30 Settembre 2019
di Direttore Editoriale
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30 Settembre 2019

Concorsi musicali, segnalazioni e presunte irregolarità. La linea editoriale di All Music Italia a tutela degli emergenti

L'ultima segnalazione, in forma anonima, ci è giunta a proposito del Festival di Castrocaro. Ecco perché scegliamo di non pubblicarla...

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Concorsi musicali, segnalazioni e presunte irregolarità.

Chi segue questo sito sa bene che All Music Italia e il sottoscritto hanno sempre cercato, nel limite del possibile e delle nostre risorse, di valorizzare la musica emergente e di tutelare i giovani artisti.

Uno dei campi su cui ci siamo mossi maggiormente in questi anni è sicuramente quello dei Contest musicali, manifestazioni che spesso rappresentano per i nuovi talenti una vetrina e, al tempo stesso, la speranza che qualcuno possa notarli e aiutarli a valorizzare il proprio talento intraprendendo un percorso discografico

L’Italia è un paese di santi, poeti e bevitori diceva qualcuno, e noi ci permettiamo di aggiungere di artisti.

Una delle conseguenze dell’aumento di ragazzi che desiderano fare della musica il proprio mestiere è sicuramente il proliferare di concorsi musicali che promettono visibilità a chi vuole intraprendere la carriera del cantante, cantautore o interprete… sono davvero moltissimi e purtroppo spesso poco chiari.

I Contest sempre più spesso diventano principalmente opportunità di guadagno. Guadagno per chi li organizza, guadagno per chi vi partecipa in giuria, guadagno per chi nella vita fa il produttore e proprio nei concorsi trova tanti ragazzi da “adescare” con complimenti salvo poi richiedere loro soldi per occuparsi della produzione artistica dei loro progetti.

Ecco ricordatevi una cosa… se un produttore musicale crede in voi e nel vostro talento non vi chiederà mai dei soldi ma sarà lui stesso a investire tempo, energia e denaro sul vostro progetto. Il discorso cambia ovviamente se siete voi a cercare il produttore in questione.

Detto questo il sottoscritto di concorsi musicali ne ha vissuti dall’interno diversi in questi anni nelle vesti di giurato. Da quelli noti al grande pubblico perché trasmessi in tv come il Summer Festival di Canale 5, a quelli sparsi sul territorio e noti più che altro agli addetti ai lavori.

Ad alcuni di essi partecipo con continuità da anni. Per alcuni in cui le dinamiche interne mi sono apparse poco chiare ho scelto di rinunciare e, in qualche caso, ad altri ancora non sono stato riconfermato.

Quel che è certo è che tutti gli addetti ai lavori e gli organizzatori di concorsi musicali ormai sanno che avermi in giuria corrisponde ad avere una bella gatta da pelare (per non dire una rottura di coxxxxni) perché il sottoscritto non si limita solo al ruolo di giurato ma, quando arriva in un Contest, osserva tutto, studia il regolamento e fa domande.

Il mio impegno nel cercare di tutelare i giovani artisti credo sia stato in questi anni sotto gli occhi di tutti e, a dimostrarlo ci sono per esempio inchieste come quella su Area Sanremo, portata avanti negli due anni proprio grazie a segnalazioni degli artisti emergenti, o le domande sollevate all’ultima edizione di 1MNext.

IL VOTO TRASPARENTE NEI CONCORSI MUSICALI

Una delle battaglie che All Music Italia porta avanti da diverso tempo insieme a Rockol, nella persona del suo Direttore editoriale, Franco Zanetti, è quella sul voto trasparente da parte dei giurati. Un punto su cui crediamo molto al punto da rifiutarci di scrivere o partecipare a Contest che non lo prevedano.

Questo è un punto a cui teniamo in quanto oggi i ragazzi sono disillusi. Le colpe di alcuni hanno portato via la speranza a molti. I giovani artisti nutrono poca fiducia in tutto ciò che ruota attorno al mercato discografico e sono purtroppo ormai abituati a vedere il marcio ovunque… qualche raccomandato o qualche conflitto di interessi, anche quando in realtà non ve ne sono.

E come dar loro torto del resto…

Per questo riteniamo che ogni Contest dovrebbe pubblicare sul proprio sito o sulle proprie pagine social il voto palese dei singoli giurati per ogni artista. Spesso quando lo abbiamo chiesto ci è stato risposto che i ragazzi possono fare richiesta, in caso lo vogliano, della propria scheda personale con i voti di tutti i giurati.

Noi abbiamo sempre risposto che questo non basta, se si vuole essere realmente trasparenti i voti devono diventare pubblici nella propria totalità. Perché è solo guardando lo schema generale di voto che si può capire come singolo giurato ha votato e rilevare eventuali anomalie.

Onestamente il sottoscritto non ha mai capito del tutto quale sia il problema per dei professionisti del settore musicale nel rendere palese il proprio voto. O meglio qualche idea qua me la sono fatto…

Ci sono alcuni giurati che fanno pubblicamente i complimenti ai ragazzi ma poi sono bassi nei voti… probabilmente un metodo per risultare a loro vicini e conquistarne la fiducia al punto da riuscire poi a coinvolgerli nell’iscrizione ad altri concorsi a cui partecipano. Così un giurato acquista una sorta di “valore di mercato” per il concorso che sceglie di averlo in giuria.

