Raccontare la storia del Festival di Sanremo in due ore non è semplice, ma ciò che è stato messo in scena dagli autori Isabella Biffi e Salvatore Depsa De Pasquale è un omaggio sincero alla kermesse musicale più importante e nota del nostro paese.
Perché Sanremo è Sanremo. Questo claim, coniato in un Festival di baudiana memoria, è la migliore descrizione di Sanremo Musical, in scena al Teatro Nuovo di Milano fino a domenica 27 maggio. (QUI il nostro articolo e QUI le interviste realizzate in fase di presentazione nella Città dei Fiori lo scorso aprile).
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SANREMO MUSICAL
Originali rivisitazioni e arrangiamenti di brani che hanno fatto la storia della musica italiana interpretati dai giovani protagonisti in scena che si spalleggiano e sfidano a colpi di brani evergreen che hanno scritto la storia del Festival.
Alcuni arrangiamenti (realizzati così come alcune musiche inedite da Silvio Melloni, Gino Zandonà, Osvaldo Pizzoli, Isabella Biffi) e interpretazioni risultano spiazzanti per chi è abituato alla tradizionale esecuzione del brano. Alcuni di essi riescono a dare una nuova veste al brano senza toccarne troppo la struttura melodica, mentre altre lo stravolgono totalmente rendendolo più moderno.
E’ così che Grazie Dei Fiori diventa un tango sensuale, Nel Blu Dipinto di Blu un brano con sonorità che ricordano Billie Jean di Michael Jackson e Terra Promessa quasi un rap!
Emozionanti gli omaggi a Luigi Tenco, Lucio Dalla e Mia Martini con intense interpretazioni di alcuni dei brani presentati in gara. In particolare il momento dedicato all’artista originaria di Bagnara Calabra risulta quello emotivamente più toccante. Interessante l’artificio autorale per unire Gli Uomini non Cambiano, La Nevicata del ’56, Almeno Tu nell’Universo e la struggente E non finisce mica il cielo.
La serata scorre in un susseguirsi di brani che creano originali mash-up.
In due ore è pressoché impossibile citare tutti gli artisti che hanno scritto anche solo qualche riga di storia del Festival e, laddove non c’è spazio per un ricordo con un brano, sullo schermo scorrono le immagini. E’, però, un peccato non ascoltare brani di artisti che hanno comunque lasciato il segno, come Mina, Milva, Orietta Berti, Ornella Vanoni, Loredana Bertè, Patty Pravo, Peppino Di Capri, Marcella, Gianni Morandi, Renato Zero, Enrico Ruggeri, Francesco Renga, i Jalisse, Riccardo Cocciante, Fiorella Mannoia, Paola Turci, Malika Ayane, Michele Zarrillo, Mango e Anna Tatangelo.
Ma lo spettacolo è gradevole e ben strutturato. La trama è semplice, ma chiara. Un pretesto per raccontare una storia italiana, ma che tutto il mondo conosce. E questa è la dimostrazione di come possono convivere Vola Colomba e Occidentali’s Karma, Laura non c’è e Vacanze Romane, Aprite le Finestre e Un’emozione da poco. Una serata che non può lasciare indifferenti coloro che amano la musica italiana e sono consapevoli di ciò che realmente significa Sanremo.