Distruggiamo i falsi idoli con l’ironia e l’arte.
Distruggiamo tutto… ciò che ‘e’ luogo comune… Distruggiamo i luoghi comuni… che sono quelli che permettono al potere di comandarci e metterci uno contro l’altro nei social.
Sono bastati dei gattini postati nel gruppo di un politico per mandare in confusione lui e i suoi sostenitori.
E mi sembra chiaro che una rivoluzione pacifica sui social passa attraverso l’ironia e l’imprevedibile. Social che ora sono totalmente in mano a chi ci controlla. E chi ci manovra.
Essere conformisti e’ come dare una bacio con la lingua a chi ci vuole proprio conformisti. Rabbiosi tra di noi. Quindi innocui.
Ed e’ proprio dai social che potrebbe partire una pacifica rivoluzione per cambiare veramente questo andazzo. Smettendola di scontrarsi per un simbolo di partito o di gruppo.. Ricordandoci che siamo donne e uomini. Esseri umani. Pensanti. Dipende solo da noi.
Me ne fotto se uno e’ del… o del… o del… dialoghiamo e cerchiamo di confrontarci. Abbandoniamo gli idoli referenti. E cerchiamo di essere i referenti di noi stessi. Smettendola di identificarci in un simbolo o in un uomo. Ma identifichiamoci nell’UOMO.
E riappropriamoci dell’arte. Facciamo arte. Che sia musica o pane caldo. Che sia una canzone che fa pensare o un Padre Nostro recitato con il cuore. Anche ateo.
Ci stanno fottendo la cultura e spegnendo la musica. E certi silenzi… sono pericolosa assenza di amore. Verso gli altri. E verso se stessi. Noi non dobbiamo scagliare sassi. Ma speranze.
“Mentre stai mangiando una mela…tu e la mela siete parti di Dio…” cantava Claudio Rocchi.
Ma questa cazzo di mela… non deve essere mai piu’ cibo per pochi eletti. O peggio. Autoeletti.
Hasta siempre la nostra vita.