31 Ottobre 2024
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31 Ottobre 2024

Sanremo Giovani 2024: Settembre, smarrito e sofferente, in “Vertebre”

Il talent con cui sarà scelte le Nuove proposte di Sanremo 2025 parte il 12 novembre

Sanremo giovani 2024 Settembre Vertebre testo significato
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Sanremo giovani 2024 Settembre testo e significato di Vertebre, il brano con cui l’artista napoletano partecipa in gara per provare ad arrivare al Festival di Sanremo 2025.

Da martedì 12 novembre e per cinque settimane, i 24 cantanti si scontreranno nella seconda serata di Rai 2 (conduce Alessandro Cattelan) fino ad arrivare ai sei finalisti che si giocheranno la partecipazione al Festival il 18 dicembre su Rai 1.

La Commissione Musicale che valuterà i 24 giovani artisti è composta da Ema StokholmaCarolina ReyManola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia (insieme a Carlo Conti e Claudio Fasulo, giurati fuori onda).

SANREMO GIOVANI 2024 settembre vertebre significato del brano

Vertebre” parla del dolore e della vulnerabilità nelle relazioni giovanili, di come affrontare sentimenti intensi e difficili da gestire.

Settembre si sente si sente abbandonato, smarrito e sofferente e rappresenta queste sensazione con la metafora dello “strappare la pelle dalle vertebre”, un’immagine che richiama la sensazione di essere esposti e vulnerabili.

QUI per ascoltare la canzone.

VERTEBRE TESTO

Mi hai detto non fa niente
e poi stai lasciando solo
mi hai messo in bocca le tue colpe
e sai che questo non è il modo
giochiamo a fare i grandi ma
piangiamo all’Università
anche io mi sento a volte
un cane perso in mezzo alla città

Strappami la pelle dalle vertebre
ma dimmi pecchè non vuoi chiù parlà con me
nei tuoi occhi brucia la città
che poi essere qui con te è come perdere la dignità
trascurarsi per me è uguale a fottere
e buttarsi nel fuoco senza cenere
e tra noi due non so chi vincerà
nessuno ci ha mai detto
come si piange alla nostra età

Mi hai dato il meglio di te
le tue bugie migliori
ed io le ho strette così forte mentre
imparavo a cadere

Strappami la pelle dalle vertebre
ma dimmi pecchè non vuoi chiù parlà con me
nei tuoi occhi brucia la città
che poi essere qui con te è come perdere la dignità
trascurarsi per me è uguale a fottere
e buttarsi nel fuoco senza cenere
e tra noi due non so chi vincerà
nessuno ci ha mai detto
come si piange alla nostra età

Nessuno ci hai mai detto
nessuno ci hai mai detto no
sulu per nun sparì

Strappami la pelle dalle vertebre
ma dimmi pecchè non vuoi chiù parlà con me
tra noi due non so chi vincerà
nessuno ci ha mai detto come si ride alla nostra età