Ieri, 17 agosto, dopo una lunga malattia si è spento all’età di 68 anni il cantautore Claudio Lolli. Artista considerato tra i più rappresentativi della generazione dei cantautori impegnati, nella sua lunga carriera ha affrontato spesso temi difficili o scomodi.
Come dimenticare l’amore omosessuale cantato in Michel (Ti ricordi, Michel di come a me dispiaceva, quando parlavi sempre di ragazze e delle voglie che avevi con due occhi un po’ sottili che non conoscevo più…), la depressione in Un Uomo in crisi (Hai notato come sono rari e fievoli i sorrisi, sulla bocca stralunata di un uomo in crisi, come guarda sempre in basso, come cerca protezione, come evita a ogni passo di attirare l’attenzione…) e quello che forse è il brano più noto del suo repertorio, Ho visto anche gli zingari felici.
Scrittore, poeta, professore di liceo, lo scorso anno Claudio Lolli aveva finalmente vinto la Targa Tenco come miglior disco in assoluto con il suo ultimo album, Il Grande freddo.
All Music Italia ha chiesto alla cantautrice Roberta Giallo, grande estimatrice di Lolli, di scrivere per noi un articolo su di lui. Crediamo infatti che ci siano artisti che possano essere compresi appieno solo da chi ha un animo da artista. L’appuntamento è fissato quindi per domani qui sul nostro sito.
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