Gaia Chiamo io chiami tu testo e significato del brano presentato in gara al Festival di Sanremo 2025.
La vincitrice della ventesima edizione di Amici torna per la seconda volta sul palco dell’Ariston. La prima non fu particolarmente fortunata: nel 2021 con Cuore amaro si classificò 19esima.
GAIA Chiamo io chiami tu significato del brano
Il brano esplora quel limbo d’indecisione che ci blocca, quei dubbi che ci allontanano dal nostro istinto più profondo e primordiale. È una canzone molto leggera e ballabile ma con un sottotesto che, se ascoltata con attenzione, si coglie facilmente.
La cantautrice ha spiegato durante la finale di Sanremo Giovani:
“Parla della poetica dell’ indecisione.
A volte siamo schiavi dei nostri pensieri e poco legati al proprio istinto.”
Sui Social del Festival Gaia racconta:
“Chiamo io, chiami tu parla di quel limbo d’indecisione che ci logora il cervello e non ci riporta nel nostro sentire e nel nostri istinti più primordiale.
Questa è tutta la mia lettura. In realtà è una canzone mega leggera e super ballabile, che però ha un sottotesto che, se ascolti un pochino più intensamente, verticalmente, puoi cogliere.
Se la canzone fosse un quadro, o un disegno”
GAIA Chiamo io chiami tu testo
(Ed. Universal Music Publishing Ricordi/
Garage Days/Diana/Gea Luz)
Per esempio, a me piace la musica
Stare nuda e nessuno che giudica
Amo il cibo di strada
I capelli del mare
Anche farmi del male
Che stupida
Menomale che non prende l’iphone
Tra le onde alte di Rio
Un silenzio che mi spezza un po’
Che mi brucia un po’
Come fa uno shot
E quante parole che
Lasciano un vuoto
Ti lasciano solo
Qualcosa in cui credere
Niente di serio se uno dei due se ne va
Per una bugia di più
Nascosta sotto le labbra
Poesia di contrabbando,
Ti ricordi quando
Era soltanto un gioco
Chiamo io chiami tu
Chi è il primo che cede stasera
Dimmi dove sei
Dove dove dove dove
Solo io solo tu
Tanto non ne vale la pena
Chissà dove sei
Dove dove dove dove
E ogni volta che stiamo così
Non serve a niente
Tanto è sempre lunedì
Lo stesso film
Non mi aspettare
Non ti scordare
Di me mai più
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiama
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiama
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiama
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiama
Chiama
Come i rami contorti dell’edera
Ci aggrappiamo a una scusa ridicola
Stiamo qui ad aspettare
In un limbo infernale
L’amore è una cosa più piccola
Cosa rimane se
Troppe persone si fottono il cuore
A pensare che poi non è
Niente di serio se uno dei due se ne va
Per una bugia di più
Nascosta sotto le labbra
Poesia di contrabbando
Ti ricordi quando
Era soltanto un gioco
Chiamo io chiami tu
Chi è il primo che cede stasera
Dimmi dove sei
Dove dove dove dove
Solo io solo tu
Tanto non ne vale la pena
Chissà dove sei
Dove dove dove dove
E ogni volta che stiamo così
Non serve a niente tanto è sempre lunedi
Lo stesso film
Non mi aspettare
Non ti scordare di me
Mai più
Che pensavo a te
Come una voce
Che è fragile
Come l’idea Di stare con te
Volevo stringerti a me
Come fosse per sempre ancora
Ogni volta che stiamo così
Non serve a niente tanto è sempre lunedì
Lo stesso film
Non mi aspettare
Non ti scordare di me
Mai più
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiama
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiama
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiama
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiama
Chiama
Foto di Michele Perna