Michele Bravi, “Infanzia negli occhi“: significato del testo del nuovo brano contenuto all’interno del concept album “Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi” (EMI Records Italy / Universal Music Group – qui la nostra intervista).
Già disponibile in tutti i digital store e in formato fisico, il disco è liberamente ispirato agli scritti di Oliver Sacks ed è diviso in tre capitoli musicali: lo sguardo, l’immagine e l’iride.
Lo sguardo è cosa vorremmo vedere con gli altri. L’immagine è cosa vediamo degli altri. L’iride è cosa cerchiamo di non far vedere agli altri.
MICHELE BRAVI, “infanzia negli occhi”: SIGNIFICATO DEL BRANO
Un coro confuso, nebbioso, quasi impenetrabile apre le porte dell’ultima parte dell’album.
C’è qualcosa che si nasconde nell’iride di chiunque, come se tutta l’infanzia ci si affollasse dentro, nonostante le voci più smarrite di noi stessi cerchino affannosamente di chiuderlo alla vista altrui.
MICHELE BRAVI, “infanzia negli occhi”: testo DEL BRANO
Autori: Michele Bravi, Alessio Buongiorno, Domenico Cambareri
Produttore: Michele Bravi, Emyk
Parlami parlami parlami
Parlami ancora di te
Come se rovesciassi la tua storia
Sul pavimento, sulle coperte sulla mia pelle
Parlami parlami parlami
Parlami sempre di te
Per imparare tutti i tuoi silenzi
Starò in silenzio io per ascoltarli
Tu, tu cosa vedi quando gli occhi
Quando ti guardo e neanche te ne accorgi
Quando ti cerco e non so dove sei
Tu, tu che hai paura dei rumori forti
Che quando dormi stringi forte i denti
E non capisco a volte dove sei
E mi succede che quando ti guardo
Posso vedere così chiaramente
Tutta la tua infanzia che ti affolla gli occhi
E lo so che tu nemmeno te ne accorgi
Però non spaventarti
Che c’è bambino nascosto dietro le pupille
E se non vuoi non ti serve neanche raccontarmi
Perché i tuoi occhi già mi parlano abbastanza
Lo che questo ti imbarazza
Ma adesso tu
Adesso parlami di te
E prova a farlo senza usare gli occhi
Che io ti ascolto con le braccia aperte
E non importa se non dici niente
Se le tue storie non sai raccontarle
Se non sei pronto a dirmele
Perché ho imparato che
Che mi succede che quando ti guardo
Posso vedere così chiaramente
Tutta la tua infanzia che ti affolla gli occhi
E lo so che tu nemmeno te ne accorgi
Però non spaventarti
Che c’è bambino nascosto dietro le pupille E
se non vuoi non ti serve neanche raccontarmi
Perché i tuoi occhi già mi parlano abbastanza
Lo che questo ti imbarazza