21 Gennaio 2022
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21 Gennaio 2022

ETTA INTERVISTA sul singolo P.O.P… “Hell Raton ho scritto una canzone che parla anche di te, dovresti ascoltarla”

Sfrontata e ribelle, Etta critica chi disapprova le scelte altrui e riflette in particolare il ruolo delle donne nella musica attuale.

Etta P.O.P.
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Etta esce il 21 gennaio con il videoclip ufficiale di P.O.P., il suo nuovo singolo per ADA Music Italy, disponibile su tutte le piattaforme digitali dallo scorso 14 gennaio.

Nota al pubblico per aver partecipato alle audizioni di X Factor 14, Etta è un’artista molto versatile, tanto che è autrice del testo e regista del video. La produzione invece è di V-Rus.
P.O.P. è un brano pop con un approccio che sfiora il punk.

L’idea del brano e del videoclip nasce infatti dall’artista, in seguito alla sua partecipazione a X Factor: dopo le sue esibizioni, Etta è stata oggetto di accuse sessiste e misogine da parte di fan della scena rap, un campo in cui le donne fanno fatica ad affermarsi.

Come in un inseguimento, Etta rincorre alcune figure simbolo del rap italiano e si ribella alle imposizioni dell’ambiente, per dimostrare il suo valore e la sua libertà.
La canzone sfida proprio in maniera autoironica e pungente la società di oggi, che troppo spesso giudica ed è alimentata dai pregiudizi nei confronti degli altri.

etta intervista, si parla di p.o.p.

Etta P.O.P.

Ciao Etta, benvenuta su All Music Italia. Prima di parlare del tuo ultimo singolo P.O.P., farei un passo indietro e parlerei delle esperienze che hanno preceduto questo nuovo pezzo: X Factor e Area Sanremo. Cosa ti hanno lasciato e come le hai vissute?

Sono state due esperienze molto importante ma vissute in modo diverso. A giugno sono salita per la prima volta su un palco dopo la pandemia, quello di X Factor, ero spaventata. Col tempo, ho capito che forse non ero pronta a pieno per quell’esperienza, della quale però non rimpiango nulla, né i miei errori, né le mie paure, né le mie ansie perché mi hanno formata in modo veloce e viscerale.

Area Sanremo è stata affrontata con più maturità e consapevolezza, anche leggerezza… avevo voglia di esibirmi, ormai avevo iniziato e non riuscivo più a smettere. Area Sanremo mi ha regalato più sicurezza e soprattutto mi ha dato l’opportunità di confrontarmi dal vivo con artisti di un calibro assurdo, come Piero Pelù e Mauro Ermanno Giovanardi.

Inoltre, entrambe le esperienze mi hanno dato modo di conoscere tanti artisti, arricchendo non solo la mia crescita personale ma anche quella musicale, assimilando tante nuove idee.

Senza X Factor non esisterebbe P.O.P.: il tuo provino con Bam Bam e l’audizione ai Boot Camp hanno colpito giudici e pubblico, ma hanno attirato anche critiche, direi piuttosto feroci e ingiuste. In particolare, i fan di una certa scena musicale hanno attaccato le tue esibizioni sui social e da quello che possiamo definire un vero e proprio bullismo social è nato il tuo nuovo singolo, come una valvola di sfogo. È corretto?

Giustissimo! Sai, mi faccio spesso molte domande sul mio modo di scrivere, di cantare, di esibirmi, non per insicurezza ma per la ricerca di un miglioramento. Leggere quelle critiche a tratti misogine, definendomi in determinati modi solo perché ero una ragazza che rappava sulla base di un brano principalmente pop (come fanno tante artiste internazionali) o semplicemente perché ero una ragazza che rappava, mi ha fatto arrabbiare.

Non erano utili né tantomeno potevano servirmi a migliorare. Allora ho avuto il bisogno di sfogarmi e di creare un qualcosa di fastidioso (per loro) e irriverente per gridare più forte di quelle critiche sterili. In sostanza, il mio messaggio è: “ok odiatemi, più mi odierete e più io ci sarò”.

Credi che la musica di oggi, ma in generale la società e poi nello specifico un determinato ambito musicale, come quello del rap, siano effettivamente sessisti?

Il problema non è la musica. La musica ci ha sempre trasmesso solo cose belle e intense. Il problema è un certo tipo di ascoltatore, il messaggio che vogliono far passare e alcune mentalità non pronte ai cambiamenti.

In Italia purtroppo non siamo mai stati portati per il cambiamento. Chi ascolta rap o trap, ma soprattutto chi non è fan, ma fanatico del genere si sente in diritto di decretare chi sia degno o meno di fare rap, e la maggior parte di questi crede che le donne non siano adatte a farlo e mai lo saranno. È un limite, uno dei tanti.

https://www.youtube.com/watch?v=m2kgkFSubZ8

Il video di P.O.P. che esce oggi ha un concept molto forte e non hai paura anche di “dissare” la scena, mostrando i nomi più conosciuti come Hell Raton, Salmo o Marracash, attraverso delle maschere, come se ci fosse una sorta di inseguimento in cui il pensiero di fondo è: “più non mi volete più io ci sarò”. È corretta questa interpretazione?

In realtà, non mi piace dissare. Non lo faccio mai e in questo caso ho voluto creare in modo delicato ma centrato una provocazione per la scena rap-trap, e più in generale verso tutti coloro che hanno dei pregiudizi.

La cosa divertente è che io ho davvero un grande rispetto per il genere per questo non mi definisco una rapper, perché so di non avere un determinato vissuto. Utilizzo il rap nelle mie canzoni, come molti altri generi per trasmettere determinate sensazioni e immagini, non mi sembra un peccato capitale.

Più che una critica diretta agli artisti citati, il video ci sembra sempre un po’ una metafora che si riferisce più in generale a una certa “cerchia” musicale, come una ribellione contro i pregiudizi. È così?

Esatto. I rapper, infatti, altro non sono che lo stereotipo che la gente ha del rap. Se non lo fai come loro, non puoi farlo… non sei degno. Allora ho deciso di creare all’interno del video questa sorta di fuga da persone (i rapper), che pur di non accettare come sei è disposta ad ucciderti. Brutto ma reale.

È così anche nella vita di tutti i giorni, fa male pensarci, ma nonostante siamo nel 2022 ci sono ancora tanti limiti che la società odierna non è pronta (o non ha voglia) di superare.

Se dovessi invitare Hell Raton ad ascoltare P.O.P., come glielo racconteresti?

Hahahaha oddio che domandona…boh forse gli direi: “Ho scritto una canzone che parla anche di te, dovresti ascoltarla 😉

Parteciperesti di nuovo a un talent show?

Ovvio. Parteciperò ad ogni cosa che mi darà modo di cantare la mia musica su un palco. È la mia vita.

I prossimi progetti per il futuro quali sono?

Al momento sto già programmando l’uscita del prossimo singolo, ma voglio fare le cose step by step. Sono molto ambiziosa, voglio sicuramente studiare e migliorarmi, ultimare il disco e poi progettare qualche featuring come si deve. Ho già qualche idea in mente.