Eurovision 2020… la notizia era nell’aria da un paio di giorni a seguito del leak di una fonte legata alla TV israeliana KAN, ma adesso vede una sua conferma ufficiale. L’EBU (European Broadcasting Union) ha appena annunciato ufficialmente la cancellazione dell’edizione 2020 dell’Eurovision Song Contest, originariamente prevista a Rotterdam (Paesi Bassi), dal 12 al 16 maggio prossimi.
An official statement from the European Broadcasting Union on the #Eurovision Song Contest 2020. pic.twitter.com/b3h7akxvpF
— Eurovision Song Contest (@Eurovision) March 18, 2020
La decisione avviene a seguito dell’ultimo meeting del Reference Group, il consiglio direttivo che rappresenta i Paesi membri che partecipano alla competizione.
La nota informativa dell’EBU specifica che “nelle scorse settimane, sono state esplorate diverse potenziali alternative per permettere lo svolgimento dell’Eurovision” e che “l’incertezza creata dalla diffusione del COVID-19 attraverso l’Europa (…) ha costretto l’EBU a prendere la difficile decisione che è impossibile continuare con l’evento live come pianificato“.
L’opzione alternativa che in queste ultime settimane aveva preso corpo – ovvero lo spostamento della manifestazione più avanti nell’anno solare – è stata ritenuta non percorribile in quanto la situazione legata all’emergenza sanitaria rimarrà probabilmente incerta per i prossimi mesi e tenere l’ESC in autunno avrebbe ridotto notevolmente il tempo necessario ad organizzare l’edizione 2021 per il broadcaster vincitore.
Lo stesso vale per lo svolgimento del contest senza pubblico, similmente a quanto accaduto in Danimarca con la finale nazionale Dansk Melodi Grand Prix lo scorso 8 marzo; le restrizioni poste in essere dal governo olandese (sia in riferimento ai raduni di massa che agli spostamenti internazionali) rendono impossibile organizzare la manifestazione in questo modo.
Un’altra soluzione che era stata presentata, ovvero lo svolgimento dell’Eurovision con performance live o registrate degli artisti selezionati in ognuno dei 41 paesi che avrebbero preso parte all’evento, è stata scartata in quanto ritenuta “non in linea con i valori e la tradizione dell’evento”.
Per la prossima edizione dell’ESC si dà quindi appuntamento al 2021: date e location al momento rimangono ignote, anche se continuano le discussioni fra EBU, i broadcaster organizzatori di Rotterdam 2020 (NPO, NOS e AVROTROS) e la città di Rotterdam in merito a una potenziale riprogrammazione dell’evento con le stesse modalità.
Per quanto riguarda la scelta dei rappresentanti e dei loro brani, contrariamente a quanto emerso inizialmente, l’EBU non si è ancora espresso in proposito – anche se è lecito presumere che ogni decisione sarà demandata ai singoli broadcaster (lasciando ad esempio la possibilità per gli artisti selezionati nel 2020 di competere nell’edizione 2021 della rispettiva finale nazionale). I Paesi Bassi hanno già annunciato la conferma di Jeangu Macrooy, scelto internamente per l’edizione 2020 con il brano Grow.
La dichiarazione di Diodato
L’artista che avrebbe dovuto rappresentare l’Italia all’Eurovision ha postato quanto segue sui suoi social:
“Mi dispiace tanto per la cancellazione dell’Eurovision, per il lavoro portato avanti in queste settimane da Carosello Records e Rai 1, per tutte le belle idee che stavamo realizzando, ma viviamo un periodo drammatico e di grandissima difficoltà e sono convinto la priorità debba essere quella di tutelare la salute di tutti i cittadini.
Solo quando tutti supereremo questo momento buio potremo tornare a vivere con la giusta leggerezza e gioia un evento di tale condivisione.”