Ieri sera e per sua la 17esima edizione, è andata in scena a Melpignano (LE) la Notte della Taranta, gran concerto conclusivo dell’ormai conosciutissimo festival itinerante di musica popolare salentina, svoltosi in questo mese facendo tappa in vari comuni della provincia di Lecce e della Grecìa salentina.
Dopo aver accolto le circa 40mila persone che han voluto assistere alle prove dell’evento il giorno prima, nella piazza dell’ex convento degli Agostiniani ieri erano attesi ben 150mila “pizzicati”. E difatti, il pubblico accorso è stato generosissimo e davvero variegato, con le diverse migliaia di persone giunte da tutta la penisola e dall’estero, solo per essere presenti al mega concerto.
Tutti gli artisti presenti nel cast hanno preso a piene mani dal repertorio tradizionale salentino, tra canti di lavoro, pizziche e quant’altro, esibendosi e reinterpretando i brani col supporto dell’Orchestra Popolare “La Notte della Taranta”, diretta nuovamente come lo scorso anno, dal maestro concertatore Giovanni Sollima.
E per la prima volta, con questa edizione – trasmessa in diretta anche su Rai5 e Rai Radio2 – sul palco anche la presenza di un corpo di ballo, selezionato e diretto dal coreografo Miguel Angel Berna, il quale in conferenza stampa aveva mostrato molto entusiasmo per l’opportunità di sperimentare una miscela perfetta tra il folclore salentino e quello spagnolo.
Ma veniamo al piatto forte, la musica e i suoi interpreti. Il più atteso era probabilmente il “Professore” Roberto Vecchioni, il quale dopo aver omaggiato con parole importanti il popolo e la terra che lo ospitava, dicendo di avervi trovato “un silenzio colto” e “godendo di quel rispetto che raramente ho incontrato altrove“, esegue La Tabaccara e ancora la sua Samarcanda, tradotta dallo stesso Vecchioni in griko per l’occasione e con l’accompagnamento di una zampogna.
E nonostante una leggera pioggia estiva, l’evento è proseguito con le esibizioni di Bombino, alias Goumar Almoctar, artista nigeriano, in duo con Alessia Tondo; di Lori Cotler e del percussionista Glen Velez; dei fratelli siciliani Enzo e Lorenzo Mancuso; di Alessandro Mannarino, che ha cantato Santu Paulu; di Antonella Ruggiero con Pizzicarella mia.
A sorpresa, in chiusura di concerto e sulle note di Matinata, tutti gli artisti sono ritornati sul palco per salutare nuovamente il pubblico di Melpignano in festa.
Foto tratte da La Notte della Taranta: pagina ufficiale