La Storia…
Doveva essere l’occasione della vita ma quell’unica, sfortunata, interrotta edizione di StarAcademy si rivelerà per molti giovani artisti un enorme buco nero, da cui soltanto in pochissimi si sono salvati, riuscendo comunque a camminare per ulteriore strada e proporre cose proprie. Tra questi c’è anche la vicentina Irene Ghiotto, ma andiamo con ordine…
Irene, amante della musica, inizia ad avvicinarsi alla scrittura grazie agli approcci da assoluta autodidatta alla chitarra, che le permettono non solo di mettere in musica dei suoi pensieri ma anche di imparare a modulare la sua bella voce, sottile eppur così potente, tanto che a 17 anni sceglie di iscriversi ad un corso di canto jazz presso la Theloniuos Music School di Vicenza.
A vent’anni è parte integrante dei Pensierozero con cui l’anno dopo vince il Premio Lunezia come miglior band nel 2008 e quello successivo ancora è finalista a SanremoLab. Come voce della band la Ghiotto vince anche il Premio Armonie Culturali al Jesolo Music Festival ed è finalista al Premio Fabrizio De Andrè.
Notata quindi a più riprese grazie a questi prestigiosi concorsi, Irene conosce Carlo Carcano, arrangiatore spesso al fianco di Morgan sia come solista che nei Bluvertigo e con lui anche nell’esperienza di X Factor. Con Carlo, Irene imbocca la strada solista ed inizia a comporre nuove cose, interrotte però dall’entrata proprio nel nuovo talent StarAcademy che, su RaiDue, prese il posto del migrante verso piattaforme blu cielo X Factor.
Siamo nel 2011 ed anche in quel contesto Irene viene notata ed elogiata, nonostante la sua immagine ed anche il senso artistico non siano proprio a pari passo con la quasi totalità dei concorrenti, che sembrano molto più avvezzi ad un mondo pop tipico di queste situazioni. Il programma viene chiuso dopo appena due puntate a causa dei bassi ascolti ed Irene, come gli altri, torna alla sua scrittura e la prima occasione è subito SanremoSocial dove la cantante presenta un brano bellissimo, molto intimo ed essenziale, con finale in crescendo e che ce la riconsegna in tutto il suo splendore stilistico; si tratta de’ Gli Amanti. Quell’anno, (si rimarca come già per la Falconi la settimana scorsa) tuttavia, sembra che la commissione esaminatrice sia sorda ed anche Irene subisce il torto dell’eliminazione.
Passa un anno e la cantante ci riprova col Festival e stavolta fa centro vincendo Area Sanremo 2012 e conquistandosi quindi automaticamente un posto trai giovani dell’edizione 2013. La proposta con cui la Ghiotto cammina sulle assi del teatro Ariston è però qualcosa di completamente diverso da ciò con cui si era fatta conoscere. Il brano s’intitola Baciami? ed è un uptempo spiritoso, quasi fiabesco per arrangiamento, interpretato con indubbia maestria non solo tecnica ma anche teatrante. E’ però un pezzo complicato a primo ascolto e difatti viene fatto fuori al primo giro di boa. Esce comunque un mini album della nostra, anche se, un po’ come ormai è prassi da diversi anni, non avrà granché spazi per poterlo promozionare.
Da allora dal punto di vista televisivo di Irene Ghiotto si son perse le tracce, ma in realtà le cose non stanno proprio così; Irene continua ad essere presente su diversi palchi che contano e nel 2015 vince il Premio Bianca D’Aponte ed il premio Musica & Dintorni del blog della coppia Maionchi/Salerno. Nello stesso anno assieme a Fabio Cinti si produce in un disco electropop intitolato Then Thin Lie, disponibile solo in digitale e nel 2016 torna solista per il vero primo disco, Pop Simpatico Con Venature Tragiche, interamente scritto e prodotto artisticamente da lei e con cui si aggiudica una nomination al Club Tenco come miglior opera prima.
Il Parere del critico
Perché avrebbe dovuto avere successo? Perché è proprio vero che la vita a volte è una sliding door, un bivio che se l’intuito o la fortuna ti porta dalla parte giusta, le cose vanno in una maniera, altrimenti picche! Per Irene Ghiotto è davvero paradossale che questa sliding door si sia presentata due volte nello stesso anno; hai la fortuna di fare un talent che dovrebbe polverizzare quelli che ci son già stati ed invece è davvero strutturato male finendo con l’implodere senza nemmeno dare il tempo di far notare un artista più di un altro e poi, ancor più grave, hai la canzone bella ed importante e… ti scartano a Sanremo?
Ora io vorrei dire alla coppia Morandi/Mazzi che, assieme alla commissione, scelse i brani dei giovani attraverso SanremoSocial: “quale di queste canzoni selezionate ( salvando la Mou e Guazzone ) è oggettivamente superiore al brano della Ghiotto qui segnalato”?
– E´vero che ci sei – Alessandro Casillo
– Incredibile – Io ho sempre voglia
– Nella vasca da bagno del tempo – Erica Mou
– Guasto – Marco Guazzone
– La Mail che non ti ho scritto – Giulia Anania
– Incognita poesia – Giordana Angi
– Sono un errore – Bidiel
– Carlo – Celeste Gaia
O a quello della Falconi proposto la settimana scorsa? O a tanti altri che richiamerò qui in rubrica prossimamente?
Forse non sarebbe successo nulla di eclatante o forse si, perché probabilmente per Irene si sarebbero aperte le porte di una critica che già in situazioni meno popolari del Festival l’ha giustamente premiata. E si sa, se certe consacrazioni arrivano anche dove nulla passa inosservato…
Comunque Irene Ghiotto è ancora artisticamente attiva ed è oltremodo impegnata come insegnante di scrittura creativa e canto pop presso l’associazione culturale Altramusica. Attendiamoci ancora nuove possibilità.