Inizia The Voice of Italy. Terza edizione. Nuovi coach, Roby e Francesco Facchinetti. Eppure la vera notizia di questa prima puntata è un’altra… Chiara Iezzi, sorella di Paola, metà del duo Paola & Chiara. Le sorelline che a partire dal 1997 con Amici come prima fino al 2013, anno della pubblicazione dell’album Giungla, hanno fatto ballare spesso gran parte del pubblico italiano ha partecipato alle Blind audition del programma ed è entrata nel team di J-Ax.
Ma cosa ha spinto Chiara a questa scelta? Un’azzardata scelta di Marketing o sincero desiderio di rimettersi in gioco?
Facciamo un salto indietro nel tempo.
Paola & Chiara debuttano nel 1997 a Sanremo dopo essere state precedentemente coriste di Max Pezzali. Con Amici come prima vincono il Festival al primo colpo e vendono belle copie del loro primo disco Ci chiamano Bambine. L’Anno dopo tornano con un nuovo disco e nuovo look, un sound irlandese per l’album Giornata storica prodotto da Massimo Luca (Chitarrista di Lucio Battisti e talent scout che ha portato alla luce Gianluca Grignani e Fabrizio Moro tra gli altri), da molti considerato la punta di diamante della loro produzione discografica (sottoscritto compreso), ma si sa l’italia non è il paese giusto per la sperimentazione musicale, soprattutto con solo un disco all’attivo.
Spariscono per un po’ e tornano con il brano che le consacrerà, il tormentone Vamos a bailar, hit internazionale che traina il successivo disco Television regalando loro molte soddisfazioni. Un successo che non riesce ad essere ripetuto dagli album e dai singoli successivi.
Nel 2013 esce Giungla, un disco auto prodotto e distribuito dalla loro stessa società. Le vendite non arridono e nel frattempo le due sorelle iniziano a dedicarsi a progetti solisti paralleli (in realtà avevano già iniziato qualche tempo prima). Paola riesce ad ottenere un po’ più di successo della sorella (ex) bionda che, nel frattempo, abbraccia la religione ebraica e inizia a studiare recitazione defilandosi per un po’ dalle scene musicali. Questo fino ad oggi, giorno in cui la rivediamo a The Voice.
Apprendiamo da un’intervista rilasciata a Vanity fair qualche giorno prima dell’audizione e in edicola domani che Chiara ha deciso di mettersi in gioco da “sottozero”, che i talent sono una realtà radicata, la nuova gavetta… molto diversa da quella lunga fatta di provini, demo e attese che ha fatto lei negli anni 90. Dice anche che le è arrivata questa proposta, cosa che fa un po’ storcere il naso a chi si auto propone con il classico provino come indicato nei mesi precedenti dal sito del programma.
E nel frattempo la rete è divisa da questa singolare scelta.
C’è chi dice (la maggioranza) che Chiara non ha nulla da dimostrare, che ha inciso hit e fatto ballare migliaia di persone e che sicuramente non le mancherebbero i contatti per potercela fare da sola. Che tutto questo sia solo una grossa strategia che al tempo stesso fa parlare del programma e permette alla Iezzi di rilanciarsi come “entità” singola ottenendo una nuova visibilità televisiva.
Oltretutto in questo modo potrebbe creare un grosso problema all’interno del meccanismo del programma, un po’ come successe per motivi diversi l’anno scorso con Sister Cristina “ineliminabile”… come farà il suo coach, J-Ax a decidere di mandarla a casa se dovesse servire? Non sarebbe una scelta facile, non si parla di infrangere uno dei sogni degli sconosciuti concorrenti che non hanno nulla da perdere, ma di mandare a casa una collega con un suo storico che, per quanto si voglia accantonare e parlare di ripartire da zero, c’è ed è parecchio ingombrante. Riuscirà Ax se servirà a prendere questa dura e, probabilmente, impopolare scelta?
Poi c’è chi ha apprezzato questo rimettersi in gioco di Chiara Iezzi partendo da una gavetta che più gavetta non si può. parliamoci chiaro chiunque di noi in qualsiasi professione è capace a dire che con umiltà è pronto ad abbassare la testa e ripartire da zero sottoponendosi al giudizio del pubblico ma sopratutto di coach che, in alcuni casi, hanno meno anni di carriera alle spalle della Iezzi.
Sì, a parole siamo tutti bravi ma nella realtà, e sopratutto in un mondo cinico come la musica dove basta un passo falso o due per iniziare a sentire aleggiare la parola “fallito/a”, in cui sentire le risate degli addetti ai lavori, le cattiverie dei colleghi e soprattutto quelle, spesso gratuite del popolo della rete sempre pronto a lanciare stilettate letali nascosto dietro ad un monitor non è così facile credetemi, umiltà o no. Perché in Italia (e non solo) non si perdona quasi mai il successo e allo stesso tempo la si fa pagare con una sonora risata di contorno al primo insuccesso. L’Italia è il paese in cui chi non naviga nel web (una fetta più ampia di quel che si pensa) se non appari in tv per un anno inizia a chiederti per strada perché hai smesso di cantare.
Quindi, marketing o no secondo me, Chiara non ha fatto una scelta facile perché in effetti per staccarsi da un marchio forte e radicato come quello di Paola & Chiara o scompari per anni dalle scene e ritorni dopo un lungo periodo di riflessione stupendo tutti con qualcosa di fortissimo oppure devi fare una scelta che spiazzi tutti, come questa… un percorso partendo da zero sotto i riflettori.
Quel che è sicuro è da questo momento non si torna indietro, Chiara si gioca tutto, sarà giudicata dal pubblico in modo più severo rispetto a qualsiasi altro concorrente e, se farà un errore, forse si sarà giocata l’ultima possibilità in un paese dove raramente ti danno la seconda, figurarsi la terza.
E voi, che cosa ne pensate?