L’Eurovision 2019 ha chiuso i battenti da poche ore, ma già si pensa all’edizione 2020. Sono due le città dei Paesi Bassi che potrebbero ospitare la manifestazione, ovvero Amstedam e Rotterdam. Nei prossimi mesi ne sapremo di più. Nel frattempo fervono le riflessioni a proposito dei meccanismi di selezione nazionali, visto che alcuni paesi, in particolare Francia, Germania e Regno Unito, hanno deluso le aspettative.
Ecco l’ultima tranche di interviste realizzate a Tel Aviv. Protagonisti i norvegesi Keiino, i più apprezzati dal televoto, il padrone di casa israeliano Kobi Marimi e la rumena Ester Peony.
VIDEOINTERVISTA AI KEIINO – NORVEGIA
I Keiino sono un trio norvegese formato dal cantautore Tom Hugo, dal rapper e joiker Fred Buljo e dalla cantante Alexandra Rotan che mescola il pop elettronico con le melodie tipiche del folk dei paesi nordici. Particolare l’utilizzo del joik, una forma di canto tradizionale del popolo Sami. Anche nel brano presentato all’Eurovision 2019 Spirit in the sky, c’è una parte in Sami e a sorpresa è stato il brano che ha ottenuto più punti con il televoto!
VIDEOINTERVISTA A KOBI MARIMI – ISRAELE
Per il padrone di casa Kobi Marimi partecipare dopo Netta è una bella responsabilità! L’artista, però, ha deciso di portare un pezzo d’impatto, non per lo staging, ma per la potenza vocale e interpretativa che l’artista trasmette, grazie anche a una predisposizione alla recitazione, che lo ha portato a studiare anche teatro.
Nel suo percorso da segnalare la partecipazione al Talent Show Rising Star.
VIDEOINTERVISTA A ESTER PEONY – ROMANIA
Ester Alexandra Creţu, è questo il vero nome di Ester Peony, 25 anni rappresentante della Romania che non ha raggiunto la finale della manifestazione. Il suo primo amore è stato la musica jazz che ha studiato fin dall’età di 8 anni. Ester è tra gli autori di On a Sunday, la canzone che ha presentato all’Eurovision 2019. Il brano parla di come un amore possa diventare pericoloso se donato alla persona sbagliata. Ester Peony è al lavoro sul suo primo album, che dovrebbe essere pubblicato entro l’anno.
Foto di Thomas Hanses
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