Vi avevo raccontato qualche tempo fa, parlando di Manuel Aspidi, della sesta edizione di Amici di Maria De Filippi, andata in onda tra il 2006 ed il 2007, come un’edizione particolarmente strana. Manuel era indubbiamente un talento eliminato troppo presto, ma altrettanto indubbio risultò che quella stagione del programma ne produsse un altro che per i più avrebbe dovuto vincere e che invece finì la sua corsa al terzo posto e cioè Karima Ammar, per tutti Karima.
Approdata nello show e distintasi subito per una voce vellutata e dalle connotazioni fortemente r’n’b, la cantante ha avuto modo di snocciolare durante il percorso alcuni dei brani più complicati delle migliori cantanti di genere, da Aretha Franklin ad Alicia Keys, passando per quella che poi la storia vorrà farle interpretare più volte, il suo mito, Whitney Houston. Il percorso sarà nitido e la critica appoggerà l’artista concedendole il prestigioso premio in loro potere, ma poi… a vincere sarà Federico Angelucci, più padrone e leader di polemiche all’interno dell’accademia che altro; questo si sa però, strappa voti ed in tanti hanno imparato a seguire questa strada per farsi notare.
Per la cantante segue un’attesa di un anno e mezzo, prima di avere l’occasione di approdare al Festival di Sanremo del 2009, tra le nuove proposte, dove impressionerà dapprima in negativo, vista l’esibizione visibilmente emozionata della prima serata per finire in un crescendo di consensi, grazie a quel brano, Come in ogni ora, cha ha anche l’onore di avere un padrino d’eccezione quale un altro mito della nostra, Burt Bacharach, e di esser duettata sul palco dell’Ariston con il soulman italiano Mario Biondi. La partecipazione è un successo e l’album successivo Amare Le Differenze raggiunge il n° 9 della classifica italiana.
All’interno del disco anche le collaborazioni con Enzo Avitabile che firma il secondo singolo Come le foglie d’autunno, che di Michael Backer, già al fianco di Giorgia, per Ho Bisogno Di Te.
Potrebbe sembrare che vada tutto liscio ma è proprio in questo momento che Karima decide di non battere la strada del pop ma di proseguire nella ricerca di quelle sonorità scure che tanto le piacciono. Bacharach non l’abbandona e collabora con lei nei due album successivi, Karima del 2010 e Close To You del 2015. Nel mezzo cade però l’appoggio delle radio e parzialmente anche quello della tv, almeno per quel che riguarda la promozione dei suoi lavori. Karima torna così dove è nata, invitata ad Amici Big durante l’undicesima edizione del programma. Canta meglio di tutte, ma il suo stile è troppo sofisticato per i ragazzini televotanti che la eliminano quasi subito, alla seconda puntata, facendo appena in tempo a proporre la bellissima I’ve got my mind made up dall’album Karima.
Partecipa anche alla Canzonissima rivoluta all’interno de’ I Migliori Anni da Carlo Conti e poi a Tale & Quale Show dove le più grandi cantanti non hanno segreti per lei e le sue rivisitazioni. L’ultimo impegno ufficiale della cantante Livornese di origini algerine è stato il musical The Bodyguard proprio all’inizio del 2017, dove ottiene la parte che fu di Whitney ( ma guarda un po’! ) al fianco del Costner Ettore Bassi.
Il Parere Del Critico
Perché avrebbe dovuto avere più successo: Nonostante, come si può evincere dalla lettura, Karima abbia avuto le sue buone occasioni, il successo non è stato assolutamente paritario al talento. Già detto di Amici dove non giocava nemmeno ad armi pari con il vincitore Angelucci, tanta la manifesta superiorità, ha avuto la “sfortuna” di gareggiare in un Sanremo giovani che ha sfornato parte dei talenti femminili di questi ultimi anni, dalla trionfatrice Arisa, alla sofisticata Malika Ayane, fino alla seducente jazzy Simona Molinari, dando vita ad un combattimento tra le 4 all’ultimo voto. In altre annate, col poco che si vede, avrebbe trionfato a mani basse. Il secondo disco Karima ha poi avuto una promozione quasi nulla e la scelta di un primo singolo, Brividi e Guai, troppo lento e complicato per qualsiasi radio e soprattutto in prossimità dei mesi estivi, quando fu lanciato, ne ha compromesso la sua diffusione. Quanti sanno poi che la cantante ha pubblicato il terzo album Close To You? Quanti lo hanno ascoltato assaporando la qualità della proposta, della scelta delle canzoni, dell’orchestralità di un lavoro fatto talmente bene da ricordare i tempi in cui i dischi non si facevano in casa coi computer? Pochi, troppo pochi. Karima merita una nuova chance, magari impegnandosi anche lei a rendere più appetibile a fans più giovani ( maggiori acquirenti ) la sua proposta. Del resto Whitney ti sparava I Have Nothing o Exhale ma non scordava che in una carriera serve anche una I Wanna Dance With Somebody o una I’m Your Baby Tonight!