Area Sanremo 2020. Livio Emanueli, attuale presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo, è uno che mantiene la parola data e che sta, nonostante le difficolta nel gestire una macchina così complicata, sopratutto con un’emergenza sanitaria in corso, portando importanti cambiamenti.
Questo è un articolo, un editoriale, per noi dovuto visto le nostre battaglie e inchieste su questa manifestazione. Ma siccome siamo spesso tutti (si fa per per dire) bravi a scrivere quando c’è da bastonare, è altrettanto giusto sottolineare anche i meriti quando questi sono evidenti.
AREA SANREMO 2020
In carica dallo scorso anno (qui la nostra intervista dopo la nomina), Emanueli ha subito accolto un appello lanciato da All Music Italia e da Franco Zanetti di Rockol, appello che nonostante le polemiche, le inchieste lanciate dal nostro sito (e riprese da Pinuccio di Striscia la notizia) negli anni precedenti era stato totalmente ignorato dai suoi predecessori… parliamo del voto palese da parte dei giurati.
E così dallo scorso anno, con un motto simile a “ognuno si prende le responsabilità del proprio lavoro“, gli iscritti possono conoscere la propria valutazione, e quella degli altri ragazzi in gara.
Una dettaglio non da poco che, ci preme sottolinearlo, non serve per poi prendersela con il giurato che ha dato un voto basso, ma ha lo scopo di rendere ancora più trasparente e libero da ombre, e non sono state poche negli scorsi anni, quello che è un concorso unico in Italia, un sogno.
Chiunque può infatti iscriversi ad Area Sanremo (gratuito dallo scorso anno, sempre grazie all’operato di Livio Emanueli), anche senza una casa discografica alle spalle. Chiunque, talento e canzone permettendo, può sognare di arrivare sul palco del Festival di Sanremo.
Ed il voto palese quest’anno, altra promessa rispettata dall’attuale presidente dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, non è più limitato ai 60 finalisti, ma è stato esteso a tutti gli iscritti, 450 circa quest’anno. Ed è consultabile da tutti qui.
Non troverete, per il momento, i voti dei 60 finalisti che saranno resi noti solo dopo le esibizioni.
Quindi va atto che la gestione di Emanueli in soli due anni si sta dimostrando, nel suo piccolo, rivoluzionaria. E questo ci fa ben sperare per il futuro.
Ora servirebbe un po’ più di coraggio sulla giuria. È noto che io non amo molti gli artisti che giudicano altri artisti, ma parlo sopratutto di qualche nome più giovane, qualche giornalista/Blogger, categoria che ogni singolo giorno lavora e ascolta la musica di ogni genere musicale ( no, tranquilli non mi sto auto candidando, io mi meriterei direttamente la presidenza di giuria, suvvia 🙂 ). In fondo i ragazzi non guardano quanto è famosa la persona in giuria ma quanto è realmente attenta e operativa nel loro ambito.
Ma siamo sicuri che sarà anche in questo caso solo questione di tempo. Ora c’è un’edizione da portare a termine in piena emergenza sanitaria (qui i finalisti).
Le finali dovrebbero svolgersi il 21 e 22 novembre ma, a seguito del protrarsi dell’emergenza Covid-19 ed in attesa di analizzare le indicazioni fornite dai nuovi DPCM e dalle ordinanze, la Direzione sta valutando le modalità più opportune per organizzare le fasi finali della manifestazione anche in riferimento all’art. 11 del Bando di Partecipazione.