Ieri sera nella splendida cornice milanese del Memo Music Club a Milano è stata presentata la nuova formazione dei Matia Bazar.
Lo storico gruppo ligure rinasce attorno al tastierista e polistrumentista Fabio Perversi e torna con una nuova formazione a 5 (come nel 1975) con la giovane Luna Dragonieri come nuova vocalist della band.
Il critico musicale Maurizio Scandurra ha seguito per noi in esclusiva il debutto dei Matia Bazar. Eccone il resoconto…
Si è tenuta ieri sera, mercoledì 17 Gennaio, a partire dalle ore 21 al Memo Music Club di Milano, la presentazione ufficiale per la stampa e i media dei nuovi Matia Bazar (che debuttano anche con un nuovo sito, www.matiabazarofficial.com e una nuova pagina ufficiale Facebook qui).
L’incontro ha finalmente sancito il ritorno sulle scene dello storico gruppo pop ligure (che il 19 Gennaio sarà di scena sul palco del ‘Casinò Perla’ a Nova Gorica, in Slovenia), il cui cammino si era bruscamente interrotto a metà agosto del 2015, proprio durante le celebrazioni del 40° compleanno, a causa dell’improvvisa scomparsa del batterista e fondatore Giancarlo Golzi, unico rimasto della line-up originale.
La serata, che ha visto l’affollata partecipazione di circa 400 tra giornalisti, addetti ai lavori, colleghi famosi (presente Gatto Panceri, chiamato sul palco a salutare la band) è stata condotta da Max Viggiani, speaker di RTL 102.5, cui è spettato il compito di far gli onori di casa, aprendo lo spettacolo con un’intervista faccia a faccia con Fabio Perversi: il solo superstite della formazione dei Matia Bazar targata anni 2000, avendo Silvia Mezzanotte e Piero Cassano lasciato rispettivamente il gruppo a febbraio 2016 e a maggio 2017.
A seguire Fabio Perversi, 47 anni, figlio d’arte (il papà è stato prima viola dell’Orchestra del Teatro ‘Alla Scala’ di Milano), autore di brani anche per Mina, ha presentato singolarmente, uno a uno (lasciando per ultima la nuova voce, accolta con un intenso applauso beneaugurante), i 4 membri dei Matia Bazar 3.0: “Una band che ritorna alle origini. Infatti siamo di nuovo in cinque, proprio come nel 1975: dal 1993 a oggi, invece, il gruppo è stato sempre un quartetto”, dichiara il tastierista e polistrumentista storico.
La scaletta dello showcase si è aperta con Verso il punto più alto, primo singolo del nuovo corso della band – in rotazione radiofonica dal 15 Gennaio – con la musica firmata a quattro mani da Fabio Perversi e Gino De Stefani, arrangiato da Danilo Ballo con un testo scritto interamente da Luna Dragonieri: 27 anni, barese, chioma leonina, soprano leggero dal timbro moderno che ha convinto e incantato il pubblico sulle note di Stringimi, Ti sento, Angelina, Cavallo bianco, Noi, Vacanze Romane e C’è tutto un mondo intorno…
“Hit tra le migliori dell’era d’oro dei Matia Bazar, che da decenni latitavano in repertorio, oggi riproposte con la grande forza della musica interamente suonata, contrariamente a quanto accaduto invece con l’ultima formazione dei Matia Bazar, in cui tecnologia e pre-produzione live la facevano da padrone. Alle volte, per fare un balzo in avanti, occorre andare indietro”, afferma soddisfatto Fabio Perversi, che con i Matia Bazar ha partecipato per ben 5 volte al Festival di Sanremo, vincendolo nel 2002 con la celebre Messaggio D’amore.
“Alle chitarre è arrivato Piero Marras, 33 anni, sardo naturalizzato milanese. Alla batteria, Fiamma Cardani, 34 anni, varesotta. Al basso, invece, Paola Zadra, 34 anni, bresciana. Perché due donne in più, oltre, naturalmente, alla voce? Giancarlo Golzi e Aldo Stellita, rispettivamente batterista e bassista fondatori dei Matia Bazar, restano icone inarrivabili e insostituibili. Ho puntato su due professioniste per rispettarne la memoria, e al contempo imprimere un’accelerata e una svolta moderne al gruppo, in linea con band di fama internazionale come gli italiani Novecento (alias, i fratelli Nicolosi) e gli inglesi Clean Bandit, che vedono la naturale compresenza di quote rosa e azzurre come nei migliori standard mondiali”, prosegue Fabio Perversi.
Fabio ricorda: “Dopo aver lavorato come session man per Eugenio Finardi, Fabio Concato e Antonella Ruggiero, nel 1998 arrivò la svolta Matia Bazar. Entrai nel gruppo che ero un ragazzo. Con loro sono diventato un uomo. Oggi tocca a me portare avanti una parabola in continua ascesa da 43 anni. Ho rilevato il marchio e mantenuto la promessa fatta a Giancarlo Golzi, il nostro ‘Capitano’, di proseguire nel rispetto del glorioso nome che abbiamo condiviso insieme per vent’anni”.
Quindi aggiunge: “I Matia Bazar, come anche i Nomadi, sono stati funestati da lutti – a cominciare dal poeta della band, Aldo Stellita, il bassista scomparso nell’estate del 1998 – e cambiamenti. Siamo una grande famiglia, una squadra di campioni in continuo aggiornamento. Dopo l’abbandono dei miei due precedenti compagni di viaggio – cui vanno i migliori e più sinceri in bocca al lupo per le rispettive carriere – proprio come fece anche Beppe Carletti, ho ricostituito attorno a me, quale tastierista e nuovo leader, l’attuale formazione”.
Fabio Perversi svela altresì come ha reclutato la nuova voce:
“Le cose arrivano sempre quando smetti di cercarle. Spesso, il caso, fa ben più e meglio della ragione. Ho scoperto Luna nel 2013 quando, ironia della sorte, mi trovavo in Puglia con Piero Cassano per una masterclass rivolta a giovani musicisti. Presi il suo numero, lo serbai nel cassetto. Dopo la scomparsa di Giancarlo Golzi, la chiamai…ed eccola qui, quale quinta frontwoman della band”.
Tra i prossimi progetti del gruppo… “Un album di inediti in uscita entro l’estate, pubblicato dalla Farn Music, etichetta indipendente svizzera che per prima, grazie al suo Presidente, Cosimo Vindice, ha deciso di scommettere su di noi. Da metà aprile torneremo in azione in Italia e all’estero: Stati Uniti, America Latina, Asia ed Europa. Sul sito www.matiabazarofficial.com saranno disponibili tutte le date dei concerti: un’elegante fusione tra evergreen senza tempo e inediti dall’inconfondibile sound Matia Bazar”, conclude il nuovo leader della band.