Vybes, Chiedere aiuto: testo e significato del nuovo inedito presentato ad Amici 24
Secondo le anticipazioni di Superguida TV, durante la puntata speciale di Amici 24 – Verso il serale, che va in onda domenica 16 marzo, Vybes ha presentato un nuovo inedito dal titolo Chiedere aiuto.
Il brano arriva dopo la pubblicazione di due inediti: Standard, che ha aiutato l’allievo ad entrare nella Scuola e che conta attualmente oltre un milione di stream, e Non mi passa con circa 377 mila stream e che al momento non sta riuscendo a spiccare. Su Spotify, Vybes attualmente ha quasi 63 mila ascoltatori unici mensili.
Vybes è riuscito a conquistare la maglia del Serale durante il daytime di lunedì 10 marzo, ottenendo tre sì dai professori di Canto. L’allievo ha avuto poche opportunità per ottenere la maglia d’oro ed è stato anche bloccato da Anna Pettinelli durante il Pomeridiano di domenica 2 marzo dopo aver cantato Ti fa stare bene di Caparezza e Una vita in vacanza de Lo stato sociale.
VYBES, “CHIEDERE AIUTO”: SIGNIFICATO DELL’INEDITO
Chiedere aiuto parla di salute mentale, soprattutto del fatto che è importante chiedere aiuto e non bisogna vergognarsi. “Ci tenevo tanto a portare questo pezzo in un programma così, è un megafono grande dato che ci sono ragazzi e famiglie che ci guardano”.
“CHIEDERE AIUTO”: testo DELl’inedito
Ti racconto la mia storia
un’immagine a memoria
io che prendo un cappio
al ferramenta della zona
e lo lego dolcemente
cullandomi tra mille luci spente
avrà la polvere
e gli scatoli che babbo ha per le consegne
tanto ormai non provo niente
è tutto un sentirsi dire
svegliarsi con la voglia di dormire
per tornare col sorriso
alla scelta di porre fine
sto ancora sotto con le medicine
ti rendi conto, farsi pregare per mangiare
perdo peso al giorno
mamma piange
perché lo fai di nascosto?
spera ancora che veda il mondo a colori
il mondo a colori, cos’è il mondo a colori?
dalla finestra mi sporgo vedendo il mondo a penzoloni
Non mi vergogno di chiedere aiuto
e molte volte sembra che non sono in grado
di camminare se non mi tieni la mano
se non tieni la mano
non mi vergogno di chiedere aiuto
e molte volte sembra che non sono in grado
di camminare se non mi tieni la mano
dopo quattro passi, ricado giù
Ho tolto allora il cappio
finalmente respiro prendendo aria
carta e penna forse ho imboccato la giusta strada
portando ancora i segni addosso
spesso e volentieri ripercorro
il mio vissuto guardando i tagli sul corpo
per me conta il messaggio
e non che sia perfetto
la mia adolescenza dentro una sala d’aspetto
e molte volte ci rifletto
se avessi fatto quel gesto
non avrei vissuto tutto questo
Non mi vergogno di chiedere aiuto
e molte volte sembra che non sono in grado
di camminare se non mi tieni la mano
se non tieni la mano
non mi vergogno di chiedere aiuto
e molte volte sembra che non sono in grado
di camminare se non mi tieni la mano
dopo quattro passi, ricado giù
Non mi vergogno di piangere
non mi rende meno virile
forse sono troppo fragile
posso avere sfumature al femminile
io ci convivo e me la cavo
chiedere aiuto non è strano
mi viene da sorridere se guardo il vecchio me
Non mi vergogno di chiedere aiuto
e molte volte sembra che non sono in grado
di camminare se non mi tieni la mano
se non tieni la mano
non mi vergogno di chiedere aiuto
e molte volte sembra che non sono in grado
di camminare se non mi tieni la mano
dopo quattro passi, ricado giù