Robin Williams, uno degli attori più bravi e versatili del panorama cinematografico mondiale, è morto l’11 agosto all’età di 64 anni.
Noi di All Music Italia siamo cresciuti e ci siamo emozionati, come tanti altri ragazzi, con i suoi film. Nel momento in cui abbiamo appreso la notizia un enorme senso di vuoto ci è piombato addosso. Siamo un sito di musica, è vero, ma l’arte è arte e Robin Williams più volte nella sua carriera ha incrociato la musica, la sua stessa voce così duttile e versatile era, in qualche modo uno strumento musicale.
Potremmo partire a parlare di questo connubio dalla storica sigla del telefilm Mork & Mindy (“Na no Na no la tua mano”) per poi passare da uno dei suoi film cult, Good morning Vietnam, pellicole che ruotava attorno al mondo della radio. Ma non possiamo dimenticare Aladdin della Disney dove, nella versione originale, Robin Williams doppiava il genio della lampada cantando tutte le canzoni che contribuirono a rendere la pellicola e la colonna sonora un successo mondiale. E potremmo chiudere in qualche modo arrivando a parlare di un film che, nel titolo italiano, già rende l’idea di quale fosse la reale protagonista della pellicola: La Musica nel cuore (in originale August Rush). E allora parliamone, perché vale la pena ricordare tutto quello che riguarda questo straordinario artista.
La voce era uno degli strumenti con cui Robin Williams ha caratterizzato la sua carriera a partire dalla celebre sigla di Mork & Mindy. Il brano è cantato nella versione italiana da Bruno D’Andrea, artista attivo negli anni ’70, leader de I Nottambuli, che vanta anche una partecipazione a Sanremo. Sarà proprio la sigla del celebre telefilm il suo più grande successo.
La voce di Robin, così ricca di sfumature, era una componente a parte che andava ad aggiungersi alle straordinarie doti recitative. Robin sapeva cambiare registro vocale in pochi secondi riuscendo a creare voci sempre diverse al punto che, se lo avessimo ascoltato ad occhi chiusi in una delle sue performance, avremmo sicuramente pensato di ascoltare non una, ma più persone.
Ecco attraverso alcuni video che riguardano in qualche modo la musica, il nostro saluto a quello che rimarrà sempre il nostro “Capitano” come nell’Attimo fuggente.