La rete e gli artisti italiani lanciano l’hashtag #Iostoconbaglioni
Nei giorni scorsi si è svolta la conferenza stampa del Festival di Sanremo 2019 (ne abbiamo scritto qui) eppure i titoli dei giornali e di molti blog e siti internet sono stati completamente monopolizzati da una singola risposta di Claudio Baglioni che ha finito per eclissare la musica e il Festival.
Riassumendo i fatti una giornalista de Il Giornale, ben conscia della rilevanza che avrebbe potuto avere una risposta del cantante, gli ha domandato:
“Questo è il festival della canzone italiana come è giusto che sia. E lo slogan solo musica italiana piacerà molto a Salvini, ma come si trova a condurre un festival di solo musica italiana quando il ministro dell’Interno all’insegna di ‘prima gli italiani’ lascia in mare decine di persone e chiude i porti?”
Claudio Baglioni avrebbe potuto facilmente sottrarsi dal rispondere ma invece ha deciso di dire la sua. Che si sia trattato di uno “scivolone” o di una furbata, come si è chiesto in questo articolo il collega Franco Zanetti di Rockol non è dato saperlo.
La sua risposta in ogni caso è stata chiara e netta:
“Ho sempre pensato che gli artisti facciano poi delle battaglie sociali, per sentirsi cittadini innanzitutto perché devono farsi perdonare il loro successo, ma anche perché da un certo punto in poi anche una carriera fortunata ha bisogno di normalizzarsi… le manifestazioni che mi hanno visto partecipe in effetti andavano nelle stessa direzione in cui oggi si pensa di poter risolvere questo fatto… il nostro paese, ma non solo il nostro, è terribilmente incattivito, rancoroso, lo è nei confronti di qualsiasi altro non sia piacevole, fortunato, non sia amico nostro, qualsiasi altro è un essere pericoloso… e credo che le misure che sono state messe in atto da questo governo ma come da tutti i governi precedenti non siano assolutamente all’altezza della situazione, adesso è una grana grossa…“.
Incalzato poi dalla giornalista ha aggiunto “Se le vicende di oggi se non fossero drammatiche sarebbero da ridere, non si può pensare di risolvere questa situazione di milioni di persone che sono in movimento, che sono in disagio, evitando lo sbarco di 50 persone dicendo ne prendo tre io, due l’altro, siamo un po’ alla farsa, questo ce lo dobbiamo dire. Non credo che un dirigente politico di oggi abbia la capacità di risolvere… sono ”
Quel che è certo è che la risposta ha attirato inevitabilmente l’attenzione di Matteo Salvini che non ha mancato di rispondere a Baglioni tramite Twitter:
“Baglioni? Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo“.
A questo punto l’opinione pubblica si è divisa tra chi pensa che Baglioni non debba strumentalizzare la visibilità di un evento come il Festival di Sanremo per esprimere proprio opinioni, e chi invece pensa che quello di Salvini sia un tentativo di mettere un bavaglio a chi non è d’accordo con lui, a maggior ragione se personaggio noto.
#IOSTOCONBAGLIONI i cantanti italiani si esprimono a favore del collega
Al di là dell’opinione pubblica sono diversi gli artisti che, uniti dall’hashtag #Iostoconbaglioni ,hanno espresso la loro solidarietà nei confronti del cantautore. Eccone alcuni:
ERMAL META
Interpellato dal quotidiano La Stampa, Ermal Meta ha voluto scrivere un editoriale per esprimere il suo pensiero:
“Claudio Baglioni è un uomo di buon senso, sui migranti ha detto solo cose giuste e condivisibili. Il suo festival O’Scià a Lampedusa era un modo per fare da ponte fra i popoli del Mediterraneo, che abitano a poche miglia marine dai nostri approdi e dei quali in fondo conosciamo così poco. Attaccarlo, o strumentalizzarlo, è un errore madornale. È un’assurdità.
La politica sfrutta il tema migranti e lo trasforma in un’arma di distrazione di massa. E noi cantanti cosa dovremmo fare? Stare zitti? Quando si avvicinano le elezioni, le richieste di partecipazione sono numerose e continue. Ci chiedono di partecipare, esprimere il nostro pensiero politico. Gli serve.
Ciò di cui tutti, politici e cittadini, dovremmo avere paura non sono i migranti, gente che viene nel nostro Paese per farsi una vita o scappare da una guerra. Hanno paura del fumo e non del fuoco. Lunga vita a Claudio Baglioni.”
LUCA BARBAROSSA
“Ma davvero nel 2019 in Italia siamo ridotti a dover specificare che ognuno può dire ciò che pensa, a prescindere dal mestiere che fa?”
SIMONE CRISTICCHI
“Sono fiero di essere stato ospite per ben due volte di O’Scià,il Festival a Lampedusa ideato da Claudio Baglioni. Uno dei pochi Artisti che ha sensibilizzato sull’argomento migranti,tenendo alta l’attenzione, a differenza di chi ci specula sopra. Io sono grato e #Iostoconbaglioni”
RENZO RUBINO
“La politica siamo noi, lo è Baglioni, lo sono io, lo sono le persone che rappresentate. Quindi, se c’è qualcosa che non ci va giù, lo diciamo, come cittadini, come persone che tutelate. Capito cretino?”
ROY PACI
“Non ho mai detto ad un politico: ‘fai il ministro che alla musica ci pensano i cantanti’. Ed è per questo che non permetterò mai a nessun politico di censurare le mie opinioni e quelle di amici musicisti che da sempre combattono contro ogni regime autoritario”
DIODATO
“Se non parla al cuore,all’anima,senza preoccuparsi di cosa penserà il potere,non è arte. Claudio Baglioni è un Artista e porterà la sua sensibilità,la sua visione, ovunque vada, ovunque avrà la possibilità di esprimersi,con o senza canzoni.Solo stima per lui.”
FRANKIE HI NRG
“#iostoconbaglioni e mi sembra superflo che spieghi perché.”
GIULIANO SANGIORGI dei NEGRAMARO
Il cantautore ha ricondiviso un pensiero scritto dallo stesso Meta sui social con hashtag #Iononsonounjukebox “Io non sono un Juke Box: Ho un’anima, un cuore e un pensiero. E chiedere alle nostre istituzioni di salvare vite umane non è fare politica ma essere UMANI”
FIORELLA MANNOIA
“Ma che cosa avrebbe detto di così terribile? Mi sembra una considerazione di buon senso. Io non l’ho capito, giudicate voi”