per concedere alla voce storica
di Nilla Pizzi di potersi muovere in queste ammalianti e moderne atmosfere, tra elegiache note di piano, orchestrazioni e sample vocali, che concedono a questo brano la possibilità di essere naturalmente la perfetta colonna sonora di luoghi e paesaggi intensi, eleganti e unici tramonti.
2. ‘O Sole Mio
Tra loop di drum machine, tastiere sinth e una funk bassline ben accordata ad accattivanti sample vocali, questa è in assoluto tra le canzoni più famose al mondo, qui nella versione di Sergio Bruni, che viene prodotta in una chiave sinth-pop di grande appeal. Gli ingredienti, pochi e dosati, sono sempre in perfetto equilibrio tra le intuizioni del dj e le scelte pianistiche del musicista, che confezionano un irresistibile mix, per restituire a questa melodia contagiosa un nuovo e bellissimo abito da sfoggiare come emblema di un’insuperata bellezza.
3. Scalinatella
Dagli archivi del catalogo delle Edizioni Leonardi, i South Designers, recuperano una versione rara e molto esotica di un brano che tradizionalmente è stato sempre eseguito con un arrangiamento lento e malinconico da diversi cantanti napoletani.
Come due restauratori, dopo un lavoro di remastering, lohanno riportato alla luce, aggiungendo alla versione eseguita dal trio di Renato Carosone, leader indiscusso di uno stile moderno, ironico e magistralmente suonato che lo ha reso famoso a livello internazionale per decenni, un groove per la club culture che farà di questa versione un vero tormentone estivo.
4. Nu’ quarto ‘e Luna
In pieno lounge mood tra frammenti onirici di un passato romantico e suoni ritmati, caldi e incalzanti ecco la voce suadente di Jula De Palma, incorniciata abilmente in questo quadro musicale di arte contemporanea dal duo Fiore & Fresa, dove passato e futuro si frequentano e si scambiano attenzioni come due amanti tenebrosi, in un idillio perfetto di forme, colori originali e penetranti, sintesi di un nuovo modo di rappresentare il Made in Naples.
5. Malafemmena
Osare è un tratto distintivo e preciso dei South Designers che per questo classico scritto dal principe della risata Totò e cantato qui da Roberto Murolo, mettono in scena un ambiente tanghero per gli amanti di questo genere passionale e malizioso, aggiungendo alla classicità dei suoni tradizionali di questo ballo un arrangiamento elettronico sinuoso e confidenziale che mantiene integra la natura del brano originale e rilancia una nuova stagione di ballo con una milonga napoletana.
6. Luna Rossa
Dal 1958 a oggi c’è uno spazio enorme da considerare per poter rilanciare un altro grande classico come questo. Nunzio Gallo, performer del bel canto e attore in stile Hollywood made in Naples, ritrova, in un gioco di virtual meeting, i suoi figli, Gianfranco e Massimiliano, anch’essi attori e cantanti di talento di questo nuovo millennio, che giocano di sponda con il papà su un ritmo disco-funk cesellato ad hoc dai South Designers e impreziosito da arrangiamenti e atmosfere cinematografiche come accadeva nelle colonne sonore firmate dai grandi maestri Umiliani, Piccioni e Trovajoli, fissando nel blu del cielo questa Luna Rossa re-worked pronta a far brillare altre mille notti.
7. Torna a Surriento
Tra echi di mandolini e archi che rimandano alla tradizione ottocentesca c’è lo spazio di un insenatura, dove esattamente come accade nella penisola Sorrentina, arriva il mare con le sue onde, i suoi umori e il suo carattere imprevedibile. L’effetto magnifico ed esaltante che si raccoglie per brevi istanti sulle rocce e che poi viene cancellato da un nuovo slancio irriverente e libero, qui è descritto musicalmente con un incursione ritmica naïf, completata da voci inebrianti, che come sirene attirano con il loro canto chiunque ascolti questa vecchia-nuova vibrazione.
