Riparte dall’uscita 26 la rubrica A TUTTO POP, dopo la pausa del periodo estivo. Il nostro critico musicale, Fabio Fiume, riprende così ad accompagnarci a passeggio sulla musica italiana d’ogni modo e tempo e, questa settimana, si concentra su due grandi voci degli ultimi anni, quali Francesco Renga e Nina Zilli.
Del primo ci regala la possibilità di conoscere, per chi non avesse il disco, un brano che non è stato lanciato come singolo, ma che vanta la firma di un autore molto amato quale Kekko Silvestre. Di Nina invece ci riporta alla mente (ma anche ai restanti sensi) il sensuale video che accompagnava il brano con cui la cantante piacentina ha preso parte al suo ultimo Festival di Sanremo nel 2015. Completa il trittico di proposte un brano che è davvero un piacere andare a riscoprire; trattasi di Fable di Robert Miles, l’italianissimo producer e dj recentemente scomparso, che nel 1996 fece ballare tutto il mondo e che qui ricordiamo con affetto.
Non resta che da ascoltare e leggere.
Francesco Renga – Almeno un po’ ( 2014 )
Non è stato un singolo questa Almeno un po’ ma un brano inserito nella track-list di uno degli album di maggior successo nella carriera di Francesco Renga, quel Tempo Reale che nel 2014 lo fece volare in testa alla classifica dei dischi più venduti e che, ad oggi, è ad un passo dal secondo disco di platino. Fu questo un album molto particolare per il cantautore bresciano, che per la prima volta decise di metter via ( quasi totalmente ) la propria scrittura, e quindi un mondo stilistico noto ai suoi estimatori, per provare a stupirli scegliendo brani scritti da altri autori, diventando un interprete puro. L’idea venne al produttore Michele Canova Iorfida, che, si dice, cestinò gran parte dei pezzi che la bella voce gli presentò, trovandoli troppo conformi a cose già ascoltate e dalla stessa voce proposte. C’era bisogno di novità e le novità arrivarono.
Almeno un po’ nello specifico fu firmata da Kekko Silvestre e a differenza di tante altre composizioni del leader degli osannati Modà, date ad altri artisti, Renga riuscì a fare proprio il pezzo e ad eliminare il più possibile la forte personalità dell’autore del brano, per appropriarsene con successo. Strano è che comunque Renga decise di non utilizzare il pezzo come singolo vista la firma, anche se va detto che in tal senso restò a casa anche Giuliano Sangiorgi con la sua Si… be’… ma… non so?!
La frase: “Voglio stringerti tra le mie braccia finché basta e finché possa farti cancellare almeno un po’ d’amarezza…”
Nina Zilli – Sola ( 2015 )
Si dice che chi entra in conclave Papa ne esce Cardinale ed a questa massima non ha fatto eccezione Nina Zilli, approdata al primo Sanremo di Carlo Conti come una delle assolute favorite, per poi alla fine, non portare a casa nessun alloro. Per l’occasione, la riconoscibile cantante, presentò questo piccolo blues, Sola, pieno di sfumature e chiaroscuri vocali che ne metteva in mostra tutto il talento ed anche, perché no, un gusto personale un po’ lontano dalle mode del momento. D’altronde la bella piacentina ha da sempre mostrato di essere figlia musicale di tempi andati che però proprio anche grazie a lei, tra gli altri, riescono ad essere ben presenti e rappresentati anche negli anni correnti.
Sola pagò forse lo scotto di essere molto sentita dalla cantante che, pur dandone prove magistrali nel live, non riuscì ad arrivare diretta al pubblico come con le precedenti partecipazioni, tanto che finì al nono posto nella graduatoria generale, fallendo anche l’entrata in top 40 singoli. Il brano lanciò ovviamente un album, dal titolo Frasi & Fumo, ad oggi l’ultimo della cantante (il nuovo uscirà il primo settembre). Il disco si piazzò “solo” al n° 15 in classifica ed il suo potenziale si esaurì abbastanza in fretta, non raggiungendo la certificazione. Eppure i riflettori sulla Zilli restano sempre belli potenti e puntati; se difatti il singolo in questione non può annoverarsi tra i grandi successi dell’anno, il video promozionale strappò più di un’attenzione mirata, non solo per la bellissima fotografia e regia di Alex Infascelli, ma anche per il tema, “scabroso”, ( che paura!!! ) dell’orgasmo femminile che l’affascinante vocalist simulava chiusa in un bagno pubblico sotto l’occhio di una telecamera voyeuristica al punto giusto. E beh, ma d’altronde Nina l’ha cantato molto nel pezzo; era sola ed una da sola qualcosa dovrà pur fare no?
La frase: “Mi piace farmi male e ricordare la felicità cos’è… sola, anche prima di dormire…”
Robert Miles – Fable ( 1996 )
Il 1996 fu l’anno del grandissimo successo di Roberto Concina, in arte Robert Miles, che come da splendida tradizione italiana, fece ballare tutto il mondo riuscendo a portare alla ribalta uno stile che si muoveva fino a quel momento solo nelle nicchie, la musica trance. Il brano giocava molto sulla falsa riga del precedente e rivelatore successo, quella Children che aveva raggiunto numerosi n° 1 in giro per il mondo ed ovviamente non fece granché fatica a bissarne i risultati. Fu infatti n° 1 in Italia ma anche nella prestigiosa chart dance di Billboard; e poi n°2 in Finlandia, 3 in Svizzera, Germania e top 10 praticamente in tutto il resto del vecchio continente. Uscì anche un album dal titolo Dreamland che mise via oltre 15 milioni di copie nel mondo, tornando poi in classifica, ahi noi, anche ad inizio di quest’ anno, quando il dj/producer è scomparso a causa del male del secolo a soli 47 anni. Fable, che fu inserita anche nella colonna sonora del film Squillo, perlina con Raz Degan e, assieme a Children, fu anche utilizzata come stacco pubblicitario per il Festivalbar di quell’anno.
La frase: “Raccontami la tua favola, parla con me teneramente…”