18 Dicembre 2024
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18 Dicembre 2024

Brunori Sas: testo e significato di L’Albero Delle Noci, brano in gara al Festival di Sanremo 2025

Il cantautore approda sul palco dell'Ariston dopo oltre dieci anni di carriera, numerosi successi discografici e altrettanti tour sold-out

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Brunori Sas, L’Albero Delle Noci: testo e significato del brano presentato in gara al Festival di Sanremo 2025.

Dopo il successo de La Ghigliottina e la pubblicazione de Il Morso di Tyson (Island Records), brano che anticipa il nuovo album del cantautore, Brunori Sas è pronto per il debutto al Festival di Sanremo 2025, dove presenterà il brano L’Albero Delle Noci.

Una partecipazione, la sua, che arriva dopo oltre dieci anni di carriera, numerosi successi discografici e altrettanti tour sold-out nei club, nei teatri e nei palasport. E, a questo proposito, a marzo partirà il Brunori Sas Tour 2025, che porterà il cantautore ad esibirsi sul palchi dei principali palasport italiani.

BRUNORI SAS, l’albero delle noci: significato del brano

Ecco le parole di Brunori Sas riguardo al significato del pezzo_

L’albero delle noci sta davanti casa mia. Lo osservo sempre quando mi frulla qualcosa in testa, anche perché da anni sono convinto che sia lui a suggerirmi le canzoni che scrivo. D’altronde non avendo gli alberi, soprattutto quelli secolari, nessun interesse per i rendiconti Siae, mi sembrava doveroso quantomeno tributargli una canzone.

E sono contento di averlo fatto con un brano che mi fa il cuore dolce e in cui ho cercato con coraggio di cantare la gioia, ma anche l’inquietudine che una nuova nascita porta con sé: l’amore che non chiede niente in cambio, la felicità assurda e a tratti incontenibile, ma anche la paura di poterla perdere ‘sta felicità, il rimpianto per la vita di prima, il tempo che non torna. E poi la terra, le radici, le stagioni, le foglie che vanno e quelle che vengono.

E forse su tutto l’altalena perenne fra il bimbo che vorrebbe eternamente raccontare (e raccontarsi) favole e l’adulto che sa quanto importante sia ciò che risiede nell’ombra.

La linea sottile che passa fra essere genitori e sentirsi ancora figli

l’albero delle noci: testo DEL BRANO

(Ed. Warner Chappell Music Italiana/Picicca/Nonsense Edizioni Musicali)

Sono cresciute veloci le foglie sull’albero delle noci,
E nei tuoi occhi di mamma adesso splende una piccola fiamma.
Io come sempre canguro fra il passato e il futuro.
Scrivo canzoni d’amore alla ricerca di un porto sicuro.
E come un ragioniere in bilico fra il dare e l’avere,
Faccio partite doppie persino col mio cuore.

Come si può cadere in basso,
Da una distanza siderale.

Sono passati veloci questi anni feroci,
E nel mio cuore di padre il desiderio adesso è chiuso a chiave.
E tu sei stata bravissima all’esame di malattorità,
Ad unire i puntini fra la mia bocca e la verità.
Che tutto questo amore io non lo posso sostenere,
Perché conosco benissimo le dimensioni del mio cuore.
E posso navigare anche in assenza di stella polare.

Vorrei cambiare la voce.
Vorrei cantare senza parole,
Senza mentire,
Per paura di farti soffrire.
Vorrei cantarti l’amore, amore,
Il buio che arriva nel giorno che muore,
Senza cadere,
Nella paura di farti male.

Sono cresciuto in una terra crudele, dove la neve si mescola al miele,
E le persone buone portano in testa corone di spine.
Ed ho imparato sin da bambino la differenza fra il sangue e il vino,
E che una vita si può spezzare per un pezzetto di carne o di pane.
E a tutta questa felicità io non mi posso abituare,
Perché conosco il sogno del faraone,
Le vacche grasse e le vacche magre,
E che si può cadere da una distanza siderale.

Vorrei cambiare la voce.
Vorrei cantare senza parole,
Senza mentire,
Per paura di farti soffrire.
Vorrei cantarti l’amore, amore,
La notte che arriva nel giorno che muore,
Senza cadere,
Nella paura di farti male.

Sono cresciuti troppo veloci questi riccioli meravigliosi,
E ora ti vedo camminare con la manina in quella di tua madre.
E tutta questa felicità forse la posso sostenere,
Perché hai cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore.
E posso navigare sotto una nuova stella polare.

Foto di copertina a cura di TONI THORIMBERT