8. Indifferentemente
Effetti dub che ondeggiando tra suoni e colori scuri, intriganti come un mare mutevole che si accompagna a parole frammentate e campionate nella loro essenza per essere rese potenti da echo, delay e riverberi e aprirsi a nuovi scenari e nuovi orizzonti, che parlano di emozioni e di ritmi ancestrali, capaci di colpire nel profondo chi si lascia cullare da questo andamento tempestoso e variabile.
9. Santa Lucia Luntana
Musica ispirata da viaggi che raccontano la disperazione ma soprattutto i sogni e il desiderio di cambiamento attraverso questo classico, divenuto l’emblema dei migranti in un’epoca passata, di chi per qualche motivo decideva di scoprire se ci sarebbe stata una vita migliore da un’altra parte. I South Designers fanno loro questo concetto per miscelare vecchi idiomi con nuovi arrangiamenti soul, trainati dai suoni che hanno fatto di questo genere il loro punto di forza: basso e batteria. Linee vertiginose, note fluttuanti e design post-modernista con immagini pianistiche tra Philip Glass e il più ispirato Sakamoto, abbelliscono il canto di Roberto Murolo, in un viaggio itinerante senza confine, che porterà l’ascoltatore al suo esperanto ideale.
10. Canzona Appassiunata
L’eterno dilemma tra odio e amore, pervade questo vecchio motivo che i due produttori napoletani, rispolverando tecnologicamente la versione di Tito Schipa, arredano con uno stile dinamico e di grande effetto, grazie alla riff di archi che si pone come una domanda insistente nell’equilibrio musicale del brano ed un ritornello imponente, che con solennità conferma il sentimento più importante del nostro ciclo vitale, l’amore, attraverso un andamento
incalzante e persuasivo. Suoni house per un racconto romantico tutto da scoprire.
11. Carmela
Dalle radici del folklore partenopeo il passo verso la contaminazione è breve se a far da Caronte c’è Raiz degli Almamegretta, per rappresentare questa dichiarazione di passione e amore profondo verso una donna: Carmela; eccola dunque vestita dai South Designers, sarti musicali d.o.c., con rimandi barocchi affidati agli strumenti classici delle chitarre e dei mandolini, che si baciano con elettroniche pulsanti e irriverenti, senza paura di affiancarsi al canto della voce vulcanica e narrante della Napoli contemporanea, che con un piglio progressista convinto ed ispirato promette di poter fare breccia verso tutti i cittadini del mondo, quelli che sono attenti ad un suono global e che seguono la vibrazione e non un genere, comprese tutte le donne (Carmela) che vorrebbero ricevere una serenata così toccante, testimonianza di un amore assoluto verso la cosa più bella della terra che esse rappresentano.
12. Tammurriata Nera
Nella sperimentazione degli anni 60/70, sotto l’algida regia di Roberto De Simone nasce la Nuova Compagnia di Canto Popolare, tradizione e creatività in movimento, che rilanciano il linguaggio e il potere del sud e delle sue mille trame in questo racconto a più voci, divenuto icona assoluta di un idea che oggi si chiama world music. Ed è proprio dal linguaggio multietnico e da questa radice che i South Designers partono per destrutturare e produrre una nuova versione di Tammurriata Nera, dove fermate e ripartenze sono suggellate da piani infiniti e sognanti che si ricongiungono con il seme originale, dove il ritmo incalzante e le parole si inseguono a colpi di beat ed il suono prepotente e ricco di sfumature prova a raggiungere l’universalità a cui è destinata la musica napoletana.
13. Tutte ‘e Juorne
Unico inedito composto in esclusiva per questa raccolta. Tutte ‘e Juorne porta la voce delle donne positive, quelle che non le mandano a dire: Pietra Montecorvino & Cristina Donadio, due personalità importanti nello scenario della cultura e dell’arte napoletana. I South Designers hanno scritto e prodotto questa canzone pensando alla possibilità di veicolare un messaggio di speranza e di legittimazione dei diritti delle donne, ancora oggi troppo spesso valori falcidiati da storie e situazioni di disagio inaccettabili. Il loro messaggio è propositivo perché desideroso di affermare cosa sono e quanta ricchezza e gioia danno al vivere degli uomini e del mondo intero queste presenze meravigliose ed uguali a niente e nessuno.