Sanremo Giovani 2024 – Moska Drunkard, Trinacria: significato del testo del brano con cui la rapper siciliana partecipa in gara per provare ad arrivare al Festival di Sanremo 2025
Da martedì 12 novembre e per cinque settimane, i 24 cantanti si scontreranno nella seconda serata di Rai 2 (conduce Alessandro Cattelan) fino ad arrivare ai sei finalisti che si giocheranno la partecipazione al Festival il 18 dicembre su Rai 1.
La Commissione Musicale che valuterà i 24 giovani artisti è composta da Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia (insieme a Carlo Conti e Claudio Fasulo, giurati fuori onda).
SANREMO giovani 2024 MOSKA DRUNKARD TRINACRIA: SIGNIFICATO DEL BRANO
La canzone parla del legame con la Sicilia, una terra amata ma anche segnata da contraddizioni e difficoltà. Moska Drunkard riflette su come, crescendo, si impari a cercare la propria strada, anche quando essa porta lontano da casa.
Nonostante la distanza, sente la nostalgia e l’attrazione per la sua terra, una “Trinacria” affascinante ma rovinata da problemi come la mafia e l’ipocrisia.
QUI potete ascoltare la canzone.
Sanremo giovani 2024 MOSKA DRUNKARD TRINACRIA: TESTO DEL BRANO
Crescendo s’impaara
Come trovare la strada
Ho preso più volte poi quella sbagliata che mi riportava da te
Poi mi manca casa
La mia terra mi chiama
Ma comunque rimango a distanza e ci tremo se penso cos’è
Trinacria madre patria a mente aperta,
Siciliano medio testa caura e s’accuntenta,
Sicilia terra caura e beddra chi t’aspetta,
Terra tradita da chi meno se l’aspetta
La mia terra è rovinata dallo stesso siciliano
Chi ti pigghia pu culu pure stringennuti la mano
Terra di miti e fantasie
Terra assai rovinata da mafiosi e ipocrisie
Crescendo s’impara
Come trovare la strada
Ho preso più volte poi quella sbagliata che mi riportava da te
Poi mi manca casa
La mia terra mi chiama
Ma comunque rimango a distanza e ci tremo se penso cos’è
Crescendo si impara a tornare a casa coi primi passi e se
Ho dimenticato, non ho scordato ancora qual è
E mi manca casa
La mia terra mi chiama
Ma comunque rimango a distanza e ci tremo se penso cos’è
Se scappo da te ti chiedo perdono
Ti penso spesso e mi lasci un vuoto
Erice mio fammi da patrono
Varda a me casa quando non ci sono
Abbrazza me nonna se a casa non torno
Vasa a famigghia anche nello sconforto
Salutame u mare cu u scruciu ru munnu
Io sugnu ra Sicilia,
Terra c’addisia,
Unni u suli ti quaria,
Unn’è Cosa Nostra
Ma che è a casa mia
Guardare il mare mi manca
c’ ho la foto appesa nella mia stanza
Su di me vegli a distanza
Crescendo s’impara
Come trovare la strada
Ho preso più volte poi quella sbagliata che mi riportava da te
Poi mi manca casa
La mia terra mi chiama
Ma comunque rimango a distanza e ci tremo se penso cos’è
Crescendo si impara a tornare a casa coi primi passi e se
Ho dimenticato, non ho scordato ancora qual è
E mi manca casa
La mia terra mi chiama
Ma comunque rimango a distanza e ci tremo se penso cos’è