Morgan Sindaco di Milano?
È di qualche giorno fa la notizia che Morgan stia valutando l’ipotesi di candidarsi a Sindaco di Milano. L’idea è stata lanciata da Vittorio Sgarbi, noto esperto d’arte, ma ancora di più celebre per le sue sparate televisive, i turpiloqui, l’uscita dal Parlamento preso come un sacco di patate e con un passato anch’egli da Sindaco di San Severino Marche, Salemi ed ora di Sutri. Tutti piccoli comuni che, visto il numero di abitanti, non danno nemmeno lo status di PEP, persona politicamente esposta, ai fini antiriciclaggio.
Ma questi sono solo dettagli.
Morgan, così come il suo sponsor Sgarbi, è una persona che ha fortemente a cuore la cultura, che essa sia pittura, scultura, musica, cinema o qualsiasi altra forma ci possa venire in mente.
MORAN SINDACO: I DUBBI
Dopo i primi minuti di entusiasmo all’idea che un artista possa ricoprire un ruolo istituzionale così importante, mi sono iniziati a sorgere i primi dubbi.
Dov’è Bugo? No, a questa domanda ho trovato la risposta già a febbraio (leggi qui), quando Junior Cally si era appena tolto la maschera antigas e non sapeva che, da lì a breve, ne avrebbe dovuta indossare un’altra più pesante.
Milano è una città grande, importante, motore economico di una nazione. Non è San Severino Marche, senza nulla togliere alla cittadina marchigiana.
Cosa serve per amministrarla? Io non lo so, ma credo che, prima di fare concerti, mostre e renderla ciò che si merita di essere, la nostra città abbia bisogno di trovare i soldi per fare queste cose. Quei soldi che gli artisti, di solito, considerano oggetti materiali di poco conto (almeno finché ne hanno a sufficienza da non preoccuparsi del proprio sostentamento), cose sporche per gente materiale. Il loro opposto.
MORGAN SINDACO: LA GESTIONE ECONOMICO-FINANZIARIA
Sono note le vicende economiche di Morgan, con la sua casa-museo posta all’asta per poter pagare i suoi debiti.
E così il dubbio si fa ancora più grande: ma io voglio che la mia città, dove sono cresciuta e dove lavoro, sia amministrata da una persona che non è stata in grado di amministrare le proprie finanze?
Milano ha bisogno delle infrastrutture, ha bisogno di lavorare. Solo dopo può permettersi di pensare alla cultura.
Quindi Morgan, prima di riaprire i Navigli e liberarli dalle pantegane, dimmi dove pensi di reperire i soldi per realizzare i tuoi sentimenti (uno dei principi cardine delle pubbliche amministrazioni è che, prima di spendere, devi dire dove vai a prendere il cash)?
I sentimenti sono belli, ma in una città come Milano non bastano purtroppo.
Per fortuna io vivo in provincia.
MORAN SINDACO: IL SUO POST SUI SOCIAL
Accetto la candidatura a sindaco di Milano, per queste ragioni:
Amo profondamente questa città, ci vivo e ci sono nato, la considero un luogo intelligente e dalle infinite potenzialità. Vorrei valorizzare la profondità culturale intendendo la cultura e l’istruzione la base sulla quale si fonda un’economia e non viceversa. Vorrei dare spazio a progetti di giovani ingegnosi e pieni di energia e creatività per togliere il grigiore deprimente.
Vorrei ripristinare dove è possibile le via d’acqua di Leonardo e renderle luoghi belli, piacevoli, adatti a bambini, cittadini turisti e commercio. L’acqua, la storia, l’arte, la natura e la convivenza sociale un po’ meno sui social network e un po’ più nella realtà sociale. Non è un programma, sono dei sentimenti. La realtà è complessa ma ci sono tante persone intelligenti e propositive con cui collaborare per un progetto condiviso di vera rinascita.
Morgan