Altri ancora semplicemente non vogliono che un giovane artista possa rimanerci male per un voto basso ma, la vita ci insegna che è anche dalle critiche, sopratutto da quelle, che si impara.

Il mondo della musica oggi è oberato, sono più le persone che vogliono cantare che quelle che comprano dischi. Alimentare false speranza non serve. Si incoraggia quando si vede un qualcosa nei ragazzi che può essere considerato un valore aggiunto.

Fatto sta che un professionista di questo ambiente, qualsiasi ruolo esso ricopra nello stesso, non dovrebbe essere intimorito da eventuali critiche da parte dei ragazzi di fronte ad un voto espresso e reso pubblico.

Io stesso quest’anno ho richiesto al Festival Estivo l’introduzione del voto trasparente come condizione per la mia presenza e, a posteriori, l’organizzazione mi ha ringraziato per questa piccola “rivoluzione” all’insegna della trasparenza. Un cambiamento che ha portato vantaggi alla manifestazione e alla sua credibilità

E pensare che poi sono stato criticato io stesso da una persona vicina ad uno dei concorrenti in gara per il mio voto, ma la cosa non mi ha scomposto, ho spiegato ampiamente le mie motivazioni e per me è a posto così. Il resto sono opinioni e quelle non possono sempre cambiare.

LE SEGNALAZIONI ANONIME sui concorsi musicali

Spesso le inchieste da noi portate avanti, in primis quella dello scorso anno su Area Sanremo, si sono basate sulle testimonianze e le segnalazioni dei ragazzi stessi. Decine e decine di segnalazioni che abbiamo sempre verificato e, nel caso, pubblicato.

Quello che i ragazzi ci hanno sempre chiesto in queste segnalazioni è di rimanere anonimi perché impauriti da possibili ripercussioni… legali o semplicemente sulla carriera.

La percezione dei ragazzi infatti, è spesso non hanno tutti i torti e questo ve lo possiamo assicurare, è che le persone che ruotano attorno ai concorsi siano più o meno sempre le stesse e che queste in futuro potrebbero ostacolarle in un possibile cammino artistico.

Ma non solo i ragazzi hanno dimostrato questa paura. Produttori e addetti ai lavori stessi spesso ci hanno riempito di segnalazioni. Ma qui parliamo di professionisti e a loro abbiamo sempre risposto: “Bene, scrivilo pubblicamente, esponiti e, nel caso quello che dici è fondato noi ti spalleggeremo, ma la guerra non si fa col culo degli altri… scusate il francesismo. Troppo facile.

L’ultima di queste segnalazioni riguarda l’ultima edizione del Festival di Castrocaro

Dieci giorni fa circa mi vedo recapitare in redazione il plico che trovate nella foto a seguire. All’interno una chiavetta USB contenete un video e una lettera…

Salve,

ci permettiamo di disturbare il vostro interesse per la chiarezza, l’onestà e visto come svolgete magistralmente il vostro lavoro.

Si è conclusa l’ultima edizione del Festival di Castrocaro e non possiamo che segnalare alcuni fatti che sono avvenuti proprio per denunciare come ancora una volta la trasparenza, l’onestà e la meritocrazia…

…siamo davvero stanchi di questi avvenimenti e speriamo che voi possiate denunciare e rendere pubblico tutto ciò…

….Grazie di cuore per il lavoro che fate costantemente e grazie per l’attenzione.

Questa lettera è stata scritta da un gruppo di concorrenti delusi che preferiscono non firmarsi per evitare eventuali ripercussioni da parte di persone che… hanno sempre il coltello dalla parte del manico e ovviamente non siete voi…

Grazie ancora un caro saluto a tutti e all’attentissimo direttore Massimiliano Longo“.

Come si evince dall’estratto qui sopra riportato effettivamente esiste una paura da parte dei ragazzi nell’esporsi e, al tempo stesso, e questo ci riempie di orgoglio, viene riconosciuto al nostro sito il lavoro da noi svolto in questi anni.

Detto questo non pubblicheremo la mail né il video contenuto nella chiavetta USB, ma rimarremo comunque a disposizione dell’organizzazione del Festival di Castrocaro per far loro pervenire e, nel caso lo ritenessero opportuno, pubblicare il materiale con la conseguente risposta della produzione.

Ora vi chiederete perché questa volta scegliamo di non pubblicare la lettera invitataci?

Molto semplice, le segnalazioni che ci sono state fatte pervenire in passato e che abbiamo pubblicato in forma anonima dopo averne verificato la correttezza, sono sempre arrivate firmate e accompagnate da un contatto reale, esistente.

Se ci viene chiesto di muoverci per tutelare i propri interessi bisogna dimostrare fiducia nei nostri confronti e questo vuol dire firmarsi e rendersi reperibili per saperne di più. Poi ovviamente noi, come del resto abbiamo sempre fatto, tuteleremo l’anonimato delle persone che ci hanno inviato queste segnalazioni ma, come dicevo poche righe più su, le guerre non si fanno “col culo degli altri“.

Se chi ci scrive non ripone abbastanza fiducia in noi da firmarsi da oggi in poi potrà anche evitare di inviarci segnalazioni perché saranno cestinate.

Noi ci mettiamo la faccia (e a volte anche il fegato) ma pretendiamo trasparenza e rispetto anche dai giovani artisti.