Dopo la data zero a Roseto degli Abruzzi e il doppio sold out al PalaLottomatica di Roma, ieri sera Ultimo è tornato a Milano con l’ultima data del suo Peter Pan Tour a distanza di sei mesi dal tutto esaurito del precedente appuntamento al Fabrique.
Un successo in continua crescita quello del giovane Niccolò, vera rivelazione musicale del panorama musicale degli ultimi anni. Un’ultima data che in realtà è solo un arrivederci. Sono infatti già state annunciate le date live nei palasport de Il Colpa delle favole Tour, previste per il 2019 (qui il calendario e il link per l’acquisto dei biglietti).
Il tutto mentre i due album che compongono al momento la sua discografia, Pianeti e Peter Pan, rimangono ancora stabili nelle classifiche di vendita. Il primo in Top 10 e il secondo nella Top 20.
Il segreto di questo exploit di Ultimo è tutto dentro le canzoni. Sua l’innata capacità di comporre brani ben radicati nel presente, nella vita di tutti giorni, canzoni in cui convivono le sue due anime. Quella che da vita a testi duri e a tratti disillusi, e quella che tiene sempre un piede ben puntato in quel mondo immaginato più che immaginario in cui gli ultimi possono farcela a diventare primi, un mondo in cui le favole sono messi di realtà, in cui emozionarsi e continuare a credere che Peter Pan, da qualche parte nel mondo o dentro di noi, esiste davvero.
Le canzoni di Ultimo sono poesie ruvide e dolci allo stesso tempo e questa caratteristica gli permette di conquistare un ampio pubblico composto da molti giovanissimi ma anche gli adulti e, sopratutto, da tante ragazze ma anche molti ragazzi che ieri erano al Mediolanum Forum ad ascoltarlo e cantare a squarciagola le canzoni.
Mentre canta quello che comprendi di lui, che poi risulta essere il punto di forza dell’intero progetto, è che non basta il successo per smettere di sentirsi ultimi, perché quella sensazione è uno stato d’animo che ti appartiene e non saranno i soldi, le copie vendute o i sold out a colmare quel vuoto, almeno per il momento.
Lo show inizia con gli schermi ai lati del palco che si accendono trasmettendo righe come un televisore rotto. In sottofondo scorre l’audio di alcuni momenti salienti della carriera di Ultimo, quelli legati a Sarà Sanremo e alla vittoria del Festival di Sanremo.
Parte il concerto e il rimbombo delle urla del pubblico fa tremare un Mediolanum Forum totalmente pieno. Perché quello di fronte a cui ci troviamo è un sold out di quelli veri in cui gli spettatori paganti arrivano fino ai lati più estremi degli spalti e il parterre lascia pochissimi spaz, quelli necessari per motivi di sicurezza.
Niccolò è molto emozionato “il 19 gennaio dello scorso anno, 10 mesi fa ho tenuto il primo concerto della mia vita proprio in questa città, Milano, alla Santeria. Vederci oggi qui dove tutto è iniziato non è un caso, tengo molto a questa città che mi ha sempre accolto a braccia aperte…” per poi continuare dopo qualche canzone “Questo che stiamo facendo insieme per me è un percorso straordinario, dodici mesi fa ero nella mia cameretta a sognare… scusate, non riesco a parlare per quanto siete belli!”
Il pubblico presente canta tutte le canzoni, improvvisa coreografie con le luci dei cellulari e sono diversi i momenti da incorniciare… per esempio quando parte Pianeti, singolo del precedente album in cui i presenti sovrastano la voce del cantautore al punto che, dopo poche battute, Ultimo porge loro il microfono e lasciandogliela cantare perché in fondo “è la fantasia che trasforma in pianeti i sassi…“.
Nel corso dello show Niccolò omaggia anche il suo idolo, Vasco Rossi, cantando piano e voce Vita spericolata ed ospita sulle note di E Fumo ancora il collega di scuderia alla Honiro Label, Mostro, che viene accolto da un boato del pubblico presente… “fate un grande applauso a mio fratello” dice il rapper “perché io lo so il percorso che ha affrontato per arrivare oggi qui!“.
Si chiude con questo concerto un anno da incorniciare che ci ha regalato un artista che è già una certezza del cantautorato italiano con soli due album all’attivo. L’appuntamento è al 2019 con nuovi concerti, un nuovo album (Colpa delle favole) e, molto probabilmente, il ritorno al Festival di Sanremo da big. Che forse il sogno di chi si sente “ultimo” non è diventare primo, ma più semplicemente trovare e condividere il proprio mondo interiore con tanti altri “ultimi”.
Sicuramente in questi dieci mesi qualche discografico si sarà chiesto “come si fa può replicare questo successo”. Semplice, canzoni. Belle canzoni. Perché la faccia è importante, la voce e importante ma se ti capita l’occasione giusta, tipo il Festival di Sanremo, e non hai le canzoni, ma magari solo una bella canzone, allora non serve a nulla. Ultimo ha dimostrato di saper scrivere e di avere tante belle canzoni. “Tutto qui”.
SCALETTA
Intro
1. Sabbia
2. Il Capolavoro
3. Canzone stupida
4. Cascare nei tuoi occhi
5. Ovunque tu sia
6. Chiave
7. Ti dedico il silenzio
8. Vorrei soltanto amarti
9. Poesia senza veli
10. Mille universi
11. Dove il mare finisce
12. Il Ballo delle incertezze
13. Domenica
14. Pianeti
15. Racconterò il silenzio
16. Stasera
17. L’Eleganza
18. Forse dormirai
19. Medley piano e voce
20. La Stella più fragile
21. E fumo ancora feat. Mostro
22. Giusy
23. Sogni appesi
24. Ultimo
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