Tra gli 8 artisti selezionati al Festival per rappresentare le nuove frontiere della musica italiana, c’è la ventiduenne siciliana Alice Caioli.
Sul palco dell’Ariston porterà il brano Specchi Rotti che definisce come un’intensa ballad dal forte impatto melodico, ricca di suggestioni elettroniche e dal sapore r’n’b.
“Mi piace essere una tela bianca su cui ognuno possa vedere il quadro che desidera, sono l’autrice delle mie canzoni” questo è il desiderio su cui pone l’accento Alice Caioli.
INTERVISTA AD ALICE CAIOLI
Abbiamo incontrato Alice a pochi giorni dal suo debutto al Festival. Impegnata tra prove e promozione, vediamo cosa ci ha raccontato…
La domanda ti sembrerà banale, ma come ti stai preparando al Festival?
Mi sto preparando con tutta la lucidità possibile, con grande energia e mi sento carica nonostante sia un periodo stressante. Sto contestualmente lavorando all’album con il produttore Davide Maggioni, mentre stasera avrò le prove all’Ariston.
Quanto l’arrangiamento orchestrale ha impreziosito il pezzo?
Direi molto. L’orchestra ha creato un’atmosfera particolare cambiando e piccole sfaccettature, che però fanno la differenza. L’orchestra pone l’attenzione su alcuni importanti aspetti che solo questo tipo di arrangiamento permette di percepire.
Il Direttore d’orchestra sul palco dell’Ariston sarà il Maestro Massimo Morini, più volte vincitore del Festival in svariate vesti. Quali consigli ti ha dato?
Mi ha consigliato di stare tranquilla e di vivere serenamente l’esperienza festivaliera. Mi ha fatto anche da Cicerone all’interno del teatro. È una bellissima persona e ritengo sia uno dei migliori direttori d’orchestra che sono attualmente in circolazione. Con Massimo Morini credo di aver fatto la scelta giusta.
Prima mi hai confessato che stai vivendo un periodo stressante. C’è qualcosa in particolare che lo sta rendendo tale? Cosa ti impaurisce?
Al momento non provo nessuna particolare paura. Di sicuro non siamo abituati a periodi così frenetici. Per esempio non torno a casa da più di due settimane, quindi provo malinconia. Poi c’è la frenesia dovuta a tanti impegni molto ravvicinati. È questione di mancanza di abitudine a certi ritmi. Non è vero e proprio stress. Se dovessimo chiamarlo stress… direi che è positivo. In questo periodo non voglio pensare a nulla di negativo!
La tua canzone parla di guardarsi allo specchio cercando una proiezione di sé, che nel tuo caso ha una particolare valenza autobiografica. Cosa rappresenta lo specchio?
La canzone in sé parla della mia storia. Di quello che avrei voluto avere nell’adolescenza, ma non ho potuto, cioè mio padre. Papà non era presente e di ciò un adolescente ne soffre tanto. Inizia quindi a non volersi bene, a sbagliare e spesso non riesce a capire qual è la strada giusta da percorrere per tirarsi fuori dai guai. Io ci sono riuscita e oggi se mi guardo allo specchio vedo una persona migliore. So chi sono e cosa voglio, mi conosco. Ho più conoscenza e consapevolezza. I miei specchi però li vedo sempre frammentati, in quanto mi guardo l’anima e ritrovo queste esperienze che mi porterò dentro per tutta la vita.
Dal punto di vista personale, quanto sei cambiata da quando è stata annunciata la tua partecipazione al Festival?
Io credo di non essere cambiata per niente. Mi sento la stessa di prima. Non ho nulla in più e nulla in meno. Ho in più la voglia di far bene, certo, e l’orgoglio di essere arrivata fino a qui. Sono comunque la stessa Alice di prima.
Quali sono i tuoi progetti dopo il Festival?
So che sei a conoscenza del mio album al quale sto lavorando con il Produttore Davide Maggioni. Non sarà pronto durante la settimana del Festival, ma poco dopo. Poi… ci saranno tanti appuntamenti live, che è l’aspetto che più amo del mio lavoro.
A questo punto… appuntamento a Sanremo!
Eh sì, ormai siamo agli sgoccioli!
Foto dai Social di Alice Caioli
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