6 Maggio 2020
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6 Maggio 2020

Intervista ai Diamine: “Non sono i concetti che ci interessano quando facciamo musica”

E' uscito il primo maggio "Che Diamine", l'album d'esodio del duo elettro-pop Diamine, anticipato dai singoli "Isolamento", "Via del Macello", "Bolle di Sapone" e "Ma Di Che".

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E’ uscito il primo maggio Che Diamine (Maciste Dischi / Sony Music Italy), l’album d’esordio del duo elettropop romano Diamine.

Che Diamine arriva dopo che nei mesi scorsi sono stati pubblicati i singoli Isolamento, Via del Macello, Bolle di Sapone e Ma Di Che (ne abbiamo parlato Qui e Qui).

Un album in cui c’è spazio per testi criptici e visionari in cui la musica lascia spazio all’immaginazione.

Ognuno può trovare una personale interpretazione, grazie anche a un sound elettronico ammiccante, ma allo stesso tempo raffinato.

Un fulgido esempio di come pop ed elettronica possono convivere alla perfezione, riuscendo a evocare una sensazione di nostalgia.

Il singolo più recente uscito nelle scorse settimane è Via Del Macello, accompagnato da un videoclip diretto Marco Brancato, ambientato in un’atmosfera dal gusto noir che si alterna ad una psichedelica esplosione di colori fluorescenti.

INTERVISTA AI DIAMINE

Avete definito il disco come “un album di relazioni per ascoltatori dal futuro”. Cosa significa?

Spesso le storie che scriviamo le immaginiamo vissute da un personaggio del futuro e cambiando lo scenario solo la questione dei rapporti tra persone resta attuale

Nelle dieci tracce si avverte una certa eterogeneità musicale. Qual è stato l’incipit che ha dato il via al lavoro?

Tutto nasce dell’entusiasmo per un certo stupore che proviamo ancora nei confronti della musica e della vita. Nico aveva un’idea di sound da subito e io avevo voglia di scrivere su questo scenario

Quale può essere il filo conduttore di “Che Diamine”?

Sono senza dubbio le relazioni, la qualità della vita non prescinde dalle leggi naturali secondo cui tutto è in relazione. L’album comunque non ha cercato concetti, non sono i concetti che ci interessano quando facciamo musica

L’album è stato anticipato dal singolo “Via del macello”. Come mai lo avete scelto come apripista del progetto?

Via del Macello è un brano liberatorio sull’incertezza, utile per mettersi anche un po’ in discussione. Il sound con lo slap bass è molto interessante, eravamo tutti dell’idea che fosse un buon brano e quindi lo abbiamo portato avanti

Il videoclip di “Via del macello” si caratterizza per un’atmosfera noir, quasi esoterica in cui si alterna l’utilizzo del colore. Qual è il rapporto tra la musica e le immagini nei vostri lavori?

Brancato è stato molto bravo nel suo lavoro, ha disegnato benissimo tutto l’immaginario del brano. Il rapporto con le immagini è sempre pericoloso, rappresentare un’arte con un’altra è un processo delicato e non ci facciamo mancare discussioni a riguardo

Negli ultimi mesi c’è qualche ascolto che per voi è stato di ispirazione?

Paolo ConteGioco d’azzardo

Con il singolo “Isolamento” siete stati piuttosto profetici…

In questo caso purtroppo una condizione interiore è diventata reale per tutti. La canzone in effetti sembrava scritta per questo momento

Come è cambiata la musica in questo periodo di isolamento?

La musica continua a compiere il suo lavoro silenziosamente, tra le cuffie e i cellulari andiamo tutti a cercare qualche carezza sul nostro silenzio

CHE DIAMINE

Tra le peculiarità che caratterizzano Che Diamine ci sono i flussi di coscienza incoscienti, che assorbono l’ascoltatore in una dimensione parallela. Un linguaggio complesso, ma comprensibile, che arricchisce il lavoro e trova la massima espressione grazie a suoni ricercati, ma orecchiabile.

Ecco la tracklist:

1. Supersonica
2. Ma di che
3. Via del macello
4. Bolle di sapone
5. Da qualche parte
6. Chiunque tu sia
7. Isolamento
8. Niente di personale
9. Così via
10. Diamine