Videointervista a Ciccio Merolla a Cura di Fabio Fiume.
Quasi quarant’anni di carriera. Dischi solisti, collaborazioni con il meglio della musica italiana, sempre armato delle sue fidate percussioni, strumento scoperto fra i vicoli dei Quartieri Spagnoli di Napoli dove è nato e cresciuto.
Incontro per una bella chiacchierata Ciccio Merolla che ci racconta come proprio quei vicoli, quella mistura di rumori e di ritmo lo abbiano spinto verso uno strumento divenuto una vera e propria passione, tanto da aver speso la sua vita nel cercare di farlo diventare sentimento leader dei suoi lavori,
E mica era cosa facile? Come rendere centrali le percussioni, strumento in genere più posto a corredo, ad arricchimento, di una musica? Semplice, per Ciccio è risultato tutto semplice!
Pensare di scrivere direttamente partendo da li, usando la sua voce come appoggio e viaggiando così verso un mondo che lui stesso chiama “Pelle e Voce”.
Ci racconta così i suoi lavori e cosa lo ha portato verso Malatia, un percorso curioso, addirittura farcito di polemiche, ma che invece le piattaforme, prima TikTok, poi Spotify e Youtube hanno reso un successo clamoroso da vagonate di milioni di visualizzazioni, che, cosa ancor più bella, arrivano da ogni parte del mondo.
E questa cosa ha subito un’accelerata importante da quando il brano, proprio sulle piattaforme, è stato appropriato alla corsa vincente del Napoli Calcio nel campionato italiano, squadra che vanta un’enorme schiera di tifosi in ogni parte del mondo, così come sono diffuse la cultura, la gente ed i colori di una città che sta vivendo una nuova giovinezza che l’ha trasportata in quest’ultimo periodo non solo alla vittoria sportiva, ma anche ad essere la città più visitata d’Italia, quella che per statistiche conferma il maggior trend positivo in diversi settori, e quella più cercata sui motori di ricerca.
Con Ciccio Merolla parliamo di tutto questo e molto di più. Non vi resta che guardare e ascoltare.
Videointervista a Ciccio Merolla