E’ cosa conosciuta solo da pochi giorni che i Negramaro , per circa due mesi, non sono esistiti e Amore che torni avrebbe potuto non veder luce, almeno in questa veste.
S’eran sciolti al termine di un percorso che, seppur lanciatissimo, aveva logorato la loro voglia di far musica e di farla assieme, come un matrimonio che entra nell’abitudine ed i silenzi e l’accettazione coprono più tempo delle chiacchiere, le voglie ed i progetti. Durante quella pausa Giuliano Sangiorgi, il carismatico leader e songwriters, è volato nell’immensa New York e li, a poco a poco, ha iniziato a respirare nuovamente quella stessa immensità, necessaria se vuoi avere cose da dire in musica.
Ed è sempre lì che sono nate diverse canzoni che oggi compongono l’album del ritorno, questo Amore Che Torni che sembra essere frutto proprio di una ritrovata alchimia che ha messo da parte sia le possibilità soliste che a Giuliano sicuramente non sarebbero mancate, che la voglia di mettere punti e virgole da parte di tutti gli altri. L’ispirazione è fresca, ritrovata appunto; alcuni manierismi che hanno condito gli ultimi album sono solo un ricordo, così come la pesantezza di alcuni arrangiamenti che, uniti alla voce già non leggera di Sangiorgi, finivano col rendere il loro pop/rock finanche tedioso, cupo. Già Fino All’Imbrunire può essere ritenuta ottimo biglietto da visita per questo loro, più che nuovo, direi fresco di lavanderia, abito della festa. Nel pezzo in questione la doppia linea vocale, giocata più in sottrarre rispetto allo spingere solito, rende il testo più armonico e scorrevole sulla ritmica incalzante che sapientemente fonde elettronica e strumenti suonati. Per contro l’acustica intima di un brano come Per Uno Come Me ce li rende confidenziali e con la convinzione che l’amore deve essere anche un sapersi affidare all’altro/a: Amami e basta, senza più sapere se verrò a prenderti…
La ritmica strana e le pause e ripartenze di Ridammi Indietro Il Cuore potrebbero conquistare facilmente il mondo radio come singolo, mentre la title track, Amore Che Torni è una di quelle ballate che non può lasciare indifferenti, di quelle talmente belle, sia per testo che melodia, che avrebbe potuto cantarla chiunque, ottenendo sempre il medesimo giudizio: splendida. Singolare la scelta poi di due brani a seguirsi in fondo alla tracklist, intitolati rispettivamente La Prima Volta e L’Ultima Volta; si tratta di due pezzi molto diversi dal punto di vista dell’arrangiamento, con la prima che è pop arioso in cui la voce è protagonista, mentre la seconda appartiene più a quelle composizioni tirate della band, in scia ad alcuni loro successi come Via Le Mani Dagli Occhi o Nuvole e Lenzuola; eppure sono entrambi racconto di una storia al capolinea, in cui se da una parte si ricorda di come si era e come non si è più, dall’altra ci se le canta di santa ragione. Se in La Chiave, Le Virtù’ E L’Arroganza è la ritmica ad essere regina, sono i cambiamenti a dominare la conclusiva Ci Sto Pensando Da Un Po’, pacato racconto con inclusa lettura di parte del testo ad opera della nipotina di Giuliano, in cui si ricorda di come a volte, anche sul ciglio del burrone, puoi fermarti, guardare e pensare che tutto sommato hai davanti a te un nuovo inizio. E quella riflessione su ciò che è stato ed il nuovo inizio è qualcosa che in Mi Basta viene spiegato con forza e convinzione, perché al fine i Negramaro in tutto Amore Che Torni celebrano soprattutto la loro rinascita, ed è festa alla quale non si può rifiutare l’invito. Bisogna accorrere e festeggiare con loro, perché ritrovarsi così dopo 15 anni di carriera non è cosa da tutti.
BRANI MIGLIORI: Amore Che Torni / Ridammi Indietro Il Cuore / Fino All’Imbrunire / La Prima Volta
VOTO: 8/10
TRACKLIST
1. Fino all’imbrunire
2. Ridammi indietro il cuore
3. New York e nocciola
4. Mi basta
5. Amore che torni
6. La chiave, le virtu’ e l’arroganza
7. Per uno come me
8. L’anima vista da qui
9. Pezzi di te
10. La prima volta
11. L’ultima volta
12. Ci sto pensando da un